Caldo eccessivo: 5 sintomi di disidratazione del gatto da non sottovalutare

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By Santa

Salute dei Gatti

Con le alte temperature estive aumenta il rischio di disidratazione del gatto. In questo articolo ti spieghiamo cosa osservare attentamente per capire se Micio è disidratato.

disidratazione del gatto sintomi
I sintomi della disidratazione (Foto Pixabay)

Il caldo e le alte temperature possono rappresentare un pericolo per gli animali domestici. Uno dei rischi più diffusi e temuti dai proprietari in questo periodo dell’anno è, insieme al colpo di calore, la disidratazione. Osservare attentamente Micio e valutare gli eventuali campanelli d’allarme è il primo passo per tenere lontano questo pericolo e agire tempestivamente per la salute del felino.

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Dalle gengive alle zampe: come capire i sintomi di disidratazione del gatto

Problemi urinari del gatto
Beve poco (Foto Unsplash)

1 – Stanchezza, spossatezza e letargia: valutare l’atteggiamento di Micio in questo periodo è fondamentale. Se il gatto è stanco, spossato, abbattuto o noti che dorme troppo è probabile che non si sia idratato abbastanza.

2 – Bocca, gengive e occhi: osserva Micio attentamente. Bocca asciutta e occhi infossati sono un primo segnale di disidratazione, ma dovrai valutare anche le gengive. Come nel caso della valutazione della disidratazione nel cane, solleva il labbro del gatto e premi un dito sulle gengive fino a quando non diventano bianche, poi togli il dito e osserva quello che accade. In un gatto in perfetto stato di salute le gengive tornano a essere di colore rosa, se al contrario restano bianche o trascorre un bel po’ di tempo prima di riprendere il colore normale allora è probabile che Micio sia disidratato. Quando la disidratazione è già a livelli avanzati il volume ematico del sistema capillare che pervade le gengive diminuisce quindi in caso di colore delle gengive bianco pallido la disidratazione è a uno stadio avanzato.

3 – Elasticità della pelle: è uno dei sintomi caratterizzanti la carenza di acqua nel corpo. Come capirlo? Tira delicatamente un po’ di pelle nella parte posteriore del collo e poi rilasciala. Se torna subito nella sua posizione il gatto non è disidratato, se, al contrario, la pelle resta raggrinzita o sollevata o impiega più di 3-4-secondi per ristendersi allora è il caso di contattare il veterinario.

4 – Quanto beve: un padrone attento conosce il suo peloso quindi capisce se sta bevendo la solita quantità d’acqua oppure no. Se il gatto non beve o beve pochissimo è il caso di attivarsi.

5 – Le zampe fredde: le zampe che faticano a riscaldarsi o che restano fredde possono essere il sintomo di disidratazione nel felino.

Se hai notato uno o più sintomi devi fornire subito acqua fresca (non fredda) e pulita al gatto. Ma attenzione alle quantità: se dovesse bere tanto e velocemente potrebbe sentirsi male quindi la parola d’ordine è cautela. Poi dovrai contattare il veterinario che deciderà se fare una flebo e tenere sotto osservazione Micio.

Come prevenire il fenomeno? Un po’ di accorgimenti: dieta bilanciata, acqua fresca e pulita posizionata all’ombra ma non vicino alla lettiera, no a giochi e attività fisica nelle ore e nei posti più caldi.

S.C.

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