Abbandona la madre e i cuccioli per strada, inchiodato da telecamere

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By lotta75

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Abbandona madre con i cuccioli per strada, le suppliche del cane commuovono la rete

abbandona cane e cuccioli

Immagini che hanno sollevato indignazione da parte di migliaia di utenti che hanno visto il video pubblicato in rete. Il caso, registrato a Johor, una cittadina della Malesia, è l’ennesima prova della violenza e dei maltrattamenti che gli animali subiscono ogni giorno.

Un uomo è stato immortalato da alcune telecamere di video sorveglianza mentre abbandona il suo cane e cinque cuccioli all’interno di uno scatolone. L’uomo è stato filmato mentre si parcheggia al bordo di una strada e scende dall’auto, guardandosi intorno per controllare che non ci fossero testimoni. Dopodiché ha fatto scendere la cagna e ha preso lo scatolone con i cuccioli per abbandonare la piccola famiglia sul marciapiede. L’uomo indifferente alla reazione del cane, è risalito in auto, allontanandosi il più velocemente possibile.

Dalle fotografie, condivise dall’Associazione animalista locale, Animal Malaysia, è stato possibile notare la reazione disperata della cagna che si aggrappa al padrone, come se gli stesse chiedendo di non lasciarla.

Una scena straziante che ha indignato la rete.

“Quando consigliamo di educare i cani e di punirli all’occorrenza, molti rispondono che hanno sentimenti e che non vogliono fare loro del male. Ma quando accadono queste cose, ricordiamo che la sterilizzazione e la castrazioni negli animali domestici impedisce questo fenomeno”. Scrive l’associazione denunciando l’ipocrisia di una società che da una parte non vuole sterilizzare gli animali perché non vuole farli soffrire, dall’altra invece li abbandona senza farsi troppi scrupoli.

Fortunatamente, si apprende che un volontario dell’associazione dopo la segnalazione del video si è recato sul posto e ha trovato la mamma con i suoi cuccioli, nel luogo in cui era stata abbandonata, portandoli in salvo al rifugio. Tutti erano in buone condizioni ma dalle analisi effettuate alla mamma, i veterinari hanno scoperto che era affetta da un tumore alle mammelle.

Secondo le indiscrezioni, dal video, grazie al numero di targa dell’automobile, le autorità sono riuscite a risalire al proprietario dell’animale, denunciato per abbandono e ora in attesa del processo. Purtroppo, oltre alla violenza quotidiana alla quale sono esposti i randagi nel paese, dall’esplosione della pandemia, rende noto l’associazione, sono aumentati gli abbandoni.

 Animali esseri senzienti

Nel 2008, l’Unione europea nel nuovo Trattato, intitolato “Trattato sul funzionamento dell’Unione europea” ha riconosciuto giuridicamente gli animali come esseri senzienti per cui gli Stati membri si sono dovuto adeguare a questa nuova norma, recependola e mettendo in atto programmi e leggi per la tutela e il benessere degli animali anche nell’ambito degli allevamenti.
I principi fondamentali sui quali si basa la tutela degli animali è che non si deve causare inutili dolori e sofferenze o angosce ad un animale e nessuno deva abbandonare un animale da compagnia.

Negli ultimi anni, si è affermato negli ordinamenti giuridici il riconoscimento degli animali come esseri senzienti per cui viene tutelato il loro diritto alla vita, alla salute e a condurre un’esistenza dignitosa e compatibile con le loro caratteristiche etologiche e la detenzione e l’impiego degli animali, a qualsiasi titolo, deve sempre avvenire nel rispetto dei diritti.

In base a una sentenza della Corte di Cassazione (n. 20934/2017) viene sottolineato che gli animali non devono essere collocati nell’area semantica degli oggetti ma devono piuttosto essere considerati come membri della famiglia e questo nell’ambito anche di numerosi controversie come nell’ambito dei divorzi. Non a caso, a fine del 2019, venne presentata proprio una proposta di legge alla Camera.

Molti paesi hanno introdotto il riconoscimento di animali come “essere senzienti”. Un primo passo importante per arrivare al riconoscimento giuridico, così come rivendicato da numerose organizzazioni animaliste.

Personalità giuridica di Animali e Natura

Vi è una differenza sostanziale da un punto di vista normativo tra i paesi che riconoscono gli animali come esseri senzienti e come personalità giuridiche. Ovvero, ad oggi, i diritti degli animali si poggiano sul fatto che si tratta di esseri senzienti e non perché hanno una personalità giuridica fondamentale per poter ottenere giustizia.

La Corte suprema indiana per combattere il bracconaggio, nel 2017, ha riconosciuto la personalità giuridica degli animali per cui ha riconosciuto gli stessi diritti degli esseri umani in quanto “hanno personalità distinte con diritti, doveri e responsabilità corrispondenti di una persona vivente”. Un’ulteriore passo in avanti per difendere maggiormente i diritti di chi non ha voce né strumenti. Lo stesso per la natura. Tanto che la Bolivia ha recentemente riconosciuto la “terra come essere vivo” in modo da poter perseguire chi compie atti illegali nei riguardi della natura. Tra i diritti che sono stati concessi alla natura: il diritto alla vita, a continuare i cicli vitali e i processi liberi dall’alterazione umana, all’aria e all’acqua pura, all’equilibrio, a non essere contaminata, a non avere la sua struttura cellulare contaminata o geneticamente alterata. La difesa da  infrastrutture e progetti di sviluppo che colpiscono l’equilibrio degli ecosistemi. La Bolivia ha così intrapreso un nuovo percorso con il quale difendere le risorse naturali del paesi per avviare e misure radicali di conservazione per ridurre l’inquinamento e controllare
l’industria. Un paradigma con il quale garantire e tutelare la capacità di rigenerazione dei
componenti della Terra e dei sistemi di vita.
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C.D.

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