Green Hill choc, le foto criminali dei dipendenti dell’azienda

Foto dell'autore

By Antonio Papa

Curiosita

Un cucciolo di Beagle viene salvato da alcuni animalisti entrati nell'allevamento Green Hill di Montichiari, Brescia, 28 aprile 2012. I cani Beagle sono allevati a Montichiari e destinati alla vivisezione. ANSA/FILIPPO VENEZIA
Un cucciolo di Beagle viene salvato da alcuni animalisti 

 

Non si placano le polemiche su Green Hill, l’azienda-lager di Montichiari (Brescia) che “produceva” beagle per la vivisezione, che è stata poi “liberata” dall’attivismo degli animalisti. Nella foto che vi proponiamo c’è uno dei dipendenti che posa con fare provocatorio, sorriso a tutta bocca e il dito medio alzato. Nelle sue mani c’è un beagle appena ucciso e con il cervello bene in vista, a vantarsi della barbarie che ha appena perpetrato. Il cagnolino ha ancora il cordone ombelicale, il che vuol dire che era appena nato. La fotografia è stata diffusa dalla Lega Anti Vivisezione proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su quello che accadeva in quel posto infernale, per fortuna chiuso già diversi anni fa. L’obiettivo è quello di chiedere pene più severe per i responsabili dei maltrattamenti e delle uccisioni a sangue freddo dei cuccioli per la sperimentazione. Dopo immagini così crude siamo sicuri che più di una persona si passerà una mano sulla coscienza e che forse ci sarà finalmente un po’ di giustizia, con il processo ai responsabili delle barbarie che prende il via il prossimo 23 febbraio.

 

Il killer di Beagle a Green Hill
Il killer di Beagle a Green Hill

 

Impostazioni privacy