Cane trovato senza vita in un campo: probabilmente a colpirlo è stato un cacciatore

Una donna nota un cane senza vita nei campi di San Martino Canavese. Nessun microchip, ferite sul torace e molte domande senza risposta.

A volte le notizie arrivano così, all’improvviso e ti lasciano di sasso, con tanta tristezza e rabbia. È successo a San Martino Canavese, dove una donna, passando tra i campi, si è trovata davanti il corpo di un cane.

cacciatore cane bianco cornice
Cane trovato senza vita in un campo: probabilmente a colpirlo è stato un cacciatore – amoreaquattrozampe.it

Nessun collare, nessun microchip, nessun modo per dire chi fosse. Solo un animale solo, in un luogo che non doveva essere la sua tomba.

Cane trovato con ferite d’arma da fuoco: probabilmente gli hanno sparato con un fucile a pallettoni

Dalle prime informazioni emerge che il cane avesse un foro sul torace, qualcosa che assomiglia molto a un colpo di fucile a pallettoni. Una possibilità che lascia poco spazio al conforto, ma che va comunque verificata nei dettagli.

Perché un’impressione non è una prova, e chi indaga deve ricostruire tutto con precisione: la distanza, l’arma, da dove gli hanno sparato. Tutto ciò che può chiarire se davvero qualcuno ha puntato su quel cane e ha premuto il grilletto.

cane bianco in un bosco
Cane trovato con ferite d’arma da fuoco: probabilmente gli hanno sparato con un fucile a pallettoni – amoreaquattrozampe.it

Intanto bisogna pensare anche alla questione del microchip, o meglio della sua assenza. Senza quel minuscolo dispositivo non si può sapere da dove venisse, chi se ne occupasse, se qualcuno lo stesse cercando. È come se gli fosse stata tolta la possibilità di essere riconosciuto. E senza un’identità, ogni indagine diventa più lenta, senza indizi.

Gli accertamenti tecnici saranno fondamentali: stabilire con certezza la causa della morte, capire se il cane sia stato ferito altrove o se tutto sia avvenuto lì, in quel campo. Gli inquirenti cercheranno eventuali telecamere nelle strade vicine, testimonianze, voci delle persone del posto nei giorni precedenti.

Altri contenuti suggeriti:

Anche piccoli indizi possono cambiare la direzione di un’indagine, soprattutto in casi come questo, dove non si parte da un nome ma solo da una scena.

E poi c’è il territorio, quello rurale, dove a volte convivono cacciatori, agricoltori, passanti, animali domestici e fauna selvatica. E dove, purtroppo, fin troppo spesso emergono episodi di violenza che nessuno dovrebbe ignorare. La presenza di un cane morto con un foro compatibile con un’arma da fuoco non è una nota a margine: è qualcosa che scuote la percezione di sicurezza e apre interrogativi non da poco.

Per ora rimane un’immagine difficile da dimenticare: un cane senza nome, in un campo vuoto, e una domanda che rimbalza nella testa di tutti quelli che hanno letto la notizia. Cosa gli è successo davvero? E soprattutto… perché?

Finché le risposte non arriveranno, c’è solo solo l’impegno da parte di tutti noi a non voltarci dall’altra parte. Perché ogni animale merita almeno questo: non essere dimenticato.

Gestione cookie