‘La Carne che Piace’: il mondo vegano respinge gli attacchi

Foto dell'autore

By Gabriele

News

Si accende il dibattito dopo le affermazioni di Giampaolo Maloberti, che presiede il consorzio dei macellai e degli allevatori denominato ‘La Carne che Piace’. A suo dire è intollerabile il fatto che i media gettino discredito sulla controparte che rappresenta. Non la pensa così il dottor Mario Berveglieri, medico pediatra specializzato in Scienza dell’Alimentazione e con un Master internazionale in Nutrizione Vegetariana.

Questi ha spiegato: “Tutte le linee guida internazionali classificano le diete vegetali come salutari, anche nei bambini. Se un bambino viene alimentato con una dieta vegana adeguata e bilanciata, non solo non andrà incontro a carenze, ma riscontrerà numerosi benefici in termini di salute”. L’attacco ai vegani è duro, perché Maloberti parla di “nuove dottrine alimentari, che annullano la tradizione gastronomica dei nostri territori e l’indotto di numerose famiglie”. Queste “fanno il solo interesse delle grandi multinazionali sovrastatali tese ad imporsi sulle piccole realtà produttive sinonimo di qualità e controlli”. Secondo molti vegani, quelle sui bambini malnutriti per un’alimentazione scorretta sono bufale. Un documentario ci racconta, invece, di bambini vegani sani e meravigliosi.

Si tratta di un documentario ideato e realizzato da Massimo Leopardi e Julia Ovchinnikova per il canale ‘Veggie Channel’. Leopardi aveva spiegato che “è solo la prima di una lunga serie di 22 clip che arriveranno online nei prossimi mesi”. Nel documentario, è possibile ascoltare le testimonianze di genitori, pediatri, nutrizionisti e biologi che hanno scelto, sostengono e consigliano un’alimentazione vegan per i più piccoli. Insomma, i due fronti opposti difficilmente troveranno un punto di incontro.

‘La Carne che Piace’: la difesa della caccia

Inoltre, Maloberti fa un riferimento alla caccia. Ecco le sue contestatissime parole: “Se regolamentata e controllata, può definirsi una ricchezza. Il nostro Consorzio è pronto ad ascoltare le aziende che trattano la selvaggina per ridurne la presenza in montagna e facilitare la vita di agricoltori e allevatori, nonché a porsi da catalizzatore di chiunque voglia fare squadra sulla produzione di derrate con materia prima locale”. Non la pensano così nel mondo vegano.

Maloberti, dicono, non tiene conto del diritto alla vita di milioni di animali che ogni anno vengono uccisi barbaramente. E stando a sentire anche i più recenti sondaggi, la sua opinione sembra essere davvero minoritaria. A confermarlo ci sono i dati Eurispes. Questi dicono che 8 italiani su 10 sono contrari all’attività venatoria.

GM

Impostazioni privacy