Il tuo cane ha problemi comportamentali? Non è l’unico, ecco cosa dice la scienza

Secondo i ricercatori e gli esperti del comportamento animale, sono diffusi nel cane i problemi comportamentali: ecco di che cosa si tratta.

Problemi comportamentali nel cane
Problemi comportamentali nel cane (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Nella società attuale dove gli animali domestici vengono sempre più considerati membri della famiglia umana, non sorprende pensare alla salute psicologica dei quattro zampe. I pet mate non potranno fare a meno di considerare il benessere fisico e mentale dei loro pet. Questa maggiore attenzione ai bisogni degli animali ha portato anche gli studiosi a elaborare una serie di ricerche e di indagini. Uno studio di recente pubblicazione ha, ad esempio, messo in evidenza come i cani abbiano di frequente problemi comportamentali. Ma perché il cane può avere difficoltà nella gestione del comportamento? Ecco quali sono le cause e quali le possibili soluzioni.

Il 99% dei cani ha problemi comportamentali: i risultati della ricerca pubblicata negli Stati Uniti

La ricerca sui problemi comportamentali del cane è stata guidata da un team di studiosi della Facoltà di Medicina Veterinaria e Scienze Biomediche (VMBS) della Texas A&M. Lo studio si basa sui dati raccolti dal Dog Aging Project, con informazioni date dai proprietari di cani. I dati pubblicati hanno rivelato che oltre il 99% dei cani ha punteggi molto bassi almeno in una delle aree comportamentali.

cuccioli di cane nel prato fiorito
I cani possono presentare problemi comportamentali, saranno i pet mate a doverli riconoscere (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Nel corso della ricerca, i pet mate di cani hanno risposto a domande sulla salute e sulle abitudini quotidiane dei quattro zampe. Tra le domande, 28 erano relative al comportamento canino e per ciascuna di esse era possibile rispondere con una votazione numerica compresa tra 0 e 4. Bonnie Beaver, autrice dello studio e professoressa nel Dipartimento di Scienze Cliniche della VMBS ha spiegato che i comportamenti problematici nei cani non vengono considerati problemi veri e propri da affrontare, sebbene i risultati suggeriscano che la maggior parte dei quattro zampe ha almeno un problema comportamentale.

cane sull'erba del giardino
I risultati di una ricerca statunitense sui problemi comportamentali nei quattro zampe domestici (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Di fondamentale importanza è imparare a leggere il linguaggio non verbale del proprio cane. In questo modo sarà possibile capire quando il quattro zampe ha un problema comportamentale, così da aiutarlo. Come sottolinea anche la ricerca, mentre i problemi comportamentali minori possono essere quasi del tutto ignorati, comportamenti più gravi come l’aggressività dovranno essere compresi e risolti.

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L’importanza di prestare attenzione ai cambiamenti nel comportamento del cane (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Abbaiare in modo continuo o minaccioso, mostrarsi spaventato, tremare, sono alcuni degli atteggiamenti che i proprietari dei cani dovrebbero evitare nei loro pet. Bisognerà dunque prestare attenzione ai segnali emotivi del cane, chiedendo aiuto a veterinari o addestratori qualificati.

Nel vedere il proprio cane spaventato e intimorito, spesso il primo istinto è quello di accarezzare il quattro zampe per tranquillizzarlo. Gli animali domestici provano sentimenti ed emozioni proprio come gli esseri umani. Un cane o un gatto possono manifestare preoccupazione, felicità, tristezza o rabbia. Secondo gli etologi, i cani non hanno la capacità di associare le emozioni che provano a una causa ben precisa. Per questo motivo potrebbe accadere che preoccupazione, ansia o dolore finiscano per fare arrabbiare un cane o farlo spaventare.

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Gli esperti suggeriscono invece di accarezzare il cane, di abituarlo in modo progressivo alla fonte della paura in un ambiente controllato. Tramite questa desensibilizzazione progressiva, il quattro zampe di abitua lentamente alla situazione che lo spaventa, riducendo così la reazione emotiva nel tempo. Nell’affrontare la paura del cane, fondamentale è gestire la propria ansia. Solo se rimarrà calmo, il pet mate trasmetterà calma e sicurezza e l’animale sarà più incline a sentirsi protetto e meno ansioso.

Esistono diversi indizi che permettono di capire se il cane si è arrabbiato oppure no, basati soprattutto sul comportamento del quattro zampe. Se il cane guarda di sbieco i suoi umani non sta comunicando la sua rabbia. Questo linguaggio viene utilizzato per esprimere ansia, preoccupazione o per esprimere senso di colpa. Biscottini e carezze possono essere di aiuto per far sentire meglio il cane. Sono anche un ottimo modo per insegnare al quattro zampe che un determinato comportamento è scorretto, risolvendo almeno i problemi comportamentali meno gravi. (di Elisabetta Guglielmi)

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