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Rodeo amaro: specie rara ornamentale dei laghetti nei giardini

Il Rodeo amaro pesce dai magnifici riflessi metallici grigioazzurri. Vediamo le caratteristiche di questa specie ornamentale da laghetto.

(Foto AdobeStock)

Il Rodeo amaro è una specie appartenente alla famiglia dei Ciprinidi, molto apprezzata per il suo notevole aspetto, la sua livrea argentata e la forma romboidale.

Per questo motivo, sono in tanti gli appassionati che adorano abbellire i loro laghetti nei giardini, con questi meravigliosi esemplari di pesci ornamentali.

Conosciamo meglio le caratteristiche, le origini, l’habitat e cosa mangia il Rodeo amaro.

Caratteristiche del Rodeo amaro

Il Rodeo amaro è un piccolo pesce originario dell’Europa orientale e dell’Asia occidentale.

(Foto AdobeStock)

La sua distribuzione dipende dalla presenza di molluschi bivalvi del genere Unio e Anodonta che la femmina utilizza come sito di deposizione.

Si tratta di un pesce di piccola taglia dal corpo alto e compresso, misura circa 8 cm. Sui fianchi presenta delle sfumature rosate e sul ventre bianco dei toni rosa o rosa-giallastri.

Inoltre, è presente una striscia verde-azzurra interessa il fianco dalla base della coda fino all’altezza della pinna dorsale, mentre sul dorso mostra un colore grigio verdastro, che può variare fino al nerastro.

Generalmente i maschi sono più grandi delle femmine e nel periodo di frega i maschi a differenza delle femmine, sviluppano tubercoli nuziali sulla testa, da ogni lato del muso e sopra gli occhi.

Invece, la femmina sviluppa un ovipositore vicino all’apertura genitale che può essere più lungo del corpo.

Ogni femmina depone da 40 a 100 uova del diametro di circa 3 mm. Dopo circa 2 o 3 settimane avviene la schiusa. Gli avannotti lasciano il loro rifugio dopo il riassorbimento del sacco vitellino ovvero all’incirca dopo 2-3 giorni.

Per la riproduzione, il rodeo amaro maschio e femmina utilizzano bivalvi, dove la femmina deposita le uova e il maschio lo sperma per fecondarle.

L’età massima di questa specie è 5 anni, anche se sono soggetti a predazione da parte di bisce d’acqua, uccelli ittiofagi e pesci predatori. Inoltre possono contrarre malattie virali, batteriche e micotiche anche gravi.

Origini e habitat

Il Rodeo amaro predilige acque a corrente lenta con fondali di sabbia fine o uno strato sottile di fango.

(Foto AdobeStock)

Difficilmente è possibile incontrarlo in acque a corrente più sostenuta, proprio perché vive presso le rive tra la vegetazione sommersa e semisommersa. In cattività è possibile tenerlo in piccoli laghi e stagni.

Cosa mangia il Rodeo amaro

La dieta del Rodeo amaro è basata su alghe filamentose, diatomee, la componente vegetale anche se predominante non è esclusiva, come infatti non disdegna piccoli crostacei, vermi, larve di insetti, oltre a uova di altri pesci, come il rutilo e la carpa.

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Malattie comuni dei pesci

Come tutti gli esseri viventi di questo mondo, anche la specie Rodeo amaro è soggetta a qualche malanno o comunque alle principali patologie che colpiscono i pesci.

Le principali malattie dei pesci sono:

  • Infezione da Aeromonas e Pseudomonas: malattia causata da questi patogeni si riconosce dalla corrosione delle pinne, dalla necrosi e poi dalla perdita completa della parte del corpo colpita;
  • Lesioni, ulcere e simili: infezioni batteriche esterne e interne possono presentarsi nei modi più diversi;
  • Micosi (Achlya): infezione primaria può essere ad esempio di natura batterica ed è facilmente riconoscibili grazie alle loro forme simili a batuffoli di cotone;
  • Occhi sporgenti nel pesce (esoftalmo): uno o entrambi gli occhi sporgono in modo particolare dalla testa. Le cause riguardano un peggioramento della qualità dell’acqua e la mancanza di vitamine nel mangime;
  • Parassiti: malattia dei puntini bianchi (ictioftiriasi), causata dall’Ichthyophthirius multifiliis;
  • Pidocchio del pesce (Argulus): un parassita grande un centimetro con un corpo rotondo, appiattito;
  • Proliferazioni ulcerose sul corpo, ulcere della pelle: sono batteri ubiquitari che si trovano nell’acqua o nel corpo del pesce. In circostanze ambientali negative possono proliferare in maniera vertiginosa e portare problemi;
  • Sanguisuga del pesce (Hirudinea):si attaccano alla pelle del pesce,succhiando il sangue provocando infezioni fungine o batteriche;
  • Verme ancora (Lernea): parassita lungo fino a 20 mm venga chiamato “verme” in realtà è un crostaceo;
  • Vermi della pelle e delle branchie (trematodi);
  • Viremia primaverile, SVC / viremia / eritrodermatite: malattia virale nei pesci che appare di solito in primavera, in laghetti con temperature tra 10 e 20 °C;
  • Avvelenamento: causato da del cibo avariato, una pianta velenosa o prodotti chimici nl cibo. La malattia si manifesta rapidamente e c’è un’alta probabilità di morte.

 

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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