Scarafaggi: i tipi più comuni in natura e come distinguerli

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By Francesca Ciardiello

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Gli scarafaggi non sono tutti uguali: ecco come distinguerli in base alle loro caratteristiche, all’habitat e ai luoghi di infestazione.

scarafaggi
Scarafaggi: tipologie e caratteristiche

Può capitare facilmente che una volta avvistato uno di questi inquietanti insetti ci diamo alla fuga ma può essere interessante sapere quali tipi di scarafaggi potrebbero infestare le nostre cucine o i nostri bagni, quali sono le specie volanti e quali tra questi sono i più pericolosi. Ora che è arrivata l’estate sembra che la loro presenza si faccia sempre più evidente: è solo un’impressione o è colpa anche delle alte temperature? Ecco tutto quello che c’è da sapere sugli scarafaggi.

Scarafaggi: i tipi più comuni in Italia

In natura esistono diverse migliaia di varietà di questi insetti blattoidei, sebbene in Italia se ne possono contare circa una 15ina. Saper distinguere i vari tipi e conoscere le loro caratteristiche potrebbe essere utile a distinguere quelli più pericolosi e tutti i rimedi per evitare che possano invadere la nostra casa. In comune hanno una caratteristica: il caldo, le alte temperature e l’umidità. Queste particolari condizioni ambientali favoriscono a loro fuoriuscita dalle fogne e la loro riproduzione. Si pensi che una blatta può arrivare a deporre circa 50 uova al giorno: pensate in quanto poco tempo si formi una vera e propria colonia! Il fenomeno della presenza di questi insetti si è fatto negli anni sempre più importante a causa dell’avvicinarsi del meteo sempre più alla tipologia tropicale: caldo torrido e estati molto umide. Ma quali sono i tipi di scarafaggi più comuni in Italia? Scarafaggio Orientale, o anche detto ‘nero’, la Blattella Germanica o ‘fuochista’, la Blatta Americana rossa e la Supella Longipalpa.

Scarafaggio orientale: caratteristiche generali

scarafaggio nero
Scarafaggio nero Orientalis

Lo scarafaggio nero ha ottenuto il suo appellativo “orientalis” grazie al luogo di provenienza, la Russia. Si tratta di un insetto nero o marrone scuro dal corpo ovale, allungato e appiattito. Questa particolare conformazione fisica gli consente di infilarsi nelle più piccole fessure: ha una testa relativamente piccola, corredata da un paio di antenne lunghe e sottili, e poggia su sei zampe lunghe armate di robuste spine. Questa particolare morfologia delle zampe, prive di ventose, non gli consentono di arrampicarsi sulle pareti e sulle superfici lisce, poiché scivola. Infatti è più frequente trovarla nelle zone basse degli edifici e delle strutture. Gli esemplari adulti possono arrivare a misurare anche 30 mm di lunghezza e, sebbene siano dotati di ali, non volano. La differenza tra maschi e femmine è che queste ultime hanno solo delle ali abbozzate, ovvero troppo corte ed atrofizzate per spiccare anche piccoli voli.

Riproduzione dello scarafaggio nero

Le uova deposte dallo scarafaggio nero si schiudono generalmente dopo circa 2 mesi. Le ninfe si possono considerare adulte dai e 6 ai 12 mesi. Ma è bene precisare che, come per ogni tipo di blattoidei, i tempi di riproduzione variano a seconda della stagione corrente e dalle condizioni ambientali. Di solito i tempi di riproduzione accelerano durante i mesi più caldi e umidi, mentre nei periodi invernali tendono a rallentare il ciclo. D’altra parte è proprio il caldo che consente a questi insetti di vivere e svilupparsi meglio.

