Una piccola isola italiana è diventato un paradiso per uccelli di rara bellezza: ecco dove si trova e cosa c’è da sapere.
C’è una piccola isola nel golfo di Napoli che da anni accoglie in silenzio migliaia di uccelli in viaggio.

È Vivara, un fazzoletto di terra collegato a Procida da un ponte e spesso dimenticato dai più, ma amatissimo da chi vola. Per molte specie migratrici è una vera ancora di salvezza: uno scalo naturale dove fermarsi a riposare, bere, nutrirsi. Ed è proprio qui che ha preso il via un progetto speciale, pensato per capire chi sono questi instancabili viaggiatori alati e come proteggerli davvero.
Vivara e il progetto per conoscere le rotte degli uccelli migratori
L’Università Federico II di Napoli, insieme alla Riserva Naturale dello Stato Isola di Vivara, ha dato il via a una campagna di inanellamento scientifico.

Il nome può suonare tecnico, ma l’idea è semplice: catturare con delicatezza gli uccelli, applicare loro un piccolo anello identificativo alla zampa e rilasciarli subito. In questo modo, se l’uccello verrà ricatturato altrove, si potranno studiare i suoi spostamenti. È un modo efficace per disegnare una vera e propria mappa delle rotte migratorie.
L’iniziativa, guidata dai ricercatori Alessio Usai e Federica di Lauro, prevede sessioni di inanellamento per tutto maggio. E durante le visite guidate a Vivara sarà anche possibile assistere alle operazioni, rendendo ancora più coinvolgente l’esperienza di esplorare l’isola.
La campagna è appena iniziata, ma già si contano i primi dati. Tra gli uccelli inanellati ci sono specie residenti come occhiocotti e merli, ma anche migratori di passaggio come la balia nera, il culbianco, l’averla capirossa e persino un piccolo assiolo.
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Vivara va protetta
Vivara è una piccola isola, ma ha un ecosistema ricco e delicato. Ogni dettaglio va preservato. Ecco perché questo lavoro di raccolta dati non serve solo alla scienza, ma è anche un passo concreto per la tutela della biodiversità. Non si tratta di un’isola qualunque, non è solo un pezzo di terra sospeso tra mare e cielo.
È un rifugio, anche se temporaneo, per creature che compiono imprese incredibili, percorrono migliaia di chilometri nei loro percorsi migratori e Vivara è il luogo in cui si rifocillano, per poi continuare il proprio viaggio. E ora, grazie a questo progetto, sapremo qualcosa in più su di loro.