Donna cura da sola la frattura del cane e per non portarlo dal veterinario

Foto dell'autore

By lotta75

News

maltrattamento animali
Il cucciolo con la zampa fratturata

Non ha portato il cane dal veterinario e ha cercato di curare da sola la frattura ad una zampa

Ha sofferto per ben 11 giorni con la frattura ad un arto. La padrona per evitare di portare il suo cucciolo dal veterinario ha provveduto a steccare la zampa del cane, pensando di poter curare da sola la zampa fratturata.

Risultato? Il povero cane, un esemplare di Staffordshire bull terrier di nome Lola ha sofferto le pene dell’inferno per una decina di giorni, quando finalmente la proprietaria non è stata denunciata da un ispettore della Rspca società di protezione animali britannica, obbligandola a portare la cucciola dal veterinario.

La cucciola si era provocata la frattura scappando dal cancello di casa e finendo investita da una macchina in un quartiere di Birmingham.

La donna è stata denunciata per maltrattamento animali, avendo causato una sofferenza inutile al cane. A distanza di qualche mese, il tribunale ha condannato la proprietaria del cucciolo che è stata interdetta dal tenere animali per 10 anni, mentre la pena detentiva è stata sospesa per 12 mesi e dovrà pagare una sanzione.

Durante il processo, l’ispettore della Rspca ha raccontato di aver visto la piccola Lola che stava cercando di non poggiare l’arto fratturato. “Era chiaramente sofferente”, ha dichiarato l’ispettore che ha poi cercato di parlare con la padrona che si è dimostrata ostile nei suoi riguardi.

Ed è così che l’uomo ha deciso d’intervenire, portando il cane da un veterinario, scoprendo che aveva una frattura che si era aggravata in quanto non trattata immediatamente.

C’era stato infatti il timore che l’arto dovesse essere amputato. Fortunatamente, all’indomani, l’intervento chirurgico è andato a buon fine e i veterinari hanno salvato la zampa di Lola. Il cane è stato dato in affidamento presso un rifugio. Dopo la sentenza, Lola potrà dunque essere data in adozione.

“Questo caso evidenzia come non ci siano scuse di fronte alle cure del cane che soffre soprattutto dopo un incidente. Il cane deve aver sofferto moltissimo”. Ha concluso l’ispettore della Rspca che ha seguito il caso.

C.D.

Impostazioni privacy