Bestiame abbandonato in una stalla, la scoperta assurda dei soccorritori

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By Loriana Lionetti

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Fattoria degli orrori in provincia di Verona, 33 capi di bestiame abbandonati in una stalla, la scoperta fatta dai soccorritori è stata straziante

Fattoria degli orrori in provincia di Verona
Fattoria degli orrori (Screen Video  You Tube lav-amoreaquattrozampe.it)

Una storia di orrori tutta italiana quella balzata nelle prime pagine dei giornali dedicati questa mattina e che riguarda ben 33 capi di bestiame tra bovine, mazzette e vitellini. Carne da macello, in tutti i sensi, visto che gli animali erano stati abbandonati al loro destino, costretti a vagare in centimetri e centimetri di liquami senza cibo ne acqua.

A fare la scoperta straziante è stata la polizia forestale che adesso sta cercando la sistemazione migliore per garantire un futuro diverso alle povere bestiole strappate ad un vero inferno e per il quale la prospettiva di una vita sana era ben lontana.

Vitelli ammassati uno addosso all’altro, colpiti da atrofia ed escrementi, scoperta shock in una fattoria del veronese

Fattoria degli orrori in provincia di Verona
Fattoria degli orrori in provincia di Verona( Screen Video You Tube lav-amoreaquattrozampe.it)

All’arrivo della polizia Forestale, dopo segnalazione di un associazione locale, la scena trovata davanti dai soccorritori si è rivelata essere ben più grave dell’immaginario. All’interno della stalla vi erano ben 33 capi di bestiame di cui 11 vitellini tenuti lontani dalle loro madri senza nemmeno contatto visivo, in spazi angusti ammassati uno sull’altro.

Purtroppo per uno di loro non c’è stato nulla da fare e dopo essere caduto a terra è morto soffocato dai liquami e calpestato dagli altri, tutti in stato di denutrizione e con evidenti difficoltà motorie dovute alla mancanza di spazio.

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La Forestale con l’aiuto della LAV adesso sta cercando una nuova casa per gli animali, per 12 di loro il miracolo è già avvenuto, saranno infatti ospiti presso Terra LAV, un centro di recupero tra le colline toscane in cui potranno pascolare liberamente e vivere la loro vita serena.

Si continua intanto nel cercare una sistemazione anche per gli altri, scampati ad una vita di ingiurie e sfruttamenti al solo scopo della riproduzione per fornire latte e, dopo aver dato tutto, carne da offrire al macello. Per loro comunque un lieto fine è assicurato, una situazione che però accende i fari sullo sfruttamento intensivo di questi animali da reddito che avviene in molte altre aziende d’Italia e per cui si necessita sicuramente si controlli più approfonditi.

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