Fido e il suo passaporto: come circolano i cani per il mondo

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By Redazione

Cani

In caso dovessimo trasferisci in un’altro paese è bene sapere che anche fido deve possedere un passaporto. 

Cane con valigie
Per sbarcare i confini della propria nazione fido deve essere munito di un regolare passaporto a carattere individuale (Foto Unsplash)

Abbiamo deciso di cambiare in maniera netta la nostra vita e spostarci in un’altro paese? Il nostro amico peloso sicuramente ci seguirà ma non senza il suo passaporto. Ma cosa attesta esattamente questo documento d’identificazione?

Quali sono le modalità di rilascio e le regole che tutelano la libera circolazione dei nostri animali domestici sia nel territorio UE che negli altri paesi del mondo?

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Fido e il suo passaporto: che cosa attesta

Cane che guarda fuori dal finestrino
Il passaporto è utile non solo per stabilire l’identità dell’animale domestico ma anche quella del proprietario (Foto Unsplash)

Per cercare di contrastare il traffico illegale di animali d’affezione, in particolare quello di cani e gatti, per viaggiare fra uno stato e l’altro ogni esemplare deve possedere il suo passaporto. É possibile viaggiare con un massimo di 5 esemplari per volta altrimenti il trasporto assume le caratteristiche di una movimentazione a carattere commerciale.

Questo documento a carattere individuale deve accertare innanzitutto l‘identità di cani, gatti o furetti ma anche dei loro legittimi proprietari. É infatti necessario che riporti il numero del tatuaggio che deve essere ancora perfettamente leggibile , se fatto prima del Luglio del 2011, o il numero del microchip ma anche il numero di registrazione effettuata all’anagrafe regionale degli animali d’affezione.

Inoltre il passaporto deve accertare che al nostro animale è stata eseguita una vaccinazione antirabbica e che è tutt’ora in corso di validità. La Rabbia è una malattia virale che passa dagli animali all’uomo e che ad oggi uccide nel mondo ancora circa 55.000 mila vite all’anno.

Per fortuna i sintomi della rabbia canina sono piuttosto evidenti e ad oggi l’unico “antidoto” davvero valido rimane il vaccino. Quest’ultimo però potrà essere somministrato solo dopo i 3 mesi d’età dell’animale, considerando che prima i cuccioli non sono in grado di sostenere il vaccino contro questa malattia mortale.

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Le modalità di rilascio

Cane in viaggio con il padrone
L’ente preposto al rilascio del passaporto del cane sono i servizi veterinari delle ASL regionali (Foto Pexels)

L’organo preposto per il rilascio di questo documento individuale sono i servizi veterinari delle nostre ASL regionali. Solo previo appuntamento telefonico ci si può recare presso la struttura insieme al nostro animale domestico.

In sede sarà effettuato il controllo visivo della presenza di tatuaggio e microchip. Inoltre, occorre portare con sé il libretto sanitario dell’animale che dovrà attestare la presenza del vaccino antirabbica che sarà valido solo dopo 21 giorni dalla sua effettuazione.

Anche gli altri richiami e vaccini saranno riportati in una sessione apposita del passaporto. I vaccini nel cane possono essere obbligatori o facoltativi, ma è comunque bene conoscerne il vasto panorama.

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Fido e il suo passaporto: particolari trattamenti nei singoli paesi

Cane e padrone al tramonto
Finlandia e Gran Bretagna richiedono ulteriori trattamenti sanitari per l’ingresso di fido nei loro paesi (Foto Pexels)

Occorre essere informati rispetto al fatto che alcuni paesi hanno messo in vigore misure più stringenti in materia di circolazione libera di animali domestici. Fino al 2012 ad esempio in Gran Bretagna era imposta una rigida quarantena a cani, gatti e furetti che volevano entrare nel paese.

Ora, insieme agli altri requisiti già citati, è necessario solo dimostrare che il vostro pet ha effettuato un trattamento anti-vermi almeno cinque giorni prima della partenza. Il paese però ha messo al bando alcune razze considerate pericolose e l’ingresso è vietato a esemplari di pit bull terrier, tosa giapponese, dogo argentino e fila brasileiro.

Cani, gatti e furetti possono entrare in Finlandia solo se dimostrano di aver assunto fra le 12 e le 24 ore prima della partenza il praziquantel, speciale medicinale autorizzato contro la Tenia. La tenia è un parassita molto comune nel cane, ma esistono ottimi trattamenti in commercio in grado di debellarlo del tutto.

L’assunzione di questo farmaco non si renderà necessaria se l’animale viene introdotto direttamente da Svezia, Norvegia (eccetto Svalbard), Regno Unito o Irlanda.

C.F

 

 

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