Vendevano cani moribondi spacciandoli per giovani e sani: importati illegalmente

Foto dell'autore

By Lisa Girello

News

Il negozio di animali vendeva cani moribondi importati illegalmente: venivano spacciati per sani e giovani, adesso gli spetta la pena.

Cuccioli importati illegalmente
Cuccioli importati illegalmente (Pixabay – Amoreaquattrozampe.it)

Tre soci di un negozio di animali di Valencia sono stati condannati a sei anni di carcere per maltrattamento di animali, appartenenza ad un gruppo criminale, frode e falsificazione di documenti ufficiali e commerciali. La parte della sentenza relativa ai fatti provati, emessa dal capo del Tribunale Penale, è un resoconto terrificante delle condizioni a cui erano sottoposti gli animali nel negozio.

Cani importanti illegalmente: soci condannati a 6 anni di carcere

cuccioli spacciati per sani
Cucciolo (Pixabay – Amoreaquatteozampe.it)

Tra novembre 2014 e giugno 2016, i tre soci della società Girocadell SL hanno ricevuto spedizioni di cani di varie razze dalla Slovacchia, i quali hanno viaggiato su strada in cattive condizioni e che hanno causato loro malattie senza poi essere messi in quarantena quando sono arrivati al negozio Mascotas Valencia. Secondo numerosi testimoni, lo stabilimento era in condizioni spaventose.

Ti potrebbe interessare anche >>> Scoperta nuova specie di rana: sembra uscita da un romanzo fantasy

Inoltre, i tre imputati, hanno venduto gli animali nascondendo ai clienti la loro vera origine e la loro reale età. Veniva consegnata loro una scheda di vaccinazione che indicava un’età inferiore a quella reale e che non corrispondeva a quella che compariva nei passaporti slovacchi. In molti casi, appena arrivati a casa, i cani manifestavano i sintomi di malattie come il parvo virus, la bronchite o il cimurro, portandoli alla morte.

Ti potrebbe interessare anche >>> Terremoto in Turchia: riesce a salvarlo e lo porta fuori tra le braccia – FOTO

In più occasioni, gli acquirenti hanno dovuto pagare di tasca propria le spese mediche delle cliniche veterinarie per curare i loro animali in fin di vita, senza essere rimborsati, nonostante il contratto di vendita lo prevedesse. Inoltre, dalle ispezioni del negozio è emerso che i cuccioli non arrivavano al locale adeguatamente vaccinati e sverminati ed erano messi in gabbie di dimensioni insufficienti, con letti di carta non adatti ad assorbire il frequente vomito, l’urina e le feci.

SEGUICI ANCHE SU: FACEBOOK | TIKTOK | INSTAGRAM | YOUTUBE TWITTER

Sebbene gli imputati abbiano negato i fatti e sostenuto che non hanno mai venduto alcun cane sapendo che soffriva di una di queste malattie, il giudice h ritenuto che i tre fossero a conoscenza di tutto, a loro sfavore anche le numerose testimonianze. Adesso gli spetta solo una lunga pena da scontare per maltrattamento.

Impostazioni privacy