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Gatti

Perché il gattino piange? I motivi e come calmare il cucciolo

Se il piccolo Micio si ritrova, per diversi motivi, senza mamma gatta inizierà a piangere e lamentarsi. Ma perché il gattino piange? E come devi fare per calmarlo? Ecco quello che devi sapere.

Perché il gattino piange? (Foto fonte iStock)

I gattini appena nati sono generalmente curati per due-tre mesi da mamma gatta ma può succedere che invece questo non accada. Può capitare, per esempio, che Micio rimanga orfano oppure che venga separato anzitempo dalla mamma o ancora che venga abbandonato. In questi casi sarà compito dell’uomo prendersi cura del gattino che, molto probabilmente, si lamenterà e piangerà. Come devi comportarti? Innanzitutto devi capire perché il gattino piange poi seguire questi semplici consigli.

Perché il gattino piange: le possibili cause del pianto e come comportarsi

Gattini abbandonati (Foto fonte iStock)

Le principali cause del pianto del cucciolo di gatto sono: il freddo, la fame, la malattia e la paura. Vediamoli nel dettaglio.

  • Il freddo: durante le prime settimane di vita i cuccioli di gatto non riescono a mantenere stabile la loro temperatura corporea ed è per questo che mamma gatta, dopo il parto, provvede a riscaldarli. Quando il cucciolo si ritrova senza mamma e la temperatura ambientale è sotto ai 20° il gattino potrebbe piangere e lamentarsi. Dovrai aumentare la temperatura della stanza dove generalmente staziona Micino e fornirgli qualcosa che possa scaldarlo come vecchie coperte, maglioni che non usi più, stracci e asciugamani dismessi;
  • la fame: i gattini nelle prime settimane di vita hanno bisogno di cibarsi ogni tre ore. In caso di assenza di mamma gatta dovrai provvedere a dargli da mangiare con una siringa o con un biberon e, se sono già spuntati i primi dentini a Micio, potrai anche offrirgli dei morbidi bocconcini;
  • la malattia: come per gli esseri umani, in caso di malessere e dolore, anche i gatti piccoli si lamentano. In più quando sono ancora cuccioli è più alto il rischio di poter contrarre malattie come, per esempio, il cimurro. Ai primi sintomi di inappetenza, diarrea e vomito dovrai portare i cuccioli dal veterinario;
  • la paura: il gattino appena nato sarà spaesato dal nuovo ambiente e dalla presenza di “umani sconosciuti” inoltre l’assenza di mamma gatta contribuirà ad accrescere la situazione di spavento. Armati di amore e cerca di instaurare un rapporto di fiducia; vedrai che nel giro di qualche ora o al massimo giorni Micino si fiderà di te.

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S.C.

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Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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