Esiste un metodo semplice ed efficace per scoprire se il cane è ottimista o pessimista: ecco che cosa consigliano gli esperti del comportamento canino.
Le ricerche scientifiche sul comportamento dei cani permettono di comprendere meglio l’universo psicologico dei quattro zampe considerati i migliori amici degli esseri umani. Uno studio di recente pubblicazione fornisce informazioni importanti per capire se il proprio cane è pessimista o ottimista. Ma come fare a comprendere quale è l’attitudine canina? Ecco qualche informazione al riguardo.
Capire se il cane è pessimista o ottimista: ecco che cosa hanno scoperto i ricercatori
Secondo quanto diffuso dalla ricerca scientifica, il cane è ottimista se ha più propensione a trovare qualcosa di nascosto. Il quattro zampe invece è più pessimista se invece si concentra sull’odore e non si basa su altri elementi, avendo più difficoltà a trovare gli oggetti
Lo studio sui cani
La ricerca è stata pubblicata il 9 aprile 2025 su PlosOne ed è stata condotta da un team di ricercatori dell’Università di Bristol. Lo studio ha portato a stabilire che il cane svolge dei compiti in base a come si sente emotivamente e a ciò che si aspetta di trovare. Il benessere psicologico del quattro zampe è quindi essenziale anche per il benessere fisico.
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Anche per il cane il modo in cui si sente quando osserva il mondo influisce sulle sue prestazioni. Sharyn Bistre Dabbah e i suoi colleghi dell’Università di Bristol, nel Regno Unito, hanno studiato i comportamenti di 58 animali da rilevamento medico e 27 da biorilevamento. I cani da rilevamento medico ricercano malattie attraverso l’olfatto e assistono pazienti con patologie croniche.
I risultati della ricerca
Secondo quanto pubblicato, l’esito delle prestazioni dei quattro zampe varia a seconda dell’umore degli animali: esiste infatti una correlazione tra i risultati ottenuti dal cane e i punteggi nei test comportamentali e affettivi. Gli scienziati hanno scoperto che i soggetti più ottimisti tendono a ottenere risultati migliori nei compiti di ricerca, mentre gli esemplari più pessimisti mostrano una maggiore specificità nella rilevazione degli odori. Ai cani coinvolti nei test sono stati dati punteggi di sensibilità e specificità olfattiva derivati durante le prove.
Per riuscire a comprendere l’aspetto psicologico, gli esperti hanno usato un metodo chiamato “Judgement Bias Test”, una tecnica utilizzata negli studi sugli animali per valutare l’associazione tra stati affettivi e processo decisionale in condizioni di ambiguità. Questo metodo viene utilizzato anche per comprendere come le emozioni influenzano il processo decisionale. I risultati hanno portato alla conclusione che i cani più ottimisti riescono a svolgere complessivamente meglio i compiti di rilevamento, mentre i cani pessimisti hanno una maggiore specificità nel rilevamento degli odori.
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Gli scienziati hanno addestrato i cani ad associare una posizione specifica in una stanza dove ci sono dei premi e un’altra dove invece non ci sono. Quando vengono presentati punti intermedi in cui un premio potrebbe essere presente o meno, i cani rispondono in modo più o meno efficace a seconda del loro stato emotivo. I cani che tendono a correre velocemente verso punti intermedi nella speranza di ottenere un premio hanno uno stato emotivo più “ottimistico”.
Comprendere le emozioni e i sentimenti dei cani
Gli esseri umani hanno ancora molta strada da fare per comprendere le emozioni degli animali. A rilevare come in realtà le persone non siano capaci di comprendere, ad esempio, se un cane è felice o triste è una ricerca, pubblicata sulla rivista ‘Anthrozoos’, condotta dagli studiosi dell’Arizona State University (Asu). Secondo la pubblicazione, i pet mate fraintendono di frequente le emozioni provate dai loro quattro zampe.
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Il nuovo studio mostra che esiste un’influenza del fattore definito “contesto situazionale“. I ricercatori dell’Asu, Holly Molinaro e Clive Wynne, hanno condotto una serie di esperimenti per verificare in che modo i pet mate fraintendono le emozioni degli animali. Perché si possa comprendere il vero stato emotivo del proprio animale domestico, come spiega la scienziata, “Il primo passo è semplicemente essere consapevoli che non siamo così bravi a leggere le emozioni dei cani”. Molinaro prosegue aggiungendo che bisogna “essere più umili nella comprensione dei cani. Solo capendo i pregiudizi, possiamo iniziare a guardare i nostri cuccioli sotto una nuova luce. La personalità di ogni cane, e quindi le sue espressioni emotive, sono uniche. Prestate dunque molta attenzione ai segnali e ai comportamenti”. (di Elisabetta Guglielmi)