Sette vite come i gatti: perché si dice così

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By Francesca Ciardiello

Curiosita

Chi non ha mai sentito la solita frase: ‘Sette vite come i gatti’? Ecco perché si dice che il gatto ha sette vite e cosa c’è alla base di questa credenza.

Sette vite dei gatti
Sette vite dei gatti: cosa c’è dietro questo modo di dire (Foto Pixabay)

Chi non ha mai sentito dire: ‘Avere sette vite come i gatti’?. E’ probabile che questo modo di dire abbia delle origini molto antiche e si basa su una particolare caratteristica dei nostri amici felini. Di certo fin dall’antichità questo animale ha affascinato gli umani che non hanno mai perso occasione per ammirare il suo stile di vita, la sua eleganza ma soprattutto il suo attaccamento alla vita. Ecco perché si dice che il gatto ha sette vite e perché nei Paesi anglosassoni è leggermente diverso.

Sette vite come i gatti: una ‘vecchia’ storia

Gatti
Gatti: la loro agilità li rende così particolari (Foto Pixabay)

Questa credenza popolare, come molte altre, ha radici antiche, da ritrovare addirittura nel Medioevo (Leggi qui: I miti e le superstizioni sugli animali: dal gatto nero alla civetta). Proprio in quel periodo i gatti non erano visti di buon occhi: li si guardava sempre con sospetto, poiché si riteneva fossero animali malvagi. Purtroppo in quel periodo venivano torturati, così come le donne, proprio al fine di demonizzarli. Ma nonostante la malvagità dell’uomo, questi animali spesso riuscivano a sopravvivere a tutte le sevizie, accrescendo la convinzione che fossero creature quasi immortali.

La scelta del numero sette per le vite non è casuale, ma a breve vedremo il perché si sia scelto proprio questo numero. In realtà la loro capacità di sopravvivenza era dovuta non a poteri soprannaturali, come era facile credere nel Medioevo, bensì a delle precise caratteristiche fisiche e ad una grande capacità di ripresa e di ripristino delle sue funzioni vitali. Ora vediamo perché per gli anglosassoni i gatti hanno 9 vite e per il resto del mondo ne hanno 7.

Perché ‘sette’ (o nove) vite

Gatto
Il modo di dire nei vari Paesi del mondo (Foto Pixabay)

La scelta di entrambi i numeri non è assolutamente casuale, ma si basa su ragioni scientifiche e numeriche. Il sette infatti è considerato il numero della perfezione, dell’universalità e dell’equilibrio: tutte queste caratteristiche hanno contribuito a dare al gatto quell’aura di sacralità che noi tutti conosciamo. Il suo valore esoterico e simbolico quindi appartiene perfettamente al gatto e al fascino, anche negativo, che ha esercitato sugli uomini. Ecco tutti i significati legati al numero sette:

  • è legato alla luna: le 4 fasi del ciclo lunare durano, ognuna, sette giorni;
  • è unione di umanità e divinità: per i Pitagorici, il 3 rappresentava il concetto terreno e il 4 quello divino. La somma dei due numeri è 7: esso rappresenta l’unione tra uomo e divinità, tra materiale e spirituale, quindi anche tra mortalità ed immortalità;
  • è vita: la somma di 3 e 4 riprende, rispettivamente, i lati di un triangolo e di un quadrato. Unendo queste due figure geometriche gli Egiziani hanno costruito le piramidi, simbolo appunto di vita;
  • è eternità secondo Platone;
  • è il numero delle Arti e delle Scienze. Nel Medioevo infatti esse erano: Lingua (Grammatica), Ratio (Logica), Tropus (Retorica), Numerus (Aritmetica), Angulus (Geometria), Tonus (Musica) e Astra (Astronomia);
  • è un numero cristiano. Nel Cristianesimo infatti vi sono numerosi riferimenti a questo numero: 7 sacramenti, 7 virtù teologali e cardinali, 7 doni dello Spirito Santo, 7 piaghe d’Egitto, 7 opere di Misericordia;
  • è completezza per i Buddhisti.

E come mai per gli anglosassoni invece i gatti hanno 9 vite? Alla base di questa credenza vi è sempre una motivazione numerica: se il 3 è simbolo di perfezione, il 9, essendo il triplo di questo numero, è la perfezione assoluta.

Sette vite come i gatti: una questione fisica

Sette vite dei gatti
Sette vite dei gatti: tutti i significati del numero 7 (Foto Pixabay)

A parte tutte le credenze numerico-esoteriche, quello che davvero rende il gatto immortale è la sua capacità di cadere da altezza pericolosissime e non farsi male. Altrettanto incredibile è la sua capacità di riprendersi dopo una caduta. Essendo animali molto agili ed elastici, non temono il pericolo e si arrampicano (e cadono) da altezze notevoli (Approfondisci qui: Il sistema muscolare del gatto domestico). Inoltre sono dotati di un eccezionale equilibrio, che consente loro di cadere sulle quattro zampe, perfettamente in equilibrio appunto!

Durante la caduta infatti il micio ha la capacità di raddrizzarsi e cadere sulle quattro zampe, rendendo più morbido e meno traumatico l’impatto con il terreno. E’ tutto merito della sua agile muscolatura e dell’elasticità della sua spina dorsale.

Insomma se qualcuno ci dirà che abbiamo ‘Sette vite come i gatti’ è un complimento alla nostra capacità di ripresa anche dopo una brutta batosta.

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F.C.

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