La tragedia risale al 2010: l’addestratrice Dawn Brancheau è stata assalita a morte dall’orca Tilikum al SeaWorld di Orlando, in Florida.

Nessuno dei presenti poteva credere ai suoi occhi, mentre stavano consumando un piacevole pranzo assistendo a una delle maggiori attrazioni offerte dal parco, lo spettacolo che vedeva appunto protagoniste un’orca e la sua umana addestratrice. Ma la situazione è precipitata in un attimo: l’addestratrice Dawn Bracheau è stata assalita a morte dall’orca Tilikum e per le non ci sono state speranze. Le immagini del video ripreso da uno degli astanti stanno ancora facendo il giro del mondo.
L’addestratrice Dawn Brancheau assalita a morte dall’orca Tilikum: una passione lunga una vita
Tutti coloro che conoscevano Dawn Brancheau hanno potuto testimoniare la sua innata passione per i cetacei e per gli animali in generale, che accudiva nel tempo libero come volontaria. Proprio questi ultimi hanno dovuto dirle addio nella tragica giornata del 24 febbraio 2010. Erano 15 anni che Dawn lavorava con le orche del SeaWorld di Orlando, uno dei parchi acquatici e giardini zoologici del mondo, tanto da diventare la ‘ragazza manifesto’ dell’attrazione più attesa del giorno, lo spettacolo ‘Dine with Shamu’.

Laureata in psicologia e comportamento animale, la Brancheau aveva iniziato a lavorare al SeaWorld nel 1994 dapprima con lontre e leoni marini, poi nel 1996 le erano state affidate le orche del parco. Conosceva i rischi di lavorare con animali di questo genere, anche perché la stessa Tilikum che l’avrebbe portata a fondo in piscina, non era nuova a questo genere di incidenti: aveva causato precedentemente la morte di altre due persone oltre alla Brancheau, Keltie Byrne e Daniel Dukes.
Tilikum: uno spunto di riflessione sullo stato di cattività degli animali
Le tragedie che si sono susseguite in quel parco e che hanno portato alla tragica fine di tre vittime, sono state spunto di riflessione sullo stato di malessere in cui sono costretti a vivere gli animali-attrazione per questo genere di spettacoli. La stessa Tilikum era stata prelevata nel mare islandese e condotta prima al SeaWorld Victoria in Canada e poi a quello di Orlando: dal mare aperto alle ‘ridicole’ dimensioni di una piscina.
Insomma la noia e la frustrazione di non potersi muovere liberamente esplorando i mari hanno condotto l’animale a sviluppare una certa aggressività, sebbene molti esperti non credono che Tilikum avesse attaccato le sue vittime per far loro del male. Probabilmente era solo annoiata e le aveva trascinate giù in acqua con lei, non mollando la presa. Viene da chiedersi se la morte delle tre persone coinvolte fosse dunque un evento tanto inaspettato.
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L’addestratrice Dawn Brancheau assalita a morte dall’orca Tilikum: il tragico evento
Forte della sua lunga esperienza da addestratrice e degli studi in psicologia animale, la Brancheau aveva accettato di lavorare con Tilikum nonostante i due eventi tragici di cui si era resa protagonista in passato. Il loro spettacolo, Dine with Shamu, che prevedeva appunto la cena degli spettatori durante le acrobazie dell’orca, era diventata la principale attrazione del parco, tanto da essere utilizzata come immagine dei cartelloni pubblicitari del parco acquatico. L’esibizione era ormai alla fine e la donna stava accarezzando l’animale sul muso come da routine prima di salutarla.

In quel momento Tilikum aveva approfittato della vicinanza della sua addestratrice per afferrarla con i denti: c’è chi sostiene che avesse usato la coda di cavallo ai capelli per tirarla giù e chi invece crede sia stata afferrata per la spalla. Fatto sta che la Brancheau è rimasta sul fondo con l’animale per ben 45 minuti, sotto gli occhi terrorizzati e increduli degli spettatori.
Per distrarre l’animale molti presenti hanno cercato di tirarle del cibo e di trascinarla nella piscina più piccola, proprio nel tentativo di calmarla. A nulla sono valsi i loro sforzi, poiché l’orca ha lasciato il corpo della povera vittima solo dopo 45 minuti; la causa della morte della Brancheau è stata appunto per annegamento e trauma da corpo contundente. Le era stato reciso il midollo spinale, ha riportato fratture alla mascella, costole e vertebre cervicali, oltre alla perdita del cuoio capelluto dovuto allo strappo.
Solo dopo la morte della addestratrice Dawn, l’OSHA (Amministrazione per la sicurezza e la salute sul lavoro) ha imposto misure di sicurezza più rigide, come tubi dell’acqua ad alta pressione per spostare l’animale in caso di attacco. Il cetaceo ha continuato ad esibirsi in spettacoli per il parco fino al 2016, un anno prima della sua morte.
Non sono mancate le critiche e le polemiche al presidente di SeaWorld, Terry Prather, per le condizioni da prigionieri in cui sono tenuti i suoi animali nel parco; inoltre proprio Tilikum è stato il protagonista di un film documentario, Blackfish, che evidenzia i danni fisici e psicologici subiti dalle orche, costrette a vivere in cattività nei parchi acquatici.
Francesca Ciardiello