Un branco di leoni ha sbranato alcuni bracconieri che si trovavano nella savana per la caccia di frodo dei rinoceronti.
Un branco di leoni ha ucciso un gruppo di bracconieri nella riserva sudafricana di Sibuya Game, situata nell’area orientale della nazione del Sudafrica. Gli intrusi erano penetrati nel parco naturale, con ogni probabilità, per la caccia ai rinoceronti. La notizia è stata riportata dal sito di informazione locale, Sowetan Live.
L’episodio è avvenuto nella Sibuya Game Reserve, nell’est del Paese, dove gli uomini si trovavano verosimilmente per dare la caccia ai rinoceronti.
Nick Fox, il gestore della riserva, già teatro di precedenti incursioni, ha dichiarato: “a giudicare da scarpe e oggetti rinvenuti, si trattava di due, forse tre individui”. I resti umani erano dispersi su una vasta area. Fox ha confermato l’identità di bracconieri, sostenendo che l’ascia recuperata sul luogo dell’aggressione è del tipo solitamente impiegato per rimuovere il corno dopo l’uccisione del rinoceronte. Il branco responsabile dell’assalto era composto da sei leoni, che sono ora sotto attenta sorveglianza.
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Accanto ai resti delle persone sbranate, le autorità locali hanno rinvenuto un fucile da caccia dotato di silenziatore, un’ascia e delle pinze taglia-fili, strumenti tipici utilizzati dai bracconieri. La polizia sta attualmente esaminando l’arma recuperata sul posto per accertare se sia già stata usata in precedenti attività illecite di bracconaggio.
La caccia di frodo, l’uccisione dei rinoceronti e il traffico dei loro corni sono un problema presente da sempre. Il bracconaggio di questi animali ha afflitto l’Africa e l’India per decenni, portando a un’estinzione quasi totale della specie.
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Grazie a un’innovativa operazione pensata da un team di ricercatori potrebbe essere possibile porre fine a questa situazione. La nuova frontiera dell’anti bracconaggio si basa sulla radioattività, o meglio sull’utilizzo di isotopi radioattivi che vengono iniettati nei corni dei rinoceronti così da salvarli dalla morte.
I rinoceronti sono considerati ad alto rischio di estinzione a causa della caccia di frodo, nonché dei cambiamenti climatici. Con un giro d’affari tra i 7 e i 23 miliardi di dollari all’anno il traffico di animali selvatici sta finanziando il traffico di droga nel mondo. Numerosi e in numero crescente sono i crimini contro la fauna selvatica. Non solo i giaguari sono vittime dei bracconieri, ma anche le tigri e gli altri animali esotici. Il rinoceronte bianco meridionale (noto con il nome scientifico di Ceratotherium simum simum, secondo la classificazione tassonomica di Burchell del 1817) è una delle due sottospecie di rinoceronte bianco africano. Il rinoceronte bianco meridionale è una sottospecie del rinoceronte bianco. Mentre la sottospecie settentrionale ormai estinta, la sottospecie di rinoceronte bianco meridionale è prossima al rischio estinzione secondo quanto dichiarato dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
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I rinoceronti bianchi si ritenevano estinti alla fine del diciannovesimo secolo, finché una piccola popolazione di meno di cento rinoceronti bianchi meridionali non fu scoperta in Sudafrica nel 1895. Grazie a diverse campagne per la salvaguardia di questi animali, la popolazione nel 2010 era aumentata arrivando a circa ventimila individui. Purtroppo, però, negli anni successivi il cinquanta per cento della popolazione è rimasta vittima del commercio illegale di fauna selvatica, scendendo a circa dodici mila esemplari. Per far fronte a questa situazione sono state avviate diverse campagne, l’ultima delle quali sfrutta la radioattività per salvare la specie.
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Non soltanto i rinoceronti sono stati decimati dalla caccia per l’avorio, ma anche gli elefanti per i quali risultano drammatici la distruzione dei loro habitat e l’interruzione di alcuni corridoi di spostamento naturali. La continua e inarrestabile espansione urbana in Asia e il bracconaggio in Africa sono tra le principali minacce per gli animali selvatici e tra le cause che maggiormente portano gli elefanti a trovarsi a stretto contatto con gli esseri umani. La realizzazione di campi coltivati e villaggi comporta una perdita di habitat naturale, con l’abbattimento delle foreste e la riduzione dello spazio in cui gli elefanti asiatici vivono. (di Elisabetta Guglielmi)
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