Cane abbandonato da una donna: lo lega a un palo e fugge – VIDEO

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By Redazione

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Cane abbandonato da una donna che lo lega ad un palo, filmato il gesto vergognoso dalle telecamere.

cane abbandonato donna
Cane abbandonato (Pixabay)

Dopo l’episodio raccapricciante accaduto qualche giorno fa, dell’abbandono di un cane sotto sole a Chiaia, da parte di due uomini ripresi dalle telecamere, se ne è verificato un altro a Cercola, l’episodio sarebbe avvenuto di sera e sarebbe stato ripreso anche questa volta dalle telecamere.

Nel filmato si vede una donna che ha il suo cane a guinzaglio e lo porta a spasso, fin quando non si avvicina ad un palo per legare l’animale ed abbandonarlo, infatti la donna è stata ripresa mentre scappava via.

Cane legato ad un palo e abbandonato da una donna:

Palo notte abbandono
Palo della luce (Pixabay)

Purtroppo con l’arrivo dell’estate gli abbandoni si stanno raddoppiando, sono sempre di più i cani che vengono lasciti in strada legati, a volte anche sotto il sole rovente, in questi casi la vita del cane è messa ancora più in pericolo.

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L’accaduto è stato filmato interamente da alcune telecamere che erano sulla strada e successivamente è stato diffuso sui social media, dove ha trovato commenti di sgomento nei confronti del vergognoso gesto da parte della donna. Sono stati molti anche gli utenti che hanno segnalato il fatto al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, il quale ha dichiarato che non riescono proprio a capire per quale ragione le persone si ostinano a prendere un cane per poi abbandonarlo, tutto ciò resta davvero inconcepibile.

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Chiaramente la storia è stata denunciata anche alle autorità con l’obiettivo di individuare la donna responsabile dell’abbandono, la quale dovrà rispondere delle sue azioni. Sono molte le persone anche autorevoli che sono stanche di questi episodi e che stanno lavorando concretamente per cercare di ottenere pene più severe per chi commette gesti del genere. La speranza è che al più presto si otterranno non solo sanzioni, ma anche punizioni più dure, perché il fenomeno è sempre più diffuso e non è assolutamente giusto nei confronti di animali innocenti. (Noemi Aloisi)

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