Catena alimentare terrestre: definizione, come si struttura e quali animali ne fanno parte

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By Francesca Ciardiello

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Da quali animali è formata la catena alimentare terrestre? Qual è la sua funzione e come si struttura? Tutto quello che c’è da sapere su questo sistema.

Catena alimentare terrestre
(Foto Pixabay)

Che cosa si intende per ‘catena alimentare terrestre‘ e in che modo gli animali sono in relazione con l’ecosistema? Si tratta di un argomento piuttosto interessante, perché è alla base della sopravvivenza stessa della specie. Vediamo qual è la sua definizione, quali animali ne fanno parte e che ruolo rivestono. Pronti a scoprire quali sono gli animali della catena terrestre? Eccoli tutti.

La catena alimentare terrestre: definizione

Che cosa si intende con questa espressione? Innanzitutto è bene specificare che si utilizzano anche altre definizioni, come ad esempio ‘catena trofica’ o ‘piramide’ alimentare. Ma cosa indicano tutte? I rapporti che gli elementi intrattengono tra loro nei confronti di un ecosistema.

Catena alimentare terrestre
(Foto Pixabay)

Quali sono i personaggi protagonisti? Sono tre: produttori, consumatori e decompositori. I vari ruoli sono assegnati agli organismi in base appunto alla loro funzione: la relazione che si stabilisce tra loro riguarda appunto la nutrizione.

In ecologia si studiano gli organismi che, per sopravvivere, devono mangiare altri organismi, creando un passaggio di energia e di materia. Ora vediamo nello specifico chi sono questi elementi e che funzioni hanno.

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Catena alimentare terrestre: i produttori

Alla base di questa piramide e primo anello di questa catena, ritroviamo gli organismi produttori: solitamente si tratta di piante. La loro funzione è quella di ‘prelevare’ i composti chimici del terreno o dell’acqua e ‘trasformarli’ in riserve alimentari.

piante
(Foto Pixabay)

Grazie alla fotosintesi clorofilliana, si attiva un processo autonomo di creazione di zuccheri e amido, di cui si ciberanno appunto i consumatori.

I consumatori: primari, secondari e terziari

Ma se alla base della piramide ci sono le piante che si trasformano in cibo ‘offerto’, chi sono i consumatori? Ne distinguiamo di tre tipi: i primari sono gli animali che si cibano direttamente delle piante, i secondari (o meso-predatori) sono quelli che mangiano i primari o erbivori; infine vi sono i terziari (o super-predatori) che si alimentano sia dei primi sia dei secondi.

Gli animali primari si alimentano non solo di piante, ma anche di semi, radici, foglie e frutti. Non si tratta solo ed esclusivamente di erbivori, poiché anche gli onnivori possono cibarsi di piante.

I secondari sono quei predatori che cacciano e si nutrono degli animali primari o erbivori; i terziari invece non solo mangiano i primi e i secondi, ma hanno anche l’importante funzione di evitare la sovrappopolazione e la scarsità di mezzi di sussistenza.

Decompositori o trasformatori

Con questa definizione si indicano: batteri, funghi e insetti che appunto ‘decompongono’ la materia organica e la trasformano nuovamente in sostanze nutritive per gli organismi autotrofi (produttori). In particolare creano sostanze come azoto e fosforo, riutilizzate appunto dalle piante.

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Catena alimentare terrestre: quali animali ne fanno parte

Per capire quali sono gli animali che fanno parte della catena alimentare e che ruolo hanno, facciamo qualche breve esempio.

Catena alimentare terrestre
(Foto Pixabay)

Gli insetti che mangiano le foglie delle piante sono mangiati dai rospi, che sono a loro volta ingurgitati dai roditori. La catena però non si ferma qui, poiché anche i roditori vengono mangiati dai rettili che poi saranno decomposti da funghi e batteri (per diventare nuovamente concime per le piante).

Animali erbivori, come ad esempio la giraffa, si nutrono di foglie e piante ma sono a loro volta mangiati da feroci predatori della natura come il leone o il coccodrillo. Questi ultimi difficilmente diventeranno cibo per altri animali più feroci ma, una volta morti, saranno attaccati dai batteri e decomposti per diventare nuovamente alimenti per le piante.

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Francesca Ciardiello

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