Il gatto riconosce il suo nome: cosa è importante sapere su micio

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By Ilaria Grimaldi

Curiosita, Gatti

Il gatto riconosce il suo nome? Sembra che il misterioso animale abbia una grande capacità intellettiva come quella del cane. Come ci riesce? Scopriamo tutto qui.

Il gatto riconosce il suo nome
(Foto Unsplash)

Poter conoscere, ogni giorno di più, il proprio felino nelle sue espressioni spesso curiose e intraducibili, è una grande esperienza di vita. Convivendo con un micio, è possibile scoprire rituali unici di un animale assolutamente intelligente e interessante. Recenti studi, inoltre, affermano che lui sia in grado di capire il proprio nome. Vediamo perché anche il gatto riconosce il suo nome.

Il gatto riconosce il suo nome?

Sarà capitato a tutti di provare a chiamare il caro micio, senza ottenere alcuna attenzione da parte sua oppure indifferenza totale. Il suo comportamento rivela altro, poiché il peloso è in grado di capirci. Approfondiamo qui nell’articolo.

Lo sguardo del felino
(Foto Pexels)

La presenza di un gatto in casa ci rende orgogliosi e felici, per un’amicizia sincera e per ottenere sempre un rispetto profondo.

Indipendentemente dalla razza di appartenenza, un gatto sa stare al suo posto e preferire, durante molte ore del giorno, una condizione di solitudine, lasciando libertà e spazio al suo umano.

Nella convivenza particolare con questo animale vivace e autonomo, quante volte capita di volerlo affianco a noi, con la pretesa di ricevere o dare qualche coccola in più.

Ma, lo sappiamo, è il felino a cercare il suo padrone e solo quando ne ha voglia e decide di dedicarsi a lui soltanto.

Ciò è dimostrato dal fatto che, ogni volta che ci impegniamo a chiamare micio con il suo nome, lui non risponde mai al nostro richiamo e continua a fare finta di niente.

Ma c’è una verità che non tutti conoscono ancora, ovvero che il gatto riconosce il suo nome all’interno della famiglia, differenziandolo tra quelli degli altri membri, capendo dunque le espressioni umane.

La sorprendente intelligenza del gatto

A rivelarlo è un recente studio giapponese, che si occupa di studiare e fare ricerche sulla natura e i comportamenti dei nostri cari animali domestici.

É stato rivelato, infatti, che il felino ha l’intelligenza di capire il suo nome tra tante altre parole che ha l’opportunità di ascoltare. In pratica, micio possiede la stessa capacità del cane.

L’istinto degli amanti dei gatti, dunque, non si è mai sbagliato. Micio è in grado di rispondere al richiamo dell’uomo e, se sente il suo nome, può reagire con delle espressioni specifiche.

Anche se a pronunciare il nome del gatto è una persona estranea, questa parola verrà percepita nella lunghezza e nell’intonazione dal peloso, venendo distinta perfettamente.

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Il felino e la sua intelligenza: la capacità di reazione

Questa incredibile abilità del felino ci fa capire quanto sia grande la sua capacità di percezione e reazione nel rapporto con gli umani. Un’intelligenza infinita, che può rivelare ancora tanto.

Peloso osserva il territorio
(Foto Pixabay)

Si è sempre pensato, o dato per scontato, che soltanto l’amico cane fosse capace di avvicinarsi tanto all’universo e al linguaggio umano, inconsapevoli delle capacità sorprendenti del gatto.

Chiariamo. Non ci sono mai stati dubbi sulla grande intelligenza di questo animale unico nella sua potenza mentale.

Ma non si pensava si potesse arrivare a tanto e si resta piacevolmente stupiti di fronte a questo comportamento felino.

Il gatto riconosce il suo nome: capire il contesto

Proprio come il cane, dunque, un gatto può ascoltare con attenzione e capire se ci stiamo rivolgendo a lui e se vogliamo che si avvicini per dirgli qualcosa.

Inoltre, l’importante ricerca scientifica ha dimostrato che più viene pronunciato il nome del gatto, più questo si abitua a riconoscerlo anche in un contesto a contatto con i suoi simili.

Micio può capire se viene chiamato per essere coccolato e premiato, oppure per un probabile rimprovero da parte del suo padrone e, quindi, reagirà in base alla situazione.

Il felino può associare il suo nome al contesto in cui si trova in quel momento, intuendo ciò che sta per accadergli e le intenzioni dell’amico umano.

Il suo comportamento ci porta, allora, a pensare che quando si chiama micio e non si ottiene reazione, lui non abbia voglia di ricevere attenzioni e che sia occupato in altro.

Attenzione a ciò che gli diciamo, dunque, perché il caro peloso sarà sempre attento ad ascoltare, curioso di sapere cosa accadrà.

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