Dopo 43 anni di ricerche, lo scoiattolo volante è stato di nuovo localizzato (FOTO)

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By Elisabetta Guglielmi

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Ottime notizie arrivano dall’America centrale: dopo oltre quaranta anni di ricerche, dal 1979, in Honduras gli scienziati hanno finalmente localizzato lo scoiattolo volante.

Scoiattolo volante Honduras ricomparso
Esemplare di scoiattolo volante avvistato in Honduras (Screenshot foto Facebook – Earth.com – amoreaquattrozampe.it)

Quarantatré anni dopo l’ultimo avvistamento, risalente al 1979, sono stati adesso individuati alcuni esemplari di scoiattolo volante. La scoperta è avvenuta nella Repubblica dell’Honduras, una repubblica dell’America centrale tra il Nicaragua, El Salvador e il Guatemala. Lo scoiattolo volante, noto con il nome “Glaucomio del sud” (Glaucomys volans, secondo la classificazione scientifica di Linneo, 1758), è una delle sole tre specie appartenenti a questo genere presente nelle Americhe: questi esemplari vivono nei boschi situati nella parte orientale del Nord America e dal Canada sud-orientale alla Florida, mentre alcune popolazioni isolate vivono anche tra gli altopiani del Messico e del Guatemala. La riscoperta di questo piccolo roditore volante dopo oltre quarant’anni in Honduras ha permesso di stabilire il Paese come il più meridionale in cui è presente questa specie.

Honduras, avvistato lo scoiattolo volante dopo oltre quarant’anni: l’incredibile scoperta in America centrale (FOTO)

Scoiattolo volante Honduras popolazione
Esemplare di Glaucomys volans avvistato in America centrale (Screenshot foto Facebook – International Union for Conservation of Nature Red List – amoreaquattrozampe.it)

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Gli scoiattoli volanti devono il loro nome alla particolarità che hanno nello spostarsi tra i rami degli alberi. Questi roditori infatti in realtà non sono in grado di volare, ma solo di planare sfruttando una membrana collocata tra gli arti chiamata “patagio”. Dopo aver preso una breve rincorsa, questi scoiattoli si lanciano dalla cima degli alberi e planano spostandosi da un ramo all’altro.

L’avvistamento è avvenuto in un sito del piano di gestione forestale chiamato “Las Lechuzas”, nel comune di Concordia nel dipartimento di Olancho. Nel corso degli anni la specie era stata avvistata anche a Zambrano (nel dipartimento di Francisco Morazán) nel 1935; a Gracias (nel dipartimento di Lempira) e infine nel dipartimento del Paradiso nel 1979.

Le ricerche sono state rese possibili grazie a un progetto di El Aserradero Sansone, una società fondata nel 1957 e focalizzata sulle attività forestali sostenibili in Honduras in particolare quelle relative alla gestione forestale.

La scoperta è stata resa nota attraverso la pubblicazione di un articolo di ricerca sulla rivista peer-reviewed Check List. Come si legge sulla rivista scientifica, gli scoiattoli volanti non sono considerati una specie a rischio di estinzione, ma i dati che si hanno su questi esemplari sono ancora troppo esigui per stabilire degli studi precisi. Prendendo in considerazione però il sempre maggiore incremento di foreste di pini distrutti in Honduras, questi scoiattoli volanti rappresentano una priorità nella conservazione della biodiversità del Paese.

Ed è proprio a sostegno della conservazione della biodiversità che la società El Aserradero Sansone è impegnata a dare priorità alla conservazione di scoiattoli volanti nella zona. La società Sansone sta lavorando per sensibilizzare la popolazione locale circa l’importanza della salvaguardia delle specie animali e vegetali, impegnandosi in prima persona nella semina di piante e di alberi e nella loro conservazione. Uno degli autori dello studio scientifico, José Muñoz, ha scritto: «Come professionista con un’esperienza di quarantatré anni, capitalizzo il rilevamento dello scoiattolo volante come un evento che apre le porte alla vera dimensione posta dalla legge forestale honduregna nella corretta gestione amministrativa. Ciò include la conservazione della biodiversità e la protezione e la razionalità della protezione delle risorse naturali. Quest’ultimo risulta essere di maggiore importanza in considerazione delle forti pressioni sociali a favore della conversione dell’uso dei terreni forestali destinati all’agricoltura estensiva e all’allevamento, nonché degli impatti ambientali causati dai cambiamenti climatici che vengono sostenuti dalla cattiva gestione delle nostre risorse».

Come è stato rivelato da diversi studi, la biodiversità ormai è purtroppo a rischio e le specie in via di estinzione o in pericolo sono in netto aumento. La Lista rossa del report 2022 dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), rispetto all’ultima rilevazione effettuata nel 2013, mostra un considerevole aggravamento della situazione. Secondo i dati riportati, infatti, la biodiversità è a rischio; come riconoscono gli esperti è necessario «intervenire per conservare le specie prima che siano troppo prossime all’estinzione». Il ritrovamento di alcuni esemplari di specie ritenute estinte o in via di estinzione (come è avvenuto qualche settimana fa in occasione dell’avvistamento di una specie estremamente rara come il meraviglioso uccellino dal piumaggio giallo e verde chiamato Dusky Tetraka in Madagascar) segnano un passo importante per aiutare a proteggere questi animali (di Elisabetta Guglielmi)

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