Il gatto più piccolo del mondo riesce a stare in una sola mano, ma ha anche un’altra particolarità

Il resoconto di un’incredibile scoperta rivela le proporzioni del gatto più piccolo al mondo: ecco perché era così diverso da tutti gli altri.

Antenato del gatto più piccolo del mondo
Successore di antichi felini (Pixabay zoosnow – Amoreaquattrozampe.it)

La rivista scientifica “Annales Zoologici Fennici” – fondata nel 1964 e dedicatasi, sin da allora, ad approfondire argomenti quali il comportamento animale, la conservazione biologica, l’evoluzione e la gestione della fauna selvatica – ha pubblicato in questi giorni un nuovo articolo. Una pubblicazione in cui, per la prima volta, vengono esplicitati dai ricercatori i principali risultati di un’affascinante scoperta riguardante l’universo dei felini nell’antichità.

Ritrovati i resti del gatto più piccolo del mondo: la ricostruzione

L’articolo della rivista ricostruisce dapprima le considerazioni di alcuni esperti in merito al ritrovamento di un frammento molto prezioso. Si tratta del fossile di un gatto. In particolare di una piccola traccia rivelatasi, però, altamente utile specialmente per poter tracciare un fedele resoconto sulle proporzioni di quello che si crede, ad oggi, sia stato il gatto più piccolo del mondo.

Coppia di gatti discendenti del gatto più piccolo
Antenati del Prionailurus (Pixabay sarangib – Amoreaquattrozampe.it)

A partire dal ritrovamento del frammento della sua mascella inferiore, infatti, gli studiosi avrebbero definito il gatto in questione come uno dei più piccoli discendenti degli antichi felini che hanno abitato il nostro Pianeta. Il frammento è stato scovato dai ricercatori all’interno della grotta di Huanglongdong, in Cina.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Simba cerca casa: il piccolo gatto ha 5 mesi

Tra le particolarità più evidenti gli studiosi avrebbero attestato che i frammenti di questo piccolo gatto potrebbero addirittura risalire a 300 mila anni fa. Inoltre la loro grandezza avrebbe lasciato ipotizzare che questo piccolo gatto, anche da adulto, potesse essere contenuto, senza alcuna fatica, all’interno di una sola mano umana.

Prionailurus kurteni: proporzioni e habitat del piccolo gatto

Rispetto, però, al Kodkod, ossia al gatto selvatico più piccolo d’America, questo secondo antenato di gatto domestico dalle minuscole proporzioni – e meglio noto sotto il nome di Prionailurus kurteni – avrebbe continuato a vivere nelle zone del Sud-est asiatico per lungo tempo, dando vita quindi alla maggior parte delle specie di gatti, cinque discendenti del Prionailurus, che attualmente si trovano ancora lì.

Gatti maculati molto simili a quelli dell'antichità
Coppia di gatti (Pixabay sarangib – Amoreaquattrozampe.it)

Il peso del gatto Prionailurus kurteni, secondo i ricercatori, non sarebbe invece potuto essere superiore a 1 kg. Un vero record, allora, per un gatto adulto che, molto probabilmente, avrebbe sfoggiato all’epoc un manto maculato e, contraddittoriamente, un temperamento in grado di incutere non poco timore nel suo entourage. Al contempo, per quel che riguarda le sue dimensioni, la rivista scientifica ha riportato la seguente ipotesi. Il Prionailurus kurteni avrebbe avuto una lunghezza massima di 50 centimenti, e una lunghezza minima – infine – di circa 35 centrimenti.

Gestione cookie