Riflesso di portage nel gattino: di cosa si tratta e a che cosa serve

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By Antonio Scaramozza

Gatti

Chiunque, almeno una volta nella vita, avrà visto il riflesso di portage nel gattino: di che cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

Riflesso di portage nel gattino
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Nei primissimi giorni di vita il gattino è totalmente indifeso, poiché non assistito da alcun senso, e completamente dipendente dalla madre. Soltanto alcuni automatismi, di solito azionati proprio da mamma gatto, lo aiutano. Tra essi annoveriamo il riflesso di portage, particolarmente utile proprio alla madre più che al gattino: scopriamo perché.

Riflesso di portage nel gattino

Sarà capitato anche a voi di vedere il riflesso di portage nel gattino; e se non vi è capitato, molto probabilmente è solo perché non sapete di cosa si tratta.

Il riflesso perineale nel gattino
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Parliamo di un automatismo – uno dei tanti che compaiono nei primissimi giorni di vita del cucciolo – , che risulta particolarmente prezioso; più per mamma gatto in verità, piuttosto che per il piccolo.

La madre, infatti, per spostare il cucciolo da un posto all’altro, lo afferra con la bocca per la collottola; scena comunissima, che, per l’appunto, ognuno di noi avrà visto svariate volte nella proprio vita.

Ciò che probabilmente non si sa è che il compito della madre del gattino è facilitato dal riflesso di portage: il piccolo, afferrato per la collottola, si rilassa e si abbandona, facilitando il trasporto.

In realtà il riflesso è presente anche nel gatto adulto, ma è bene non applicarlo; o meglio, è preferibile limitarsi a farlo solo in circostanze di imminente pericolo, in cui è necessario bloccare il gatto con la forza, e comunque sempre sostenendo il suo peso adeguatamente (con le mani o poggiandolo su una base solida).

In tutti gli altri casi è meglio astenersi da questa pratica.

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I sensi del gatto

Il riflesso di portage non è certo l’unico tra gli automatismi che assistono il piccolo durante i primissimi giorni di vita: tra i vari rammentiamo il riflesso labiale del gattino e quello perineale. Tutti automatismi che assisteranno il piccolo, fino a quando non si svilupperanno completamente i sensi.

Prendere il gatto per la collottola (Foto Adobe Stock)
(Foto Adobe Stock)

Tra le capacità sensoriale del felino le più strabilianti sono quelle uditive: basti pensare che il loro udito è ben quattro volte più potente del nostro. Insomma, possono sentire cose che noi possiamo soltanto immaginare.

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Anche la vista del gatto nasconde particolari capacità, soprattutto durante le ore notturne: il tutto grazie al cosiddetto tappeto lucido, che rende la loro vista almeno 6 volte più performante di quella umana.

E non dimentichiamo l’olfatto; non sarà all’altezza di quello di Fido, ma comunque non c’è partita con il nostro naso. I felini hanno un olfatto circa 14 volte più potente del nostro.

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A. S.

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