Cani da terapia: gli occhi di chi non giudica e ti aiuta con un carezza

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By Redazione

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Una squadra di cani da terapia è andata in soccorso di una cittadina appena sopravvissuta ad una tragedia: aiutano a superare il dolore.

cani da terapia aiutano comunità
Hazel con una dei volontari (Facebook – @PuppiesandGolf)

Rabbia, rimorso e angoscia hanno attanagliato la cittadina di Uvalde, Texas, dopo una tragica sparatoria in una scuola elementare, in cui diciannove bambini hanno perso la vita. Nella piccola comunità l’accaduto non ha lasciato nessun superstite: la perdita è troppo importante, il dolore troppo grande. Al civico però c’era Hazel che stava aspettando le famiglie a lutto.

Le risorse dei cani terapia: un silenzioso ma prezioso conforto

Hazel aiuta cittadini Uvalde
Bulldog francese (Pixabay)

Il lavoro di questo bulldog francese di cinque anni è essere una presenza salda e confortante per chiunque ne abbia bisogno, rimanendo calma, facendo piangere le persone su di lei, permettendogli di abbracciarla e coccolarla per tutto il tempo necessario a farli sentire anche leggermente più sereni.

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Poco dopo la sparatoria del ventiquattro maggio enti benefiche e scuole di addestramento per questi importantissimi cani hanno inviato risorse per aiutare Uvalde. I cani terapia sono utilizzati regolarmente in situazioni come questa, circostanze traumatiche in cui la loro presenza aiuta davvero: è dimostrato che l’azione ripetitiva, anche soltanto di accarezzare uno di questi cuccioli, alza i livelli di ossitocina, ormone che allevia lo stress, ansia e depressione.

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Sono cani che sanno amare, che sanno regalare conforto con i loro occhi rassicuranti e il pelo morbido, rimanendo vicini a coloro che hanno perso così tanto in così poco, regalando abbracci, assorbendo tutto il dolore delle persone e trasformandolo in un sorriso.

Hazel e la consulente incaricata, hanno fatto dei colloqui privati con ciascuno dei presenti, permettendo a queste persone di raccontare la loro storia: poi sono entrati in gioco anche gli altri “colleghi” della bulldog francese.

Steve, un residente della cittadina, con le lacrime agli occhi teneva in braccio e coccolava Hazel, per almeno venti minuti non l’a fatta allontanare. Alla fine l’uomo ha dichiarato quanto la cagnolina fosse stata una benedizione. Hazel è una professionista, ha ricevuto tutto l’addestramento necessario, lavorando per quattro anni al Children’s Breavement Center del Texas, quando torna a casa, fuori servizio è una cagnolina golosa di dolci ed esuberante, ama la musica e i suoi padroni, che vivono con lei e altri due bulldog.

Hazel e Morgan, la sua padrona e “collega”, dopo aver finito il loro lavoro si allontanano da quella stanza sapendo di aver fatto concretamente del bene, chiudendosi la porta alle spalle sono coscienti di aver aiutato quelle persone, non eliminando il loro dolore, ma alleviandolo, permettendogli di condividerlo. (Beatrice Croce)

 

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