Deposito cani da caccia nel bosco, il sequestro degli orrori: malati, reclusi e tenuti a catena

Foto dell'autore

By lotta75

News

Volontari trovano un deposito di cani da caccia nel bosco. Intervengono per il sequestro di due cani e si trovano di fronte a una trentina di esemplari.

cani da caccia deposito
@screenshot video

La Fondazione animalista francese, 30Milions d’amis è stata chiamata a intervenire per un sequestro dopo che un uomo è stato arrestato per aver tentato di uccidere la sua famiglia. L’uomo, evidentemente con gravi patologie psichiche è stato fermato e trasferito presso una clinica psichiatrica. Nel frattempo, le autorità si sono messe in contatto con l’associazione animalista, in quanto l’uomo possedeva diversi cani da caccia.

I volontari hanno operato il sequestro, trovandosi di fronte a una situazione sconfortante. Gli animali erano tutti detenuti in condizioni che violavano le norme sul benessere psicofisico e i bisogni etologici della specie. Un cane di razza pastore malinois era detenuto a catena, legato in un rifugio di fortuna. Con il tempo, la catena si era aggrovigliata e il cane non aveva neanche un metro di movimento. La famiglia del proprietario del cane ha riferito che tutti avevano paura dell’esemplare e per questo non l’avevano più avvicinato. Un altro cane è stato invece trovato chiuso in una stanza buia e non veniva mai portato all’esterno se non per andare a cacciare. Nella proprietà vi erano anche diversi gatti, nessuno dei quali sterilizzati e uno dei quali in procinto di partorire.

Quello che però non si sarebbero mai aspettati i volontari è quanto avrebbero scoperto da lì a poco. La sera prima, il proprietario aveva fatto sparire due cani da caccia, consegnandoli a un amico. Mentre il fidanzato della figlia aveva preso due cani per portarli a spasso e non farli vedere alle autorità, per evitare il sequestro.

Deposito cani da caccia nel bosco

Quando la Fondazione il giorno seguente è andata a recuperare gli altri due cani che erano stati consegnati all’amico cacciatore, i volontari si sono trovati di fronte a una scena surreale. In un’area isolata, all’interno di un bosco, vi era un vero e proprio deposito di cani da caccia. Oltre una trentina di esemplari detenuti nel luogo, molti dei quali legati agli alberi con una catena corta. Altri, reclusi nei box. Esemplari anziani, malati o con ferite provocate da risse tra cani o da selvatici. Molti cani presentavano il collare arancione usato dai cacciatori per individuare i loro cani durante le battute.

Il volontario responsabile del sequestro ha dichiarato che purtroppo molte persone per disfarsi dei loro cani che abbaiano troppo o danno fastidio, si liberano di loro, consegnandoli ai cacciatori. Un vero e proprio deposito di cani da caccia nel bosco, “un canile a cielo aperto”, in piena violazione di norme in tema di allevamento e detenzione di cani. Come ha ricordato la fondazione, al di sopra dei nove cani si tratta di allevamenti per i quali sono richiesti determinati requisiti.

Quello che doveva essere il sequestro di due cani e qualche gatto si è trasformato in un vero e proprio blitz. La fondazione ha recuperato immediatamente i cani più fragili e malati che necessitavano cure immediate, aspettando poi l’ordinanza del giudice, dopo aver presentato una denuncia, per sequestrare gli altri cani.

Il proprietario dovrà rispondere di vari capi d’accusa: allevamento illegale, maltrattamento di animali e detenzione illegale. Alcuni cani infatti erano privi di microchip. Anche l’altro proprietario è stato denunciato per abuso di animali e detenzione di cani in violazione delle norme in materia di benessere psicofisico del cane. Come recita l’art. 727 Codice penale è punibile con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro chiunque abbandona un animale o “detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

 

 Les chiens de certains #chasseurs sont malheureusement souvent les victimes collatérales de la #chasse. La Fondation #30millionsdamis vient d’en sauver une 30aine laissés à l’abandon… Une plainte a été déposée pour sévices graves notamment. pic.twitter.com/v231p6ptSS

C.D.

Impostazioni privacy