Habitat preferito dallo scarafaggio nero

Lo scarafaggio nero è in realtà da tempo presente nella vita dell’uomo, quindi non è insolito avvistarne qualcuno. I suoi luoghi preferiti sono solitamente le parti basse degli edifici e delle case poiché la morfologia fisica non consente loro di raggiungere i piani alti. Infesta soprattutto le fognature e può raggiungere l’interno delle case attraverso le tubature di scarico. Meglio ancora se questi ambienti sono riscaldati, umidi e privi di luce come ad esempio cantine, sottoscala, magazzini, locali di raccolta rifiuti e locali contatori. Proprio per la sua predilezione per le alte temperature è facile vederlo in primavera o in estate e in particolare ama visitare stanze come la cucina, il bagno e i locali vicini ai forni e alle caldaie.

Alimentazione dello scarafaggio nero

Da sempre lo scarafaggio è sinonimo di sudiciume e sporcizia, proprio perché ama cibarsi di rifiuti di cibo che di solito possono trovarsi nei locali adibiti alla raccolta dei rifiuti.  Quindi tende a proliferare nei luoghi di deposito alimentare sia sotto forma di scorta sia sotto forma di immondizia, dove può trovare ‘pane per i suoi denti’. Ma non solo derrate di cibo attirano la sua attenzione, ma anche i cumuli di fogliame, pezzi di legna e residui di lavori di giardinaggio, nonché le lettiere dei nostri amati animali domestici. Insomma non si fa grande scrupolo nello scegliere l cibo: mangia quello che trova, e meglio ancora se alla sua portata. Infine lo scarafaggio Orientale predilige ambienti vicini alle tubature e all’acqua stagnante perché, a differenza di altre varietà, non riesce a sopravvivere senza bere per più di 15 giorni.

Come eliminare lo scarafaggio nero

Se abbiamo notato in casa tracce del loro passaggio, come ad esempio il tipico cattivo odore di agrumi ammuffiti, presenza di feci simili a polvere di caffè oppure danni ad alimenti e contenitori di carta, cartone e plastica, o ne abbiamo avvistato uno, è necessario correre ai ripari. Per debellare lo scarafaggio nero è importante la prevenzione: tenere pulita la casa e gli ambienti è la premessa fondamentale. E’ importante non lasciare in casa residui organici, lavando piatti e stoviglie subito dopo l’uso, senza lasciarle depositate nel lavabo. Inoltre ricordiamoci di svuotare i contenitori dell’acqua per evitare che possa stagnarsi e di chiudere ermeticamente i contenitori dei rifiuti. Se abbiamo avvistato il luogo di provenienza degli scarafaggi neri Inoltre, proviamo a sigillare con stucco o silicone queste fessure che solitamente sono accanto a lavandini, sanitari e cavi elettrici. Prima di andare a dormire ricordiamoci di tappare gli scarichi e le vasche. In caso di accertata infestazione, occorre intervenire con trappole collanti che attirano gli scarafaggi con sostanze alimentari o feromoniche. Se però la loro presenza è davvero importante è il caso di contattare una ditta specializzata che valuterà l’entità dell’invasione e procederà in tempi brevi.

La blatta germanica: caratteristiche

blatta germanica
Blatta germanica: caratteristiche e condizioni ambientali

Probabilmente è il tipo più diffuso in Italia e sarà capitato quasi a tutti, ahimè, di avvistarne una. Questo insetto, detto anche ‘blattella’ per via delle sue dimensioni ridotte rispetto ad altri tipi di scarafaggio ha un colore marrone intenso, ed è piuttosto piccola di dimensioni. Di solito gli esemplari adulti non raggiungono i due centimetri di lunghezza: a compensare questa ridotta lunghezza vi è una coppia di antenne lunghe dello stesso colore del resto del corpo. La blatta in questione presenta 2 strisce sul dorso in senso longitudinale ed è facilmente riconoscibile per questa particolare caratteristica. Pur non volando si sposta molto rapidamente sul pavimento e, a differenza dello scarafaggio nero, è in grado di arrampicarsi sulle pareti.

