Perché il gatto rifiuta il cibo dopo averlo annusato? Cosa si nasconde dietro questo strano comportamento? Le spiegazioni del veterinario.
Cosa succede quando il gatto si avvicina, annusa con attenzione il contenuto e poi inspiegabilmente, si allontana senza toccare il cibo?
Un comportamento che spesso lascia i proprietari perplessi e preoccupati. Ma allora perché il gatto rifiuta il cibo dopo averlo annusato?
Scopri, cosa pensa il veterinario di questo segnale, quali indicazioni ci offre per interpretare al meglio le esigenze del nostro micio.
Perché il gatto rifiuta il cibo dopo averla annusato?
Oggi, voglio condividere un episodio che mi ha fatto preoccupare per il mio micio.
Qualche tempo fa, il mio gatto si è avvicinato alla ciotola, ha annusato il cibo con attenzione e senza assaggiarlo si è allontanato.
In un primo momento, ho pensato che fosse solo un atteggiamento “da gatto esigente”, ma quando lo ha ripetuto, anche con alimenti che di solito apprezza, ho iniziato a preoccuparmi.
Vedere chi rifiuta il cibo dopo averla annusato, può far nascere dubbi e timori, soprattutto, se il comportamento diventa frequente.
Ho deciso, quindi, di consultare il veterinario che nel caso specifico che riguardava il mio gatto, mi ha rassicurata. Talvolta, però, un episodio del genere merita più attenzione.
Nei prossimi paragrafi, spiegherò meglio, cosa ho scoperto sul perché il gatto rifiuta il cibo dopo averlo usato.
Cibo vecchio o poco fresco: la sensibilità alla qualità
I gatti, hanno un olfatto molto sensibile e riescono a percepire anche le più piccole differenze nell’odore e nella consistenza del cibo.
Questo significa che sono particolarmente attenti alla freschezza e alla qualità degli alimenti che gli offriamo.
Un cibo, che per noi sembra ancora buono, per loro può sembrare già vecchio o alterato, anche solo per essere stato esposto all’aria per troppo tempo.
Quando rifiutano il pasto, spesso è una reazione naturale, in questo caso stanno evitando qualcosa che percepiscono come non sicuro.
Stress ansia o ambiente poco favorevole
Rumori improvvisi, suoni strani o la presenza di persone nuove possono farli sentire a disagio e portarli a rifiutare il cibo.
Anche eventi, come un trasloco, l’arrivo di un altro animale in casa o semplicemente spostare la ciotola, possono causare stress nel gatto.
In questi casi, non è raro che cambino atteggiamento nei confronti del cibo e che quindi annusino e poi non mangino, poiché lo stress e l’ansia influenzano molto il loro appetito.
Preferenze e capricci
I gatti, sono conosciuti per i loro gusti particolari e a volte sembra che facciano i capricci, ma in realtà sono solo molto abitudinari.
Se mangiano lo stesso tipo di cibo per tanto tempo, un cambiamento improvviso, di marca, gusto o consistenza può farli rifiutare il pasto.
Per gestire un “gatto schizzinoso” è importante introdurre gradualmente il nuovo cibo, ma mescolandolo con quello che mangia di solito, in piccole quantità.
Offrire un po’ di varietà, ma senza cambiare troppo la routine, aiuta ad ampliare le sue preferenze senza creare stress nel gatto.
Cosa fare se il gatto rifiuta il cibo
Se il gatto rifiuta il cibo, la prima cosa da fare, è osservare il suo comportamento senza cercare di forzarlo rimproverarlo.
Insistere o punirlo potrebbe solo aumentare il suo stress e peggiorare la situazione. Talvolta, è meglio dargli un po’ di tempo e cercare di capire se c’è un motivo quel rifiuto.
Prima di preoccuparsi del tutto, il veterinario consiglia di provare con dei piccoli accorgimenti:
- offri porzioni più piccole, fresche e più frequenti;
- pulisci la ciotola del gatto, perché residui o odori possono infastidire il gatto;
- scalda leggermente il cibo per esaltarne l’aroma;
- prova nuovi gusti e consistenze diverse.
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Problemi di salute da non sottovalutare
Quando un gatto rifiuta il cibo dopo averlo annusato, potrebbe essere il segnale che qualcosa non va, ad esempio un malessere fisico che lo rende meno interessato al cibo.
Tra le cause più comuni ci sono:
- disturbi gastrointestinali: nausea, gastrite, stitichezza nel gatto o altre infiammazioni intestinali possono ridurre l’appetito;
- problemi all’apparato respiratorio: infezioni respiratorie e raffreddori possono alterare la percezione degli odori, rendendo il cibo meno invitante;
- problemi dentali: gengivite nel gatto, tartaro, denti rotti o dolenti possono rendere doloroso la masticazione.
Se il comportamento si ripete e si accompagna ad altri sintomi, come vomito, letargia, dimagrimento, alito cattivo nel gatto, salivazione eccessiva, cambiamenti del comportamento, è il caso di indagare consultando il veterinario per individuare la causa e intervenire in tempo.