Il cane è stato punto da un’ape: che cosa fare subito

Se il cane è stato punto da un’ape bisogna agire subito per evitare che incorrano problemi di salute nel quattro zampe: ecco che cosa fare.

cosa fare se il cane viene punto dall'ape
Che cosa fare se il cane viene punto dall’ape (Foto Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Quando è primavera o estate i cani adorano passeggiare al giardino, rotolarsi sull’erba e correre in mezzo alla vegetazione. Purtroppo, però, non è infrequente che i quattro zampe finiscano per incorrere nelle punture di insetti più o meno pericolosi. Tra questi, anche le api. Insetti fondamentali per l’ecosistema, da tutelare e proteggere, le api difendono il territorio con la propria vita. Dopo aver punto, l’ape vola via ma il pungiglione, e parte dell’apparato digerente, rimane ancorato sulla vittima, causando un trauma addominale fatale per l’insetto. Chi è stato punto, a meno che non sia allergico, non sviluppa alcun sintomo. Se nelle persone una puntura d’ape in linea di massima non è pericolosa, diverso è il discorso per i cani. Che cosa bisogna quindi fare se un quattro zampe viene punto da un’ape?

Cane punto dall’ape: che cosa fare per aiutare il quattro zampe

La puntura di un’ape può scatenare reazioni allergiche nel cane, che possono essere più o meno gravi. Non diversamente dagli esseri umani, anche i quattro zampe possono avere uno shock anafilattico dopo essere stati punti. Mentre le persone, però, si renderanno subito conto di essere state punte da un’ape, per un cane il discorso è differente. Non è difficile che il pet mate sia lontano dal quattro zampe quando viene punto e che, di conseguenza, non comprenda subito che cosa è successo. Importante è quindi fare attenzione ai sintomi. I sintomi della puntura di un’ape possono essere febbre; gonfiore del collo o delle mucose; forte prurito; difficoltà respiratorie; vomito o addirittura collasso.

ape su un fiore
Perché la puntura delle api può essere pericolosa (Foto Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Punture di ape sul muso o sul naso possono essere le più pericolose perché causa di problemi respiratori. Se il cane non è allergico al veleno rilasciato dal pungiglione, il pericolo che ci possano essere complicazioni è comunque basso. In questi casi eliminare il pungiglione lasciato con l’aiuto di una pinzetta e sciacquare la zona punta con acqua e sale o acqua e limone saranno sufficienti a scongiurare potenziali complicazioni. Per calmare il dolore i veterinari consigliano di medicare la ferita con uno stick all’ammoniaca o, in alternativa, con del ghiaccio.

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Diverso è il discorso quando l’ape punge il cane all’interno del naso o della bocca. In questo caso il veleno può irritare le mucose provocando un gonfiore del muso, che causa difficoltà respiratorie. In questi casi occorre consultare subito il veterinario che, in base alla gravità della situazione, prescriverà la giusta terapia. La puntura dell’ape può essere molto pericolosa anche quando il cane ingoia l’insetto. In questi casi, il veleno viene rilasciato all’interno della laringe, con effetti piuttosto gravi. Anche qui occorre prestare attenzione ai sintomi e rivolgersi subito al veterinario. Il medico prescriverà una terapia a base di cortisone per contrastare l’effetto del veleno dell’ape.

cane e ape
Che cosa fare se l’ape si avvicina al cane (Foto Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Un grave errore consiste nella mancata somministrazione della vaccinazione antitetanica, con il monitoraggio per trenta o quaranta giorni della zona della puntura di insetto. Bisogna contattare il personale medico in caso di manifestazione di sintomi come cefalea, artrite o sintomatologie neurologiche.

Come ridurre il rischio di punture di insetti

Per scongiurare il pericolo di puntura di cani e gatti da parte di zecche e pulci occorre mettere in atto misure efficaci per allontanare questi parassiti dal proprio giardino. Per prima cosa è necessario assicurarsi sempre che l’erba non sia alta. Le zecche, infatti, sono molto presenti in aree con erba alta, fitti cespugli fitti e fogliame abbondante. Nel proprio giardino bisognerebbe evitare di piantare arbusti e piante vicino alla zona più frequentata dal cane.

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Per ridurre la presenza dei patogeni è consigliato creare una zona con ghiaia o pezzettini di legno intorno all’area in cui il cane abitualmente si muove. Molto utile è poi piantare specie vegetali che agiscono come repellenti naturali per le zecche. Tra le piante perfette vi sono il timo, l’alloro e il basilico, ma anche fiori come la lavanda, i gerani e la citronella.

cane con ape sul muso
Quali sono le conseguenze di una puntura di ape per il cane (Foto Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Negli ultimi tempi è stato predisposto un nuovo schema vaccinale per il quattro zampe che pone particolare attenzione alla reale situazione epidemiologica di ciascuna regione geografica. Secondo studi recenti malattie come il Cimurro, l’Epatite infettiva e la Parvovirosi hanno una minore incidenza, mentre è stato notato un incremento della Leptospirosi e della Leismaniosi.

Quali sono gli insetti più pericolosi per gli animali domestici

I cani, soprattutto nei primi mesi di vita, possono con facilità contrarre la filariosi cardiopolmonare, una parassitosi. La filaria è un’infezione provocata da una parassita, la zanzara; questa malattia, diffusa in tutto il mondo e molto presente anche in Italia, è causata dalla Dirofilaria Immittis, un verme tondo (chiamato “nematode”) che può essere inoculato in forma larvale nei cani o nei gatti durante la puntura da oltre sessanta specie di zanzare e insetti. In assenza di tempestivi trattamenti farmacologici, o nei casi più gravi chirurgici, la filariosi compromette la salute del cuore e delle arterie polmonari dell’animale infettato al punto da causarne la morte per gravi difficoltà respiratorie.

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Pericolose sono poi le punture delle zecche. Dalle dimensioni comprese tra pochi millimetro fino a un centimetro, le zecche vivono nei giardini, tra cespugli e alberi, e possono essere pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive. Possono pungere sia gli esseri umani sia i cani quando vengono portati a fare una passeggiata. (di Elisabetta Guglielmi)

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