Ipercalciuria nel coniglio: cause, sintomi e terapia per il peloso domestico

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By Ilaria Grimaldi

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Ipercalciuria nel coniglio, una condizione molto dannosa che occorre conoscere. Vediamo quali sono le cause che la provocano, i sintomi che si presentano e la cura prevista.

Ipercalciuria nel coniglio
Coniglio nella natura (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Per prendersi bene cura di un coniglio domestico occorre essere dei padroni molto attenti e devoti a questo animaletto così delicato e sensibile. Si tratta di un peloso che non riesce a vivere senza il sostegno del suo padrone. La sua salute va tutelata, perché esistono malattie comuni che possono colpirlo tra cui, ad esempio, l’ipercalciuria nel coniglio. Leggiamo tutto qui.

Ipercalciuria nel coniglio: cause principali e sintomi tipici

Si tratta di una patologia vescicale che impedisce al coniglio di svuotare la vescica nel modo corretto. Vediamo, nello specifico, le principali cause e come si manifesta nell’animale che ne soffre.

Il coniglio e la malattia
Peloso è malato (Foto Unsplash – amoreaquattrozampe.it)

I conigli sono tra gli animali domestici più delicati e bisognosi di attenzioni continue da parte dell’umano. Sempre sulla difensiva e in cerca di affetto e protezione, un coniglio sa di poter fare affidamento sul suo padrone.

Aspetto importante nella vita di questo piccolo e tenero roditore è la sua salute. Curare e custodire il benessere quotidiano del coniglio è una vera sfida, perché ha sempre bisogno di presenza.

Purtroppo, anche per il peloso esistono delle malattie comuni che possono verificarsi per diversi motivi. Una patologia comune è conosciuta come fango o fanghiglia vescicale, ma chiamata anche ipercalciuria.

Parliamo di una malattia che colpisce, appunto, la vescica del coniglio. In pratica, in essa vanno a depositarsi enormi quantità di minuscoli cristalli di calcio, i quali formano un ammasso pastoso, che finirà per accumularsi nella vescica, non riuscendo a passare dall’uretra.

Bisogna sapere che nell’urina stessa del coniglio si trovano i cristalli di calcio, ma vengono eliminati di solito. Se si amalgamano, invece, la conseguenza è l’ipercalciuria.

La formazione di questo fango vesciale sembra sia dovuto a diverse cause, che sono le seguenti:

  • Troppo calcio nella dieta del coniglio.
  • Ritenzione urinaria (se il coniglio è troppo spesso chiuso in gabbia).
  • Cistite, in quanto spinge il peloso a trattenere le urine, per via del forte dolore provocato.
  • Obesità, poiché un coniglio che soffre di questa malattia non riesce ad urinare bene, rischiando la dermatite.
  • Dermatite perineale nel coniglio.
  • Pododermatite.
  • Artrite o artrosi del coniglio.
  • Lesioni o traumi.

Queste sono tutte cause che rendono difficile e dolorosa l’urinazione nel piccolo roditore domestico.

I sintomi dell’ipercalciuria nel coniglio

Ci sono alcuni sintomi e segnali da tenere d’occhio nel caso di sospetta ipercalciuria, come i seguenti:

  • Il coniglio ha difficoltà ad urinare (svuotare la vescica).
  • Forte dolore.
  • Anoressia.
  • Gocce di urina.
  • Pollachiuria, disuria e stranguria.
  • Il coniglio potrebbe far uscire gocce di urina liquida, ma il resto rimane bloccata dentro la vescica.

In seguito a simili sintomi presenti nel coniglio, come dobbiamo comportarci per aiutarlo? Continuiamo la lettura dell’articolo.

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Il peloso e la patologia vescicale: diagnosi e terapia

In simili condizioni, è necessario sottoporre il coniglio ad una corretta diagnosi dal veterinario esperto di esotici. Il controllo medico prevede alcuni test specifici. Vediamo meglio più avanti.

La cura del coniglio
Coniglietto in braccio (Foto Pexels – amoreaquattrozampe.it)

Come abbiamo visto, sono numerosi e complicati i sintomi e i segni comportamentali che possono manifestarsi nel piccolo e delicato roditore.

Una malattia simile deve essere comunicata al più presto al medico esperto di questa specie, per poter intervenire in modo giusto, quanto prima.

Innanzitutto, quindi, occorre consultarsi con un veterinario preparato, il quale dovrà visitare in modo approfondito il peloso.

In seguito alla corretta anamnesi e alla visita clinica, il veterinario dovrà osservare la vescica dell’animale tramite una lastra e, in alcuni casi, eseguire un massaggio vescicale delicato per controllare e far uscire il fango.

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Nel caso in cui il massaggio vescicale non dovesse avere un buon riscontro con l’uscita di fango, si dovrà ritentare e sedare il coniglio. Ancora, se non dovesse riuscirci, si procederà con l’uso di un catetere oppure tramite una cistoscopia.

Più fango possibile dovrà essere eliminato attraverso degli utili lavaggi della vescica dell’animale colpito.

Di solito, è prevista anche una terapia di sostegno del peloso, ovvero l’uso di antidolorifici e antibiotici, insieme a flebo per aiutare il coniglio a reidratarsi.

Se si è consapevoli, poi, di aver commesso errori precedenti sull’alimentazione o sulla cura del roditore, si consiglia di rivedere la propria gestione totale del compagno domestico.

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