Come hanno fatto i gatti ad arrivare in Cina? L’incredibile mistero è stato risolto

Forse non lo sai, ma i gatti in Cina prima non c’erano: come ci sono arrivati? La risposta a questa domanda ti lascerà senza parole.

Ci sono domande che sembrano frivole, ma che in realtà aprono mondi. Una di queste è: come hanno fatto i gatti domestici ad arrivare in Cina? Non è solo una curiosità per amanti dei felini.

gatto rosso per strada
Come hanno fatto i gatti ad arrivare in Cina? L’incredibile mistero è stato risolto – amoreaquattrozampe.it

È una storia che ha a che fare con rotte commerciali, resti archeologici, test genetici e, naturalmente, qualche miagolio. A raccontarcela è un nuovo studio ancora in attesa di revisione.

Gatti in Cina: come ci sono arrivati?

Fino a oggi si pensava che i gatti fossero arrivati in Cina molto prima, magari durante la dinastia Han, invece le cose potrebbero essere andate in modo molto diverso. Secondo i ricercatori, i primi veri gatti domestici sarebbero apparsi in Cina circa 1.400 anni fa. E non ci sarebbero arrivati per caso: ci sono buone probabilità che siano stati portati lì dai mercanti, lungo una delle rotte commerciali più famose e affascinanti della storia umana, la Via della Seta.

Non c’erano prima gatti in Cina?

In realtà sì, ma non come li immaginiamo oggi. In Cina c’erano i cosiddetti “gatti leopardo”.

In un sito agricolo dello Shaanxi sono stati trovati resti di questi animali risalenti a più di 5.000 anni fa.

gatto in strada
Non c’erano prima gatti in Cina? – amoreaquattrozampe.it

Ma si trattava di convivenze casuali, senza un vero legame affettivo o domestico. Nessuno di quei felini ti saltava in braccio mentre lavoravi al computer, insomma.

I gatti che conosciamo oggi? Vengono dall’Africa

Tutti i gatti domestici moderni discendono da una sottospecie africana: il Felis silvestris lybica. Secondo le ipotesi più accreditate, questi felini iniziarono a frequentare i villaggi del Medio Oriente circa 10.000 anni fa, attratti probabilmente dai depositi di grano e dai topi che ci vivevano. Poi, con il passare dei secoli, seguirono l’uomo nei suoi spostamenti e si diffusero prima in Europa e poi, molto più tardi, in Asia.

Per chiarire il mistero, i ricercatori hanno analizzato il DNA di resti di felini provenienti da diversi siti archeologici cinesi e alcuni di quei resti appartenevano a veri gatti domestici. Il più antico risaliva al 73 d.C., e proveniva dalla città muraria di Tongwan, proprio lungo uno dei percorsi della Via della Seta.

Tutti questi gatti avevano una specifica firma genetica chiamata clade IV-B, rarissima nei gatti europei o del Medio Oriente, ma presente in un gatto trovato in Kazakistan vissuto tra il 775 e il 940 d.C. Insomma, le coincidenze iniziano a essere un po’ troppe per essere solo coincidenze.

A quanto pare, i gatti non arrivarono in Cina in massa, ma in modo graduale. All’inizio erano animali esotici, di lusso, che venivano donati a funzionari o membri dell’élite come simboli di prestigio. Anche per questo, si pensa che i primi esemplari fossero bianchi o con macchie bianche, colori considerati particolarmente rari e preziosi.

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Nel giro di poco tempo, questi piccoli predatori conquistarono i cuori dei cinesi. Tanto da essere accolti con rituali religiosi, come se fossero ospiti d’onore, quasi dei messaggeri tra mondi. E in fondo, chiunque abbia un gatto lo sa: loro non si accontentano mai di essere solo animali da compagnia.

Dall’Africa alle steppe dell’Asia, passando per la Persia e i caravanserragli della Via della Seta, i gatti hanno seguito l’uomo in ogni suo viaggio. Non per obbedirgli, ma per affiancarlo.

Se oggi ti ritrovi un gatto in braccio mentre leggi questo articolo, ora sai che la sua storia ha fatto il giro del mondo. E ci ha messo più di mille anni per stare con te.

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