Quali sono i serpenti innocui? Ecco le specie più comuni in Italia

Quali sono i serpenti innocui in Italia: tra le diverse specie non velenose di questi rettili, cinque sono le più comuni. Ecco l’elenco.

quali sono i serpenti non velenosi
Quali sono i serpenti non velenosi più diffusi in Italia: ecco la classifica (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Nel mondo esistono migliaia di specie di animali velenose per gli esseri umani o per gli altri animali. In ogni Paese è presente un numero più o meno maggiore di esemplari velenosi, sia autoctoni che allogeni. Una delle nazioni in cui è diffuso il minor numero di specie potenzialmente pericolose per il loro veleno è l’Italia. Nella penisola italiana sono davvero pochi gli animali, e in particolare i serpenti, il cui morso o puntura può essere velenoso per gli esseri umani. Ecco, in particolare, quali sono le specie di serpenti innocui più diffusi.

Le specie di serpenti innocui più diffusi in Italia: ecco quali sono

In Italia vivono molti serpenti innocui e non velenosi. Maggiormente diffuse sono soprattutto il biacco, il cervone o le bisce, ma anche il colubro leopardino, molto facili da trovare in parchi, giardini e boschi. Sono oltre 20 le specie diverse di serpenti presenti nella penisola e la maggior parte di queste è completamente innocua e non velenosa. Nonostante non costituiscano affatto un pericolo, purtroppo spesso vengono temuti e soprattutto uccisi dalle persone.

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Tra le specie di serpenti innocui diffuse in Italia vi sono anche le bisce (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

I serpenti innocui che vivono nel nostro paese sono in realtà tanti. Alcuni però sono molto rari, difficili da avvistare e identificare oppure estremamente localizzati e presenti solo in determinate regioni. Il biacco, le bisce, il cervone, il colubro leopardino non sono dunque velenosi, ma svolgono invece un ruolo prezioso per l’ecosistema, tenendo sotto controllo le popolazioni di roditori e della fauna in generale.

L’elenco delle specie di serpenti innocui in Italia

Le specie più comuni e diffuse in Italia appartengono a due grandi famiglie: quella delle natrici, ovvero le bisce che vivono nei pressi di fiumi, canali e zone umide, e quella dei colubri, che raggruppa numerose specie diverse. Il più comune e facile da avvistare è il biacco, che vive anche in aree urbane e parchi pubblici.

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1. Il Biacco

Il biacco (nome scientifico di Hierophis viridiflavus secondo la classificazione del zoologo Lacépède del 1789) è un serpente non velenoso appartenente alla famiglia dei Colubridi. Secondo quanto riportato dalla IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), il suo areale di diffusione si estende in Europa meridionale, dalla Spagna alla Croazia all’Italia, alla Svizzera, alla Germania Meridionale, all’Austria e alla Slovenia. Il biacco predilige ambienti ricchi di luce e particolarmente secchi e si trova di frequente nelle campagne e nei giardini.

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Una specie velenosa di serpente presente nella penisola italiana è la vipera (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

2. Il cervone

Il cervone (Elaphe quatuorlineata), il serpente più grande d’Europa, è il colubro più grande d’Europa e può superare i due metri di lunghezza. Ha una livrea giallastra con quattro linee nere che percorrono il corpo longitudinalmente. Questa specie predilige prati e aree aperte di campagna ed è diffuso al Centro e al Sud Italia. Nonostante le dimensioni, il cervone è una delle specie più tranquille ed è comune negli ambienti rurali, dove ci sono vecchi muretti a secco, ruderi e aree agricole.

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3. Natrici o bisce

Le bisce o natrici vivono nei pressi dell’acqua, come fiumi, laghi, canali e paludi. In Italia sono diffuse diverse specie di natrici, del tutto innocue. Le più comuni sono le bisce del genere Natrix, ovvero la biscia dal collare (Natrix helvetica) e la natrice tassellata (N. tessellata). Entrambe le specie vivono in zone umide come stagni, fiumi, laghi, fossi e canali. La natrice dal collare si distingue per le due macchie gialle dietro la testa, mentre la tassellata ha un aspetto più uniforme e maculato.

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Come riconoscere i serpenti velenosi da quelli innocui per gli esseri umani (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

4. Il saettone

I saettoni sono altri serpenti innocui facili da incontrare. Con questo nome si riferisce a due specie molto simili: il saettone occhirossi (Zamenis lineatus), presente in Italia centro-meridionale, e il saettone comune o colubro di Esculapio (Z. longissimus), diffuso in buona parte dell’Europa e anche nel Nord Italia. Si tratta di rettili dal corpo affusolato e dai movimenti fluidi, molto abili nell’arrampicarsi. Nonostante le dimensioni che raggiungono il metro e mezzo, sono del tutto innocui.

5. Il colubro leopardino

Il colubro leopardino (Zamenis situla) è molto difficile da avvistare in Italia, ma è comunque diffuso soprattutto tra Puglia e Basilicata e in Sicilia. Si contraddistingue per il suo grigio chiaro con macchie rotonde arancioni o rosse bordate di nero, che ricordano quelle di un leopardo (di qui il nome).

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Che cosa fare se si incontra un serpente

I serpenti sono indispensabili per l’ecosistema, dato che si nutrono principalmente di roditori e di insetti, con benefici per tutta la catena alimentare. Che siano o meno velenosi, i serpenti incutono però spesso paura. Ma in giardino è comune incontrare uno di questi animali. Non bisogna farsi prendere dal panico, ma pensare a come poter allontanare il rettile, tenendo pulito ad esempio il giardino o utilizzando piante aromatiche che infastidiscono le zanzare, come la citronella e la menta.

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L’incontro con i serpenti non velenosi non deve invece preoccupare. Questi rettili non attaccano o mordono se non si sentono minacciati e se non sono costretti. Restare a distanza, rimanere tranquilli e osservarli con calma, ricordando l’importanza che hanno per l’ecosistema. (di Elisabetta Guglielmi)

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