Ode al cane di Pablo Neruda: la poesia dedicata al migliore amico dell’uomo

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By Antonio Scaramozza

Cani, Curiosita

“Ode al cane” di Pablo Neruda

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Un canto d’amore per il migliore amico dell’uomo

Ode al cane di Pablo Neruda (Foto Adobe Stock)
Ode al cane di Pablo Neruda (Foto Adobe Stock)

Dai versi del poeta cileno traspare il grande amore per il compagno fedele: un amore fatto di quotidianità, di momenti vissuti insieme, fianco a fianco. Non si tratta di un rapporto a senso unico. Il poeta è conscio che il cane chiede, vuole sapere e conoscere. È così che il cane comunica con il suo compagno umano.

Le cose quotidiane da condividere sono molte: i campi del Cile diventano lo sfondo di questo tenero e sincero rapporto di amicizia, che non nasconde nessun altro fine recondito che non sia l’affetto verso l’altro. Le api, l’acqua che scorre, i latrati lontani nella prateria distesa divengono un ricordo, comune a loro soltanto, da raccontare ai posteri.

Ode al cane di Pablo Neruda non è solo un componimento di lode al miglior amico dell’uomo: è un canto di amicizia fraterno in cui l’essere umano si rende consapevole di non essere solo sulla terra e nella vita che lo attende; di non essere solo nemmeno nelle domande da porsi ogni giorno.

Ed il poeta declama che anche il cane domanda, con i suoi occhi profondi: perché è giorno, perché è notte, e perché la primavera non regala ai cani altro che fiori. Il poeta non risponde: non conosce la risposta a queste domande, e non può soddisfare la curiosità del cane.

Ma non possiamo che perdonarlo: Pablo Neruda ci ha donato Ode al cane, un capolavoro che ci ha insegnato che l’essere umano ed il cane sono come una sola creatura, con sei zampe ed un cuore solo, a farsi compagnia nel lungo viaggio della vita.

Antonio Scaramozza

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