Era rimasto intrappolato e non riusciva a tirarsi fuori da quel fosso: ci sono volute 72 ore di lavoro per salvare il cane ricoperto di catrame.

Non si sapeva nulla di lui e della sua storia al momento del ritrovamento, ma dei volontari sconosciuti lo hanno salvato da quello che sembrava un destino ormai segnato e gli hanno anche dato un nuovo nome e una nuova famiglia. Questa è la storia di Luciano, il cane ricoperto di catrame, che è stato salvato con un’operazione durata ben 72 ore in seguito a una preziosa segnalazione: ecco cosa è successo.
Cane ricoperto di catrame: il salvataggio durato circa 72 ore
Chissà quali erano i pensieri di Luciano in quel momento: si ritrovava da solo, in un fossato dal quale non riusciva ad uscire anche perché ricoperto e intrappolato da una fitta coltre di catrame che gli impediva di aprire gli occhi e qualsiasi altro movimento degli arti. Una chiamata urgente ha allertato i preziosi soccorsi che si sono precipitati sul posto, un cantiere aperto senza alcun segnale di pericolo.

Ma che cos’è il catrame e perché è tanto pericoloso? Si tratta di una sostanza liquida, viscosa e nera e viene molto utilizzato come materiale di lavoro nei cantieri come impermeabilizzante. Oltre ad essere tossico è anche cancerogeno, così come sottolineato dall’Istituto Nazionale del Cancro e rappresenta un pericolo sia per gli animali che per gli esseri umani.
Quindi per Luciano il catrame era diventato una trappola mortale, poiché la sostanza gli impediva di vedere e di respirare in quanto gli ricopriva interamente il muso e le zampe. I volontari della Paw (Protect Animals Worldwide) sono intervenuti immediatamente in seguito a una segnalazione e hanno impiegato ben 72 ore per tirare Luciano fuori da quel fosso e poterlo ripulire da tutto il catrame che lo ricopriva.
Cane ricoperto di catrame: una nuova vita per Luciano
Oggi sembra incredibile poter raccontare il finale che nessuno si aspettava ma che tutti speravano: dopo un’operazione di salvataggio durata per 72 ore, i membri volontari della Paw si sono presi cura di Luciano e lo hanno lavato e ripulito di tutto il catrame. Anche il lavaggio è stato lungo e complesso: lo hanno posto in una vasca e con acqua tiepida e sapone (ma si potrebbe utilizzare anche l’olio vegetale o minerale) il catrame si è via via sciolto.

Ma purtroppo non bastava questo a salvargli la vita: infatti la ripresa fisica e morale di Luciano è stata lunga e sofferta. Dopo essersi liberato dal catrame, il quattro zampe ci ha messo del tempo per imparare a fidarsi di coloro che lo avevano salvato e anche le sue forze non sono tornate subito. Ci sono voluti circa 4 settimane per vederlo di nuovo carico di energia per correre e giocare, ma il destino aveva in serbo ancora qualche sorpresa per lui.
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Dopo la sua ripresa sono iniziate ad arrivare richieste di adozione e Luciano ha finalmente trovato una famiglia che lo ama e vuole prendersi cura di lui. Non è stato un salvataggio semplice, ma ogni sforzo dei volontari è stato ripagato dalla gioia di Luciano con la sua nuova famiglia.