Orso ucciso nel Parco Nazionale d’Abruzzo: è morto a causa del sedativo

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By Antonio Papa

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orso ucciso
Orso ucciso durante la cattura, è polemica

Parco Nazionale d’Abruzzo, orso ucciso durante la cattura nel momento in cui gli era stato sottoposto il sedativo per mettergli il radiocollare.

Il caso dell’orso ucciso all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo sta facendo discutere molto. Il personale del parco stesso era intento nella sua cattura e gli era stato somministrato il sonnifero. ma fin da subito sono emersi dei gravi problemi respiratori che nel breve volgere di pochi minuti hanno condotto il grosso animale alla morte. Quella che doveva essere una normale operazione di controllo allo scopo di sottoporre l’orso ucciso ad un controllo si è quindi chiuso in tragedia, nel peggiore dei modi possibile.

L’incidente si è svolto di notte, con l’orso che sarebbe dovuto essere tenuto sotto occhio a causa dei suoi troppi sconfinamenti. A causa di ciò era stato deciso di mettergli un radiocollare per poterne tracciare gli spostamenti. Tra l’altro va detto che l’obiettivo principale era un altro orso, noto come Mario, che addirittura di notte si è più volte spinto all’interno del centro abitando gettando nel panico diversi residenti. Subito il personale del parco ha avvisato una squadra di veterinari e ha provato a rianimare il povero animale, senza alcun successo.

Orso ucciso, due i precedenti controversi

L’orso ucciso pesava 150 chili ed ora il suo corpo sarà sottoposto ad un esame autoptico presso l’Istituto Zooprofilattico. Il test post mortmem dovrà fornire delle cause precise per quanto riguarda il suo decesso. Il presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Antonio Carrara, dopo aver prontamente informato il Ministero dell’Ambiente e le altre autorità preposte, ha ricordato di come fosse la prima volta che un fatto del genere sia accaduto. E di come imprevisti simili, per quanto limitati da una percentuale minima, possano sempre verificarsi.

Anche l’orsa Daniza morì in circostanze simili in Trentino, a causa della somministrazione di sedativi. Il WWF Italia parla di una perdita gravissima, visto che l’orso ucciso fa parte di una comunità della quale restano solo 50 individui della sottospecie dell’orso marsicano. Lo stesso movimento animalista ha chiesto che casi di cattura simili vengano sospesi o limitati al massimo. Un altro precedente aveva invece visto l’uccisione dell’orsa K2, nello scorso mese di agosto. L’episodio aveva suscitato profonda indignazione da parte delle associazioni animaliste.

A.P.

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