Il cane che vive da 16 anni in canile: mai avuto un nome – VIDEO

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By Davide

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Un cane vive da 16 anni in un canile: per tutto questo tempo non ha avuto nemmeno un nome. Una storia che ha commosso tutti.

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Il cane senza nome nel canile di Taranto (Fonte Privata)

Quando, nella vita, pensiamo di essere stati più fortunati di altri, non dobbiamo fermarci a pensare a chi, comunque, sta peggio e immobilizzarci in uno stato di perenne incertezza. Molti di noi si adagiano su questo tipi di allori che in apparenza potrebbero fare molto comodo, ma che alla fine scoperchiano il vaso.

La regola dovrebbe o potrebbe essere la seguente: se riteniamo di essere stati più fortunati di altri è bene che ci mettiamo in “cammino” per aiutare chi non lo è stato, al contrario di dire “poteva andarci peggio, accontentiamoci di quello che abbiamo”. Così non si risolvono le cose.

Stesso discorso vale anche per i nostri amici a quattro zampe. Molti di loro crescono in ambienti sani, privilegiati, fortunati. E non è ovviamente una colpa, ma solamente una condizione di vita. Proprio questo fatto, però, non ci deve far scordare chi invece aspetta solamente un passo per poter vivere la stessa vita, serena e pregna di felicità. Come sta aspettando un cane, senza nome, nel canile di Taranto.

Il cane senza nome aspetta di uscire dal canile da 16 anni: i suoi occhi dicono tutto

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Il cane senza nome nella gabbietta del canile di Taranto (Fonte Privata)

Alcune volte la vita stessa può trasformarsi in un inferno in atto. Nasciamo o cresciamo in un posto non adatto a un sano stile di vita e lì rimaniamo per sempre. O quasi. Come sta accadendo al cane della cella 126 del canile di Taranto.

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Ovviamente c’è da fare una premessa. Molto meglio la vita nel canile che da randagio, a rovistare nei rifiuti di una città o di un paese, senza sapere a cosa si va incontro. Certo, poi il canile dovrebbe fungere da tramite per una futuro adozione.

Non è stato così per questo cucciolo, che poi è cresciuto e da 16 anni occupa, appunto, la cella 126 del canile di Taranto. A prendere in mano la storia e renderla pubblica è stata l’educatrice cinofila Erika Niccolai. Quest’ultima è anche volontaria Oipa della sezione di Taranto.

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L’abbiamo raggiunta anche al telefono e il suo appello è stato chiaro: “Nel canile ci sono 540 cani. Ogni volta che ci vado mi sembra di vederne dei nuovi, ma sono loro che crescono e rimangono lì. Spero davvero che qualcuno possa dare una vita felice a questo “nonnino” che merita di passare gli ultimi anni della sua vita in pace”. Erika lascia anche un numero telefonico per prendere i primi contatti e avere le informazioni possibili: 329.8338987

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