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Cani

Il Pedigree del cane: cosa è, a cosa serve, costi e curiosità

Ne abbiamo di certo sentito parlare, ma cosa è il pedigree del cane e perché può essere utile? Tutto quello che c’è da sapere qui di seguito.

Pedigree del cane: tutte le informazioni per averlo (Foto Pixabay)

Forse non tutti sanno che i cani possiedono dei documenti: oltre ad essere iscritti all’Anagrafe canina, i nostri amati amici a quattro zampe possiedono anche un passaporto utile per i viaggi all’estero e all’interno del nostro Paese. Tra i vari documenti vi è anche il Pedigree del cane: scopriamo insieme di cosa si tratta, quali sono i vantaggi di averlo e cosa deve fare il nostro Fido per ottenerlo.

Pedigree per il cane: un documento sulla sua storia

Cani di razza: in cosa si differenziano dagli altri (Foto Pixabay)

L’etimologia della parola è stata protagonista di un’interessante domanda del programma Chi Vuol Essere Milionario, spesso attento al mondo animale e a curiosità ad esso legato. Inizialmente il pedigree era un documento che era usato per la genealogia dei cavalli da corsa inglesi, e poi usato dagli allevatori per la genealogia di tutti gli altri animali domestici. Lo scopo era quello della selezione artificiale, anche con l’estendersi degli studi sulla genetica.

In maniera elementare lo si potrebbe spiegare come ‘la carta d’identità del cane’. E’ il certificato di iscrizione a uno dei Registri del Libro genealogico. Esso viene emesso e stampato solo ed esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI (Ente nazionale cinofilia italiana). Una volta pronto viene spedito all’allevatore o alla Delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo. Ecco cosa è indicato sul pedigree del cane:

  • i dati anagrafici,
  • dati identificativi del cane (razza, nome, sesso, data di nascita, colore del mantello, microchip);
  • il numero d’iscrizione ad uno dei Registri del Libro genealogico;
  • la genealogia del cane (genitori, nonni, bisnonni e trisnonni);
  • gli antenati campioni di bellezza o di ottimi risultati in prove, brevetti, selezioni;
  • i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore;
  • i passaggi di proprietà del cane.

A cosa serve il pedigree

Pedigree del cane di razza: lo schnauzer (Foto Pixabay)

Quando un cane non si riesce più a trovare, il pedigree ovvero l’iscrizione al Libro genealogico dell’ENCI può essere molto utile per la sua rintracciabilità. Infatti indipendentemente dal luogo dove si è smarrito, è possibile ritrovarlo grazie a questo certificato. Ma soprattutto il pedrigree serve a certificare che quel cane è un esemplare ‘di razza’ (Approfondisci qui: Meticcio o cane di razza: falsi miti da sfatare e come stanno davvero le cose). Dunque un cane senza pedigree non può considerarsi un cane di razza pura, sebbene possegga degli elementi fisici che lo rendono molto simile ad alcune razze particolari. Inoltre il pedigree serve a partecipare a manifestazioni o esposizioni, tra le quali prove di lavoro, gare ufficiali etc.

Per un cane col pedigree sarà più semplice trovare un allevatore che accetti di farlo accoppiare con un suo cane, soprattutto perché tranquillizzato dalla sua storia. Grazie al pedigree possiamo risalire ai genitori e non è scontato che un cucciolo nato da tale accoppiamento venga iscritto automaticamente nel registro. Questo perché i controlli sullo stato di salute sono continui e tutti gli esemplari che presentano problemi, malformazioni o patologie non potranno mai esservi inseriti.

Tutte le curiosità sul pedigree

Cerchiamo di distinguere tra verità e dicerie su questo documento ufficiale del cane.

    • Le tariffe sul pedigree si trovano sul sito ufficiale dell’ENCI.
    • Senza il pedigree un cane non può essere definito ‘di razza’ e non può essere venduto come tale (infatti questo costituirebbe reato in base al Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992).
    • Un cucciolo senza pedigree non costa meno di un altro che lo possiede (diffidate da chi aumenta il prezzo del cucciolo).
    • Il costo del pedigree è oscilla dai 30 ai 40 euro.
    • I modelli da inviare sono due: il primo, la Denuncia di Monta, si deve inviare entro 25 giorni dalla nascita dei cuccioli e deve essere firmato sia dall’allevatore sia dal proprietario. Deve contenere i dati dei due genitori e dei proprietari, la data dell’accoppiamento ed il numero di cuccioli nati. Il secondo modello invece, la Denuncia di Cucciolata, si invia entro tre mesi dalla nascita. Ripete i dati dei due genitori,  i dati del proprietario della fattrice e tutti i dati dei cuccioli.


I cani non di razza non si devono pagare, ma ogni esemplare deve avere il microchip. Sempre meglio adottarne uno in un canile!

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F.C.

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Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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