Cura del gatto Giavanese: spazzolatura, bagnetto e consigli di bellezza

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By Laura Bellucci

Salute dei Gatti

Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla cura del gatto Giavanese: dalla spazzolatura del mantello alla pulizia delle orecchie.

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(Foto Adobe Stock)

Il Giavanese è un gatto affascinante e delicato, come riuscire a prendersene cura al meglio? Non si tratta di una questione meramente legata all’estetica, ma che incide profondamente sulla salute del nostro pelosetto: scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Cura del pelo del gatto Giavanese

Come prendersi cura al meglio del mantello del gatto Giavanese?

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(Foto Instagram)

Gli esemplari di questa razza sono totalmente sprovvisti di sottopelo, motivo per cui tendono a soffrire le basse temperature.

Per questo, è sufficiente spazzolarli 1-2 volte a settimana, procedendo contropelo e nella direzione in cui cresce il mantello.

Così facendo, eviteremo la formazione di nodi e boli di pelo, individuando la presenza di eventuali parassiti.

Quale strumento utilizzare? L’ideale sarebbe una spazzola dalle setole lunghe e morbide, che possa rendere la spazzolata settimanale una piacevole sessione anche per il micio.

Fare il bagnetto al micio sì o no?

Ti stai chiedendo sei sia necessario lavare il gatto Giavanese, oppure no?

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(Foto Instagram)

I felini domestici sono animali estremamente puliti, che provvedono autonomamente alla loro igiene personale.

Per questo, tendenzialmente non c’è alcun bisogno di fare il bagnetto al micio.

Ci sono alcuni casi, però, in cui questa operazione potrebbe rivelarsi necessaria. Ad esempio, il pelosetto potrebbe essersi intrufolato in pertugi particolarmente sporchi e angusti, o aver trascorso un lungo periodo di malattia.

Come procedere, allora? In primis, selezionando una tipologia di detergente specificatamente formulata per i gatti.

La temperatura dell’acqua è fondamentale: occorre che non sia eccessivamente calda né troppo fredda. Dopo aver lavato e risciacquato completamente il pelo del micio, potremo distribuire sul suo mantello del balsamo per gatti.

Il segreto per una pelliccia davvero lucente, però, sta nella dieta del micio. Vuoi scoprire l’alimentazione ideale del gatto Giavanese? Consulta questo articolo.

Ultimo passo determinante: l’asciugatura del felino. È fondamentale che il pelo sia totalmente asciutto, per evitare che l’animale possa prendere freddo e ammalarsi.

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Pulizia di occhi, orecchie e denti

Oltre alla cura del mantello, è importante sapere come pulire occhi, orecchie e denti del gatto Giavanese.

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(Foto Instagram)

Infatti, è possibile che accumuli di secrezioni si depositino intorno agli occhi o all’interno dei padiglioni auricolari del micio.

Il rischio è che possano insorgere fastidiose irritazioni o pericolose infezioni.

Nel primo caso, basterà rimuoverli con una garza leggermente inumidita in acqua tiepida. Nel secondo, invece, ci si potrà avvalere di prodotti igienizzanti appositamente formulati, reperibili nei negozi specializzati.

Inoltre, la cura dei denti del felino domestico è fondamentale: un accumulo di placca e batteri, infatti, potrebbe causare l’insorgenza di patologie come gengivite e stomatite.

Per questo, si consiglia di pulire ogni giorno i denti del gatto, ricorrendo ad appositi dentifricio e spazzolino, o a creme spalmabili igienizzanti da distribuire sulla sua dentatura.

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Cura delle unghie del gatto Giavanese

Infine, non ci resta che scoprire quello che c’è da sapere sulla cura delle unghie del gatto Giavanese.

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(Foto Pixabay)

Tagliare le unghie al proprio pelosetto è sempre necessario? In linea di massima no: il micio tende ad affilare i propri artigli da sé.

In alcuni casi, però, potrebbe dover essere necessario intervenire. Qualora, infatti, le unghie dell’animale siano eccessivamente lunghe e costituiscano motivo di fastidio, ingombro, o persino di rischio, è opportuno avvalersi di un tagliaunghie e spuntare i suoi artigli.

Come fare? Basterà premere leggermente sulla zampa, in modo da far fuoriuscire interamente l’unghia. Dopodiché, sarà sufficiente eliminare solo la porzione più esterna, non vascolarizzata.

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Laura Bellucci

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