Catena alimentare marina: definizione, come si struttura e gli animali che ne fanno parte

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By Antonio D

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Che cosa si intende per catena alimentare marina? Quali sono gli animali che ne fanno parte e perché è importante conoscerne la struttura.

Catena alimentare marina
(Foto Pixabay)

Perché si parla di catena alimentare marina e terrestre? La differenza probabilmente è nella scelta degli animali che ne fanno parte. Ma come si relazionano tra loro e quale ruolo rivestono di volta in volta? Alla base di questa struttura vi è sicuramente una sopravvivenza della specie e l’andamento di tutto l’ecosistema: ecco che cos’è la catena alimentare marina a partire dalla definizione fino alla sua funzionalità.

Catena alimentare marina: definizione

Che cosa significa ‘catena alimentare marina’? L’insieme di tutti quegli animali che, per sopravvivere, mangiano altri animali e che a loro volta possono diventare cibo per altri animali ancora. Può sembrare un meccanismo piuttosto brutale, ma in realtà senza di esso l’intero ecosistema si fermerebbe.

Fitoplancton
(Foto Pixabay)

Detta anche ‘catena trofica’ o ‘piramide alimentare’, essa riflette i rapporti tra gli animali che si dividono in tre categorie: produttori, consumatori e decompositori.

Nella sinecologia, quella parte della ecologia che approfondisce i rapporti tra ambiente e le specie di animali che vivono e si muovono al suo interno.

I protagonisti della catena alimentare marina: quali animali sono

In effetti vi sono diversi punti in comune con la catena alimentare terrestre, poiché si parte sempre da un organismo autotrofo, ovvero quello che produce energia e materia. L’idea di base è quella che ogni animale ha bisogno di mangiarne altri per sopravvivere (quindi diventando eterotrofi e consumatori).

esempio di catena alimentare del mare
(Foto Google Images)

Produttori

Chi è alla base di questa catena? Se in quella terrestre troviamo le piante, ovvero quegli organismi in grado di prelevare composti nel terreno e trasformarli in energia, nella piramide marina alla base vi sono le alghe.

Esse si dividono in unicellulari e pluricellulari (sono questi ultimi gli organismi che vediamo sulle spiagge); oltre ad esse vi sono i batteri (come ad esempio i cianobatteri) che stimolano la fotosintesi.

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Consumatori: primari, secondari e terziari

In ambito terrestre vi sono gli animali erbivori, che appunto si cibano di piante, mentre nell’ambiente acquatico ci sono gli erbivori che si cibano di alghe e di batteri, come lo zooplancton.

Nei secondari rientrano i carnivori, cioè quegli organismi che mangiano i primi (ovvero gli erbivori). In questa categoria rientrano alcuni animali marini: pesci, uccelli acquatici, mammiferi e artropodi.

Nell’ambito dei terziari ci sono i super-predatori, ovvero dei carnivori che mangiano altri carnivori.

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Catena alimentare marina: quali animali ne fanno parte

Volendo fare un esempio di catena alimentare marina semplice, il primo organismo è il fitoplancton e la balena è l’animale che se ne nutre. In altri tipi vi è una commistione tra ambiente marino e terrestre, nel senso che il fitoplancton è ingerito dai molluschi, mangiati a loro volta dai pesci che costituiranno il cibo per gli aironi.

Pinguini
(Foto Pixabay)

In un esempio di catena più complessa, a cinque livelli, ritroviamo: il fitoplancton, il krill, il pinguino imperatore, la foca leopardo e l’orca marina.

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Antonio D’Agostino

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