Cani da combattimento rinchiusi in barili di plastica: erano ben 80, un numero impressionante

Erano tantissimi tenuti in uno spazio strettissimo e senza possibilità di muoversi: cani da combattimento rinchiusi in barili di plastica.

Cani legati o rinchiusi
Cani da combattimento rinchiusi in barili di plastica: alcuni erano legati da catene pesantissime (Screenshot Video Facebookòhumane World for Animals-amoreaquattrozampe.it)

Quando li hanno trovati in quei contenitori, non riuscivano a credere ai loro occhi: ben 80 esemplari di cani da combattimento erano rinchiusi in barili di plastica oppure legati alla catena. Probabilmente erano finiti in un giro di combattimenti canini illegali, sui quali si sta tuttora indagando. Ora che sono stati salvati sarà necessario per loro, già vittime di sfruttamento nelle lotte clandestine, anche un percorso di recupero per altri tipi di maltrattamento.

Cani da combattimento rinchiusi in barili di plastica: orrore in Florida

Nella terra del sole e del mare degli USA, in Florida, si consumava un orrore silenzioso che vedeva come ‘vittime’ e protagonisti dei cani da combattimento, costretti non solo a subire il logorante e traumatico giro di lotte clandestine ma tenuti anche in condizioni disumane. Ben 80 esemplari infatti, considerati facenti parte delle razze di cani da combattimento più diffuse, erano tenuti legati alla catena o rinchiusi in barili di plastica.

Cuccioli che piangevano
Cani da combattimento rinchiusi in barili di plastica: sono stati trovati cuccioli che piangevano (Screenshot Video Facebookòhumane World for Animals-amoreaquattrozampe.it)

Tali contenitori erano appena sufficienti a contenere il corpo del cane per intero, senza dargli alcuna possibilità di movimento: così sono stati ritrovati (e liberati) dalle autorità che si sono presentate nella proprietà delle contee di Clay e Union, il 10 dicembre scorso mattina. Alcuni di essi erano anche dei cuccioli, traumatizzati per il trattamento fino ad allora ricevuto: quando ci si chiede se gli ex cani da combattimento sono pericolosi, bisognerebbe conoscerne anche la storia vissuta. Le loro sofferenze e il dolore provati possono essere letti nei loro sguardi tristi e malinconici.

Cani da combattimento rinchiusi in barili di plastica: attivisti in azione

Lo sceriffo della Contea di Clay e Union, Brad Whitehead, ha sollecitato l’intervento dei volontari della Humane Society International e Humane Society of United States, che prontamente si sono presentati nella riserva degli orrori. Qui i cani, adulti e cuccioli, erano riparati dal freddo solo grazie a quei contenitori in plastica che lasciavano scoperta la loro testa.

zampa amputata
Cani da combattimento rinchiusi in barili di plastica: uno di essi aveva la zampa amputata (Screenshot Video Facebookòhumane World for Animals-amoreaquattrozampe.it)

Altri erano invece tenuti fermi e con una minima possibilità di movimento legati da catene pesantissime, in condizioni igieniche terribili: probabilmente lo spazio in cui erano non veniva mai ripulito da escrementi e tracce di urina, rilasciati dagli stessi cani che erano costretti a vivere in quell’orrore. L’immagine più triste e straziante era probabilmente quella di due cuccioli, che piangevano perché allontanati dalla propria madre.

Oltre ad essere stati trovati in circostanze invivibili, molti esemplari riportavano sul corpo delle cicatrici e altri chiari segni frutti di anni di combattimento illegali (addirittura uno di essi pareva aver perso una zampa in circostanze simili). Per fortuna il loro incubo è finito ma sono ancora tanti i giri di combattimenti illegali che segneranno per sempre la vita di queste povere vittime dell’uomo.

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Le autorità locali e i volontari delle società citate hanno omaggiato l’una il lavoro dell’altro, ma soprattutto hanno sottolineato l’importanza delle segnalazioni per aiutare e salvare i cani che ancora possono essere recuperati da circostanze simili.

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