Fantino maltratta il cavallo e gli dà fuoco: salvato dai veterinari

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By Mariano Orlacchio

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 Un fatto allarmante accaduto a Pisa,  ha sconvolto moltissime persone sembra infatti che un fantino abbia picchiato un cavallo durante l’allenamento odierno per poi dargli fuoco una volta rientrati nel box.

Baio il cavallo a cui hanno dato fuoco (Foto Facebook)

L’associazione “Horse Angels” ha denunciato il fantino per aver maltrattato il cavallo e per aver cercato di appiccare un incendio nel box del povero animale.

Sembra infatti che dopo l’allenamento il fantino abbia dato fuoco al cavallo usando come accelerante la sostanza a base di alcol utilizzata di consueto per ripulire l’animale dal sudore .

Fortunatamente nel cavallo sono state riscontrate solo lievi bruciature, al momento non è ancora noto il motivo per cui il fantino avrebbe dovuto commettere un atto così deplorevole ma i carabinieri del gruppo forestale stanno investigando sugli eventi per ricostruire l’intera dinamica dell’accaduto.

Il cavallo che fortunatamente è salvo è stato prontamente soccorso e i veterinari attualmente hanno deciso di confinarlo in un box per la convalescenza.

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Le dichiarazioni delle guardie zoofile sull’incidente del cavallo

Le guardie zoofile hanno voluto affrontare un discorso molto delicato , a quanto pare infatti molte testate giornalistiche avrebbero riportato i fatti relativi al maltrattamento di un cavallo in modo errato.

Sembrerebbe infatti che un fantino con un accendino abbia dato fuoco ad uno degli animali nella scuderia le guardie zoofile con un lungo post su Facebook avrebbero voluto chiarire la situazione, in merito all’intervento delle forze dell’ordine. Sembra infatti che nello stesso maneggio siano affissi diversi cartelli contro il maltrattamento di animali.

Con questo post, vogliamo precisare il fatto accaduto, visto che giornali, testate online e post di Associazioni hanno riportato notizie molto diverse dai fatti reali”.

” Nella serata di Martedì 11 Maggio, il Coordinatore e Dirigente della Guardie Zoofile N.O.G.R.A. di Pisa, veniva informato che un fantino aveva dato fuoco ad un cavallo, pertanto, conoscendo l’allenatore del cavallo lo rintracciava al telefono per verificare la veridicità del fatto. L’ allenatore confermava quanto accaduto, di conseguenza, veniva programmata una pattuglia per il giorno successivo presso la scuderia dell’allenatore”.

” Le Guardie Zoofile N.O.G.R.A. intervenute presso la scuderia davano seguito ad una attività di indagine, visto il reato commesso, non trascurando nessun particolare”.

Sabato 15 Maggio, al mattino, intervenivano anche i Carabinieri Forestali di Pisa, pertanto, in un spirito di collaborazione e rispetto per i compiti affidati a protezione degli animali, come da Legge 189/04, il Coordinatore e Dirigente delle Guardie Zoofile N.O.G.R.A. di Pisa si confrontava con la pattuglia dei Carabinieri Forestali, fornendo notizie e documentazione acquisita durante l’indagine, dato che saranno gli stessi Carabinieri Forestali a condurla fino a chiusura della stessa, con conseguente trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Pisa”.

Nel post le guardie zoofile  hanno voluto anche precisare che grazie all’intervento immediato del personale delle scuderie il cavallo sta bene, sembra infatti che gli addetti alle scuderie abbiano immediatamente gettato dell’acqua sul corpo del cavallo domando prontamente le fiamme divampate ed evitando che il cavallo fosse avvolto dalle fiamme.

Il cavallo sarebbe stato prontamente soccorso dal veterinario e attualmente è sottoposto ad una terapia e sarà a breve trasferito in un grande paddock dove potrà riposarsi e guarire.

Il cavallo in questione sarebbe un maschio di circa 3 anni di nome Baio, il proprietario di Baio non era presente al momento dell’incendio.

Il post delle guardie zoofile continua : ” Durante il sopralluogo, le Guardie Zoofile N.O.G.R.A. hanno notato i cartelli affissi dall’allenatore nella selleria della scuderia, da dove si evincono le “raccomandazioni” fatte ai dipendenti, a riguardo del rispetto dei cavalli”.

” Vogliamo pensare che fatti del genere non accadono mai più e che il rispetto del cavallo sportivo vada oltre le normative vigenti, che dovranno essere ulteriormente rafforzate e monitorate”.

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Mariano Orlacchio

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