Un cane usato come “postino” dai detenuti di un carcere

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By Davide

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Incredibile ciò che succede all’interno di un carcere: un cane viene usato come “postino” per far sì che i detenuti scambino dei messaggi. Ma non solo: il quattro zampe utilizzato anche per portare della droga. Non è il primo episodio di questo genere.

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Il cane trovato con i fogliettini al collo (Facebook)

Se è vero che i nostri amici a quattro zampe vengono “utilizzati” anche nelle imprese più eroiche, o anche in un Comando di Vigili del Fuoco, Carabinieri e altri Corpi italiani, dall’altra parte è altrettanto vero che possono finire nelle mani sbagliate. Ovviamente a loro insaputa. Per questo la tutale del loro benessere, fisico e psichico diventa ogni giorni un obiettivo da raggiungere. Da quando sono entrati a far parte delle nostre a livello quotidiano, non possiamo più preoccuparcene a metà. Altrimenti succede ciò che è accaduto a un cane di Panama, utilizzato come “postino”, in un carcere, per far sì che i detenuti avessero più messaggi possibili tra di loro. Ma non solo: anche una questione di droga di mezzo.

Il cane “postino” intercettato dalle guardie penitenziare: i detenuti lo usavano come cavia per i loro affari

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Il cane vicino al guardia penitenziaria (Facebook)

Come detto poc’anzi, dobbiamo prestare attenzione ai nostri cani e sapere, bene, in che mani finiscono, altrimenti potrebbero trovare in situazioni a dir poco spregevoli, di pericolo e dove la loro incolumità, se non vita, è messa a dura prova. Com’è successo a un nostro amico a quattro zampe a Panama.

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Nel carcere della nazione poc’anzi citata, veniva utilizzato dai detenuti per far sì che potesse portare dei messaggi, all’interno di fogliettini, per permettere a costoro di continuare a organizzare i loro loschi affari. Qualcosa di veramente pazzesco, visto il controllo delle guardie.

Controllo che non è avvenuto in giusto modo. Soltanto, però, fino a poche ore fa. Il cane, visto con qualcosa di penzolante al collo che ha destato dubbi, è stato fermato proprio da una guardia carceraria. Al cane dell’animale c’erano alcuni foglietti e anche un sacchetto di droga. Subito è scattato l’allarme.

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Fortunatamente il cane è stato messo in salvo, ma ancora non si spiega come ha fatto a passare inosservato tutte le volte precedenti. Il direttore del penitenziario ha ammesso che innalzeranno le misure di sicurezza all’istante e avranno, ancora più di prima, un occhio di riguardo per tutti i nostri amici a quattro zampe che si trovano nei paraggi.

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