Rettili e zoonosi: tutte le malattie pericolose per l’uomo

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By Francesca Ciardiello

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Avete appena acquistato un rettile e credete possa nuocere alla vostra salute? Ecco quando preoccuparsi e quali precauzioni prendere.

Le malattie dei rettili: ecco le più pericolose

Generalmente i rettili non trasmettono molte malattie all’uomo, benché siano registrati frequentemente dei casi di infezione da parte dell’animale all’uomo. Di solito si tratta di infezioni causate da funghi e batteri, coi quali entra in contatto anche l’uomo quando tocca l’animale. E’ sempre bene ribadire le norme igieniche più comuni, in primis quella di lavarsi sempre le mani dopo ogni contatto con il rettile, come con qualsiasi altra forma di animale. Solitamente il rettile presenta sintomi evidenti della malattia, ma vi sono dei casi in cui la patologia è latente ma non per questo meno pericolosa per l’umano. Vediamo da vicino quali sono le patologie che affliggono il solo animale e quali possono rivelarsi pericolose per l’uomo.

Le malattie più comuni dei rettili

Numerose possono essere le patologie che colpiscono l’animale, senza alcuna ripercussione sulla salute dell’umano. Esse possono essere dovute a stress da cambiamento di ambiente, oppure a problemi di nutrizione o ancora a infezioni batteriche. Insomma varie possono essere le cause che affliggono i nostri rettili, ma per ognuna di esse vi è spesso una cura farmacologica. E’ consigliabile consultare il parere dell’esperto per conoscere bene quali sono i farmaci più adatti al caso del rettile malato.

Malattie ambientali

Lo stress dovuto al cambio di ambiente, magari quando i rettili sono stati trasportati da un luogo all’altro oppure quando arrivano in un terrario in cui ancora non sono riusciti ad ambientarsi. I sintomi sono quasi sempre gli stessi: inappetenza, carenza di energia fisica, sonnolenza e scatti di nervosismo. Può accadere che anche all’esterno dei segnali si facciano più evidenti: occhi incavati e mutamento di colore della pelle.

Malattie da carenza di calcio e fosforo

Soprattutto nelle tartarughe e nelle lucertole, questa patologia può causare deformazioni scheletriche. Le ossa infatti si fanno più molli e sensibili al curvamento. E’ fondamentale arricchire la dieta del rettile in questione con calcio, derivante da ossa fresche sbriciolate, oppure con lattato di calcio.

Avitaminosi A e B

Se la prima comporta inappetenza e palpebre gonfie, la seconda invece può portare a convulsioni e nei casi più gravi alla morte. Per introdurre nella dieta un complesso B sarà sufficiente comprare dei pesci morti e metterli nel terrario.

Malattie respiratorie

Le cause possono essere varie: stress da viaggio, colpi di aria, raffreddamenti in genere. Le difficoltà di respirazione si riscontrano non solo con una sorta di affanno, ma anche dalla presenza di secrezioni nasali di colore verdognolo come un muco vischioso.

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Zoonosi dei rettili : la Salmonellosi

Dopo aver elencato le più comuni malattie proprie dei rettili, quali sono quelle che fanno tremare l’uomo? Di certo la loro origine sta nelle infezioni batteriche e, sebbene siano piuttosto rari i casi di contagio, è buona norma sempre lavare le mani con acqua, sapone e antibatterico ogni volta che si è maneggiato il rettile. I soggetti più a rischio sono i bambini e gli anziani, nei quali il sistema immunitario appare fragile o perché non ancora formato oppure perché già compromesso da altre patologie. A rischio sono anche le donne in gravidanza.

Salmonellosi

Il contagio delle patologie legate alle Salmonelle, può avvenire attraverso la bocca. Baciare, toccare con le labbra l’oggetto malato oppure le mani che sono entrate in contatto con esso, comporta che l’infezione venga trasferita dall’animale all’uomo. E’ altrettanto importante tenere lontani i rettili dalla zona cucina, poiché il rischio di infettare piani, utensili e cibo è molto alto. Altrettanto utile è indossare dei guanti in presenza di ferite o ascessi che possono facilmente diventare ‘porte di accesso’ all’infezione.

Come avviene il contagio tra rettili

I rettili possono infettarsi tra loro per via orale, ovvero mangiando e bevendo acque e cibi contaminati, oppure attraverso l’apparato respiratorio con l’inalazione di particelle contaminate. Ancora attraverso graffi e abrasioni che introducono più facilmente l’infezione nel corpo dell’altro oppure per via venerea, attraverso l’accoppiamento. Vi sono attestati casi di malattie trasmesse direttamente dalla madre alla prole, ma possono verificarsi anche casi nei quali la causa principale è l’assenza di pulizia del terrario. E’ molto importante infatti garantire una pulizia costante dell’habitat dei nostri rettili, per evitare la formazione di funghi e batteri che possono colpire non soltanto l’animale, ma anche la nostra stessa salute.

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F.C.

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