Riproduzione della blatta germanica

Questa blattella germanica tende a sopravvivere più degli altri suoi simili, in condizioni di vita ottimali. La specie femminile può deporre nell’arco della sua vita circa sei ooteche, una sorta di ‘contenitori’ di circa 50 uova.  Data la facilità e la massiccia quantità di uova che possono deporre è importante non sottovalutare il problema e correre ai ripari appena se ne avvista uno. Inoltre quando sospettiamo che qualche blatta abbia intaccato il nostro cibo buttiamolo immediatamente perché le conseguenze sulla nostra salute potrebbero essere devastanti.

Habitat preferiti dalla blatta germanica

E’ facile trovare questo tipo di insetto negli ambienti umidi e poco illuminati, come ad esempio seminterrati, cantine e garage, nonché le soffitte. Non è insolito ritrovarle negli ambienti più frequentati della casa come cucine e bagni, e in particolare dietro a lavabi, lavatrici, lavastoviglie o altri elettrodomestici che utilizzano l’acqua. Infatti il loro passaggio preferito è costituito dalle condutture fognarie e possono nidificare anche dietro i battiscopa in legno delle cucine.

Alimentazione della blatta germanica

E’ importante sottolineare che non sono solo i residui di cibo ad attirare questi insetti: in mancanza di altro possono anche ‘accontentarsi’ di altri alimenti, piuttosto comuni in una casa. Uno dei loro cibi preferiti è costituito dal sapone, sia liquido che in pezzi, ma anche paste dentifricie. Può sembrare assurdo ma una caratteristica che le attira è costituita dalle rilegature dei libri: d’altra parte non disdegnano neppure cartoni, scatole e confezioni di imballaggio, anche in plastica come quelle dell’acqua minerale.

Come eliminare la blatta germanica

Se abbiamo notato tracce della loro presenza, ovvero residui di feci in prossimità di lavabi ed elettrodomestici in cui circola l’acqua, procediamo con lo spostarli uno ad uno per escludere la presenza di eventuali nidificazioni.  Può essere utile anche accendere le luci all’improvviso di notte: questa mossa potrebbe sorprenderli e farle dare alla fuga, così noteremo il loro passaggio sul pavimento. Se il problema è ancora in una fase inizia e dunque gestibile, possiamo procedere con delle trappole, delle esche o anche sostanze quali gel insetticida. È ovvio che mantenere una corretta e profonda pulizia della casa sia fondamentale: il problema quindi non si risolverà solo applicando dei prodotti specifici, ma è necessario procedere alla sanificazione accurata degli ambienti infestati. In caso di invasione l’unica cosa da fare è contattare una ditta specializzata che saprà come affrontare il problema.

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La blatta americana: caratteristiche generali

blatta americana
Blatta americana

Anch’essa molto diffusa in Italia, questa varietà di insetto predilige città grandi e molto popolose. Rispetto alle precedenti trattate, la blatta americana presenta dimensioni maggiori, che sfiora i 40 mm di lunghezza,  ha un corpo lungo e affusolato e un colore di marrone intenso che tende al rosso scuro, tipo mogano. Inoltre è dotata di ali molto sviluppate che le consentono di volare con grande facilità. Ma la sua caratteristica più importante, che la rende anche molto più pericolosa delle altre, è il fatto che riesce a sopravvivere anche in condizioni vitali non ideali: riesce ad adattarsi a qualsiasi ambiente, sebbene prediliga quelli umidi. A differenza dei suoi simili si sviluppa anche a basse temperature e non necessita di caldo o umidità per fuoriuscire.

Riproduzione della Blatta americana

Si riproduce molto velocemente in estate ma gli esemplari adulti sopravvivono anche alle basse temperature. Ciò non vale però per le uova e le larve, che per sopravvivere hanno invece bisogno di caldo e umidità. Le uova infatti si aprono dopo 30-60 giorni, mentre gli scarafaggi neonati completano lo sviluppo in 6-15 mesi. Deponendo molte uova e riuscendo a sopravvivere anche per un anno il pericolo di una loro invasione è piuttosto importante. Amano deporre le loro uova solitamente dietro mobili e nei locali sottostanti le case.

