Malassorbimento nel gatto: cause, sintomi e trattamento

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By Raffaella Lauretta

Salute dei Gatti

Malassorbimento dei nutrienti nel gatto: comprensione, cause e soluzioni per garantire una nutrizione ottimale per il felino.

gatto dal veterinario
Malassorbimento dei nutrienti nel gatto. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

Il malassorbimento dei nutrienti nel gatto si verifica quando il sistema digestivo del gatto non è in grado di assorbire correttamente i nutrienti essenziali dai cibi che consuma.

Questo, può portare a una serie di sintomi e complicazioni. In questo articolo, vedremo le cause sottostanti del malassorbimento dei nutrienti nel gatto, nonché i metodi diagnostici e le opzioni di trattamento disponibili.

Malassorbimento dei nutrienti nel gatto

Un’analisi approfondita sul malassorbimento dei nutrienti nel gatto e le sue implicazioni sulla salute e sul benessere.

nutrienti gatto
I nutrienti per il gatto. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

Il malassorbimento dei nutrienti è una condizione che può riguardare tutti i gatti, impedendo loro di assorbire adeguatamente i nutrienti essenziali dai cibi che consumano.

Questo disturbo può derivare da una serie di fattori, inclusi i problemi gastrointestinali, i disturbi dell’assorbimento intestinale e le alterazioni nella produzione o nella funzione di enzimi digestivi cruciali.

Quando il malassorbimento dei nutrienti si verifica, il gatto può sviluppare carenze nutritive che possono avere un impatto significativo sulla sua salute generale e sul suo benessere.

Approfondiamo quindi le cause, i sintomi, come diagnosticare e quali i possibili trattamenti per la condizione.

Cause di malassorbimento dei nutrienti nel gatto

Il malassorbimento dei nutrienti nel gatto può derivare da diverse cause sottostanti. Tali cause possono comprendere:

  • disturbi gastrointestinali: infiammazione intestinale, sindrome dell’intestino irritabile o malattia infiammatoria intestinale, possono compromettere l’assorbimento dei nutrienti;
  • insufficienza pancreatica esocrina: si verifica quando il pancreas non produce una quantità sufficiente di enzimi digestivi per scomporre i nutrienti;
  • malattie dell’intestino tenue: sindrome dell’intestino corto, malattia infiammatoria intestinale, linfoma intestinale o malattia celiaca felina, possono danneggiare la mucosa dell’intestino tenue e ridurre la capacità di assorbimento dei nutrienti;
  • parassiti intestinali: i vermi, possono causare infiammazione e danni all’intestino, interferendo con l’assorbimento dei nutrienti;
  • problemi pancreatici: infiammazione del pancreas, che può influire sulla produzione di enzimi e compromettere l’assorbimento dei nutrienti;
  • intolleranze alimentari: può causare infiammazione intestinale e compromettere l’assorbimento dei nutrienti.

Sintomi

I sintomi del malassorbimento dei nutrienti nel gatto possono variare, ma spesso includono uno o più dei seguenti segni clinici:

  • perdita di peso nel gatto;
  • aumento della produzione di urina;
  • aumento della sete;
  • aumento dell’appetito;
  • deperimento e letargia;
  • diarrea cronica;
  • feci voluminose e grasse;
  • pelliccia opaca e secca;
  • ritardo di crescita e sviluppo nei gattini;
  • vomito nel gatto.

Se si sospetta che il gatto possa soffrire di malassorbimento dei nutrienti o se presenta uno o più dei sintomi sopra elencati, è fondamentale consultare un veterinario.

Diagnosi

Per diagnosticare il malassorbimento dei nutrienti nel gatto, il veterinario raccoglierà una dettagliata anamnesi del gatto, inclusi sintomi, cambiamenti nell’alimentazione e nella digestione, e valuterà l’aspetto generale dell’animale durante l’esame fisico.

Inoltre, avrà a disposizione diversi strumenti, fra questi:

  • analisi delle feci: per escludere la presenza di parassiti intestinali e valutare eventuali anomalie nell’aspetto delle feci;
  • profilo biochimico: valuta le funzioni degli organi interni, come fegato e reni;
  • profilo ematico completo: può fornire informazioni sullo stato generale di salute del gatto, inclusi livelli di nutrienti e indicatori di infiammazione;
  • test delle feci per la quantità di grassi: misura la quantità di grassi presenti nelle feci del gatto;
  • test di assorbimento specifici: per valutare l’assorbimento di nutrienti specifici, come vitamine o minerali;
  • ecografia addominale: per rilevare anomalie strutturali o segni di infiammazione.

In alcuni casi, può essere necessario eseguire una biopsia dell’intestino per valutare le caratteristiche microscopiche del tessuto e identificare eventuali anomalie specifiche.

Trattamento del malassorbimento dei nutrienti nel gatto

Il trattamento del malassorbimento dei nutrienti nel gatto dipende dalla causa sottostante identificata.

gatto che mangia
Cambiamento alimentare per il gatto. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

Ecco alcune opzioni di trattamento che possono essere considerate:

  • modifiche all’alimentazione: una dieta a basso contenuto di grassi, con proteine altamente digeribili o formulata per ridurre l’infiammazione intestinale;
  • integratori nutrizionali: vitamine, minerali, acidi grassi omega-3 o enzimi digestivi;
  • terapia farmacologica: antibiotici, corticosteroidi o farmaci immunosoppressori, a seconda delle esigenze del gatto;
  • terapia sostitutiva enzimatica: enzimi digestivi artificiali sotto forma di polveri o capsule da aggiungere al cibo del gatto. Questi enzimi aiutano a scomporre i nutrienti in modo più efficace;
  • trattamento delle complicanze: fluidi e terapia di supporto per correggere tali condizioni.

Stabilito il tipo di terapia sarà necessario seguire e osservare attentamente l’animale durante il processo di guarigione e captare eventuali problematiche di aggravamento o anche miglioramenti, il tutto da riferire al proprio veterinario.

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