Come fa il gatto a sapere quando i suoi umani stanno per tornare a casa: ecco quali sono le motivazioni dietro a questo comportamento dei felini domestici.

Chi vive con un gatto avrà imparato benissimo come questi animali siano in grado di rispettare delle abitudini cicliche secondo una scansione oraria ben definita. Come riconoscono etologi e scienziati, i gatti hanno infatti un senso del tempo che può sorprendere. Come fanno ad esempio un gatto a sapere sempre quando i suoi umani stanno per tornare a casa? Le motivazioni che sottendono questo comportamento felino in realtà sono abbastanza intuibili.
Le ragioni per cui un gatto riesce sempre a capire quando i suoi umani stanno per tornare a casa
Ma come fanno i felini domestici a rendersi conto che è giunto l’orario di una determinata attività? I ricercatori hanno provato a rispondere alla domanda sul modo con cui i gatti percepiscono il tempo che scorre. Quanto è emerso dagli studi ha permesso di far luce sul complesso mondo felino.

Innanzitutto, per quanto riguarda la capacità del gatto di prevedere quando i suoi pet mate stanno per tornare a casa bisogna fare una considerazione importante. I gatti hanno una grande capacità di osservare l’ambiente che li circonda: il loro territorio e il loro ambiente circostante sono alla base della loro attenzione. Osservando ogni dettaglio, i felini riescono a costruirsi una mappa mentale.
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Bisogna poi considerare che il modo con cui il gatto percepisce il tempo non è in minuti o ore, ma in blocchi di tempo in cui accadono cose. Gli umani sono esseri ordinari: le loro attività quotidiane seguono una routine quasi sempre uguale. Sulla base della diversa intensità di luce o in base a eventi che si verificano in quel momento ogni giorno nel contesto circostante, i felini domestici riescono a comprendere quando i pet mate stanno per rientrare a casa.

I gatti domestici regolano i loro orari e le loro abitudini sulla base di ciò che fanno gli umani, riuscendo a percepire lo scorrere del tempo in maniera sorprendente. Gli scienziati riconoscono come i gatti siano in grado di leggere i modelli temporali e di rispondere a determinati segnali ambientali, percependo così lo scorrere del tempo.
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Proprio perché si rendono conto del passare delle ore, i felini domestici percepiscono la lontananza dei loro umani. Al senso di solitudine, i gatti possono rispondere con diversi atteggiamenti anche se nella maggior parte dei casi mostreranno segni di ansia da separazione soprattutto durante le ore notturne e di conseguenza al mattino saranno più affettuosi con i loro umani.

Grande importanza riveste, quindi, la quantità di tempo che i pet mate di un gatto che soffre di solitudine decidono di dedicare al loro quattro zampe. Per far stare bene il felino occorre trascorrere con lui tutti i giorni un adeguato numero di ore, prestandogli le giuste attenzioni. Come i gatti, anche i cani hanno una particolare percezione del tempo, che fa comprendere loro quando è arrivato l’orario per compiere una determinata azione giornaliera.
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Gli studi sulla percezione che i gatti hanno del tempo sono meno vasti rispetto a quelli che riguardano i cani. Nell’ultimo decennio, però, anche l’universo dei felini domestici è stato a lungo analizzato. In una ricerca pubblicata nel 2013 è stato studiato come i gatti siano in grado di mostrare comportamenti anticipatori quando si avvicina l’ora del pasto. Questi animali sono dunque in grado di riconoscere schemi temporali, adattando i loro cicli di sonno e attività sulla base delle abitudini degli umani con i quali vivono.
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Interrompere i propri sonnellini non appena qualcuno oltrepassa la porta di casa. Questo il compito che la maggior parte dei gatti considera di vitale importanza. Soprattutto, poi, se chi è appena entrato nell’abitazione è il proprietario, il gatti sentirà il bisogno, e quasi il dovere, di strusciare il muso sulle scarpe del suo umano. Sapere l’esatto momento in cui il pet mate varcherà la soglia di ingresso è un aiuto non indifferente per iniziare prima la propria attività preferita.
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Studi sul funzionamento del cervello dei gatti hanno portato a comprendere come questi animali abbiano una memoria a lungo termine che supera di oltre duecento volte le capacità ritentive dei cani. I felini sono quindi in grado di immagazzinare molti più ricordi degli altri animali. E tra questi ricordi, informazioni inerenti gli orari dei propri umani assumono primaria importanza. Se i gatti sanno quando i loro umani stanno tornando a casa, non si tratta quindi di una sorta di potere magico, ma solo di intelligenza, memoria e capacità di osservazione. (di Elisabetta Guglielmi)