Habitat della Blatta americana

La blatta americana ha il suo habitat ideale nella rete fognaria: questo particolare impianto le consente di spostarsi da una casa all’altra o anche tra le stanze di una stessa abitazione. Uno dei momenti più a rischio ‘invasione’ è dovuto alle alluvioni o piogge torrenziali che fanno esondare le fogne: l’eccesso di acqua potrebbe spingerle fuori in strada e consentire loro di raggiungere garage, seminterrati o altri locali a piano terra. E’ difficile che riescano a raggiungere i piani alti, a meno che non trovino una via libera negli scarichi e le condutture idriche.

Alimentazione della Blatta americana

Predilige le case poiché all’interno di esse è più facile trovare altri insetti di cui va ghiotta e briciole di cibo. Non solo gli alimenti preferiti dall’uomo ma anche il mangime per animali rientra nei cibi più graditi. Naturalmente è importante non lasciare piatti sporchi nel lavabo e su altre superfici della casa ma è altrettanto importante pulire ciotole e residui della pappa dei nostri animali domestici. Purtroppo anche il cibo che inavvertitamente cade nel tubo di scarico o nei mobili, nelle dispense e sul pavimento può attirare la loro attenzione: quindi siamo accurati nella pulizia.

Come eliminare la blatta americana

Se abbiamo notato la presenza di feci simili a quelle dei topi, è bene adottare i metodi già consigliati in precedenza. In caso di invasioni importanti una ditta specializzata consigliare anche sui luoghi più impensabili dove potrebbero essersi annidate, soprattutto i punti più nascosti e difficilmente raggiungibili. E’ importante la prevenzione e dunque la pulizia ma anche tenere al sicuro le derrate alimentari in appositi contenitori ermetici.

La supella Longipalpa: caratteristiche generali

supella longipalpa
Supella Longipalpa

Molto simile alla blatta Germanica per la sua colorazione rosso-marrone, è più piccola e raggiunge solo i 10-15 mm. Ha 2 strisce trasversali sul torace ed è dotato di antenne molto sviluppate. Grazie alle zampe riesce ad arrampicarsi su varie superfici ma non su quelle lisce poiché non dotate di ventose, ma non è raro che riesca a creare dei nidi anche nelle fessure e le crepe sui muri. Ha delle ali che le consentono di fare piccoli voli ma la grande differenza con gli altri scarafaggi consiste nel preferire i cavi elettrici per spostarsi. Ha un cattivo odore tipico, detto “feromone aggregativo” che serve per tenere uniti i membri della colonia.

Riproduzione della Supella Longipalpa

Le ooteche deposte da questi scarafaggi contengono uova molto resistenti ai normali insetticidi: sono marroni e raggiungono anche i 6 mm di lunghezza. E’ possibile individuarle grazie alla forma di un fagiolino: se ne troviamo uno dietro un mobile deve scattare l’allarme. La loro riproduzione avviene sempre durante l’anno poiché non temono di svilupparsi nei mesi più freddi.

Habitat della Supella Longipalpa

La sua predilezione nell’annidarsi dietro il mobilio e tappeti le è valso il soprannome di “blatta dei mobili”. Ama gli ambienti riscaldati e predilige uffici, bagni e cucine.

Alimentazione della Supella Longipalpa

La Supella Longipalpa appartiene ad una specie onnivora e può arrivare a cibarsi di vari materiali, in primis le derrate alimentari che, a contatto con l’insetto, dovranno essere buttate immediatamente. Non disdegna anche i libri e tutto ciò che è costituito di carta. Ama perfino cibarsi della colla usata per rilegare le pagine, soprattutto se di origine animale.

Come eliminare la Supella Lungipalpa

E’ meglio contattare direttamente una ditta specializzata per un controllo, in quanto la capacità di riproduzione non si limita ai mesi estivi. Quindi appena avvistiamo uno dei suddetti fagiolini è bene chiamare gli esperti.

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F.C.

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