La trombocitosi è un disturbo della circolazione sanguigna, la quale, se non trattata correttamente, può perfino condurre il gatto alla morte.
Si tratta di un’anomalia, piuttosto che di una patologia. La trombocitosi, infatti, è un disturbo dovuto all’insorgenza di una malattia nell’organismo del gatto. Ma questo non vuol dire che vada sottovalutata, anzi; se non curata, previo accertamento della causa scatenante, può avere esito fatale per il felino. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Definizione, classificazione e cause del disturbo
Disturbo, anomalia, problema; probabilmente è la terminologia migliore da adottare quando si parla di trombocitosi, non propriamente una vera e propria malattia, dalla quale invece deriva. E sono diverse le possibile cause.
La trombocitosi si sostanzia in un’anomalia che riguarda la circolazione sanguigna, ovvero l’incapacità del sangue di coagularsi in modo corretto, e può colpire anche il gatto.
La disfunzione è dovuta ad un eccessivo numero di piastrine presenti nel sangue dell’animale. Distinguiamo tra due forme di trombocitosi:
- primaria: nota anche come leucemia cronica delle piastrine, è una rara malattia, che viene diagnosticata per esclusione (ovvero escludendo le cause precedentemente viste);
- secondaria: è il tipo di trombocitosi che raccoglie tutte le cause più comuni; cause che non sono da ascriversi soltanto ad altre patologie, ma anche ad infezioni batteriche, carenza di ferro, disidratazione; anche il gatto stressato può soffrire di trombocitosi.
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I sintomi della trombocitosi nel gatto
Il novero dei segni clinici della trombocitosi nel gatto è molto ampio; d’altronde è altrettanto ampio il novero delle cause da cui origina l’anomalia.
Ne consegue la difficoltà di collegare immediatamente la sintomatologia all’anomalia.
In ogni caso, tra i sintomi principali annoveriamo:
- Sangue nelle feci del gatto
- Anemia cronica
- Gonfiore addominale
- Letargia
- Perdita di peso
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Come si cura
Ovviamente in presenza dei suddetti sintomi è necessario recarsi con tempestività presso il proprio veterinario di fiducia; come detto, l’anomalia non va presa sotto gamba: una trombocitosi ignorata può condurre il gatto alla morte.
Il professionista procederà alla diagnosi del disturbo, che può essere accertato anche attraverso un semplice emocromo, che evidenzi che il numero delle piastrine del gatto è troppo alto.
Il trattamento terapeutico varierà a seconda della patologia che causa la trombocitosi; nulla toglie la possibile somministrazione di farmaci al fine di arginare il disturbo.
Ovviamente mai intraprendere iniziative senza aver prima consultato il proprio veterinario di fiducia, che ci consiglierà nel migliore dei modi.
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A. S.