La (strana) storia dei cimiteri per animali: non solo cani e gatti, ce ne sono di specie bizzarre

La (strana) storia dei cimiteri per animali: non solo cani e gatti, ce ne sono di specie bizzarre

La storia dei cimiteri per animali che ospitano non solo cani e gatti ma specie particolarmente bizzarre: ecco di che cosa si tratta.

cimiteri per animali
I cimiteri per animali in giro per il mondo, ecco i più particolari, nel dettaglio: Il primo cimitero per animali domestici a Hyde Park, Londra (@Paul Koudounaris – amoreaquattrozampe.it)

«Non vive ei forse anche sotterra, quando / Gli sarà muta l’armonia del giorno, / Se può destarla con soavi cure / Nella mente de’ suoi? Celeste è questa / Corrispondenza d’amorosi sensi». Questi versi, come in molti avranno riconosciuto, sono tratti dal carme intitolato Dei Sepolcri (vv. 26-30) scritto nel 1806 da Ugo Foscolo (1778-1827). Gli endecasillabi, che si riferiscono all’utilità delle tombe per rinsaldare il legame tra vivi e morti, potrebbero tranquillamente essere rivolti alla nostra società moderna. La poesia ha infatti questo potere: rimanere attuale e contemporanea anche dopo più di 200 anni. Tutti desiderano per i loro cari scomparsi un luogo decoroso dove commemorarli e ricordali, indifferentemente dal fatto che siano umani o non umani. Al giorno d’oggi anche gli animali sono a pieno titolo membri della famiglia, quindi perché non dovrebbero avere una loro degna sepoltura? Sono tantissimi, infatti, i cimiteri dedicati alle specie più disparate. Ecco qualche informazione al riguardo.

I cimiteri per animali in giro per il mondo: ecco quali sono i più suggestivi

Nel giro per il mondo esistono tantissimi cimiteri dedicati agli animali. In alcuni Paesi è possibile trovare sepolture dedicate agli animali più disparati, dalle mosche, alle zanzare agli elefanti. Dall’Islanda alla Svezia, passando per l’Inghilterra, sono tantissimi i posti dove è possibile trovare tombe dedicate ai quattro zampe.

tombe per animali
La tomba di un animale domestico a Stoccolma, Svezia (@Paul Koudounaris – amoreaquattrozampe.it)

A proporre l’elenco dei cimiteri dedicati agli animali è un nuovo libro dello scrittore e fotografo Paul Koudounaris. Le ricerche dell’autore hanno preso spunto da una visita del cimitero alla periferia di Los Angeles, negli Stati Uniti. Al Pet Haven Cemetery and Crematory, Koudounaris ha scoperto alcune particolari sepolture di animali. A Euronews Cultura, lo scrittore ha raccontato: “È stato come se tutte le regole che normalmente governano il modo in cui interagiamo con i morti, l’intera retorica, fossero state sospese. Perché quando si tratta di animali, quello che abbiamo è un rapporto molto diverso. Le persone dicono quello che sentono. La comunicazione è molto più diretta e genuina”. Da lì è nata una ricerca durata undici anni e culminata in Faithful Unto Death – Pet cemeteries, animal graves and eternal devotion, il libro, pubblicato nel Regno Unito, esplora le diverse pratiche culturali e la percezione della morte degli animali e della loro commemorazione.

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Koudounaris rimasto affascinato dalla molteplicità di modi utilizzati per rendere omaggio al legame con gli animali: “Quando muore un animale domestico, è un’esperienza diversa da quella che si vive quando muore un parente umano”. Lo scrittore ha aggiunto: “Diventano una sorta di immagine speculare di noi stessi, in un modo in cui un parente umano non lo fa mai veramente. È come se fosse morto un pezzo di te che non potrai mai recuperare”. Nel libro viene descritto il primo cimitero urbano per animali domestici fondato nel 1881 a Hyde Park, a Londra, in seguito alla morte di un cagnolino maltese di nome Cherry. La sua famiglia aveva stretto amicizia con un guardiano locale, il signor Winbridge, che permise loro di seppellire Cherry in quel luogo. La voce si sparse rapidamente e improvvisamente Mr. Winbridge fu inondato di richieste da persone che volevano dare una casa per l’aldilà ai propri animali domestici. Senza accorgersene, aveva creato una soluzione a un problema comune a tanti cittadini londinesi.

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Con l’aumento in Europa del numero di animali domestici iniziarono a sorgere cimiteri dedicati agli animali in tutto il continente. Il più famoso è il Cimetière des Chiens et Autres Animaux Domestiques in stile Art Nouveau. Il cimitero venne inaugurato a Parigi nel 1899, con l’obiettivo di impedire ai parigini di gettare animali morti nella Senna e per ispirare un senso di riconoscimento ai quattro zampe. Nel libro Koudounaris parla di una tomba molto antica nel Gloucestershire, in Inghilterra, dedicata a una trota, con inciso il verso “In memoria del vecchio pesce”. Un’altra sepoltura è quella dedicata all’elefante Stoney, un vero e proprio artista che ha lavorato in un hotel per tutti gli anni Novanta e che è diventato il più grande animale mai seppellito in un cimitero a Las Vegas, negli Stati Uniti.

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Nel cimitero per animali domestici di Helsinki si possono ammirare ritratti a mano libera, a destra; Il tributo di una principessa al suo cane di nome Emma nel 1900, Parigi, Francia, sulla destra (@Paul Koudounaris – amoreaquattrozampe.it)

L’autore ha parlato poi della tomba di una mosca, alla quale i dipendenti di un ufficio del Maryland (Stati Uniti) hanno dedicato una sepoltura ufficiale in una scatola di fiammiferi. Koudounaris commenta: “Personalmente non riesco a capire il legame con un pesce, ma le persone possono legare con qualsiasi cosa. Credo che sia parte della bellezza di tutto questo, la capacità degli animali di ogni specie di toccare in qualche modo il cuore di una persona”. L’autore riflette sul fatto che il lutto per gli animali domestici nonostante oggi sia molto più riconosciuto e compreso, permane ancora uno stigma sociale che lo sminuisce rispetto alla morte degli esseri umani.

Molti dei cimiteri di animali domestici sono isolati o vengono abbandonati, ma Koudounaris ha trovato qualcosa di speciale in ciascuno di loro. “Quando ero in Thailandia, per esempio, ho visitato un tempio buddista specializzato in funerali di animali. Mi ha colpito molto il fatto che ci sono altre culture che hanno un rituale per dire addio agli animali. E credo che questo aiuti molto”. L’autore ha aggiunto: “Li paragono all’arte outsider del lutto, perché si tratta di persone normali, di tutti i giorni, che cercano termini per esprimere il loro dolore”. Lo studioso ha raccontato anche del cimitero boscoso scavato a Helsinki, in Finlandia, dove ritratti dipinti a mano sono illuminati dal tenue bagliore di piccole lanterne. Koudounaris ha concluso che “A dispetto del nome, i cimiteri per animali domestici sono spazi incredibilmente umani in cui possiamo vedere le persone in un momento di autentica, quasi giocosa, vulnerabilità. Quello che speravo, a prescindere dal libro, era che le persone potessero capire quanto questo sentimento sia universale e trovare, nel modo in cui altre persone hanno gestito la scomparsa dei loro animali, un’ispirazione per loro stessi nel dire addio”. (di Elisabetta Guglielmi)

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