Flock: il cane abbandonato e lasciato a morire dai cacciatori in un bosco

La storia per la sopravvivenza di Flock, il cucciolo di cane di pochi mesi abbandonato e lasciato a morire dai cacciatori in un bosco.

cane malato
Il cucciolo di cane malato e abbandonato nel bosco sta lottando per sopravvivere (Screenshot foto Facebook @ Beta Zajecar – amoreaquattrozampe.it)

La vicenda del piccolo Flock, un meticcio di soli cinque mesi, emerge come un doloroso monito all’abbandono e all’indifferenza. La sua storia, ambientata in un freddo e umido bosco in Serbia, non è soltanto una cronaca di crudeltà, ma si trasforma in un esempio di resilienza e di tenacia indomita che talvolta risiede nelle creature più vulnerabili. Flock, ritrovato con una complessa condizione medica e una vita appena agli inizi, è l’esempio vivente di come la volontà di sopravvivere possa superare ogni avversità. Il cucciolo è stato lasciato dai cacciatori, malato e debole.

La lotta per la sopravvivenza del cane Flock: il cucciolo di pochi mesi abbandonato gravemente malato in un bosco in Serbia che lotta con tutte le forze per sopravvivere

Il destino crudele del cucciolo ha preso una piega inaspettata quando i suoi precedenti proprietari, un nucleo familiare legato all’attività venatoria, hanno scelto la via più semplice e vigliacca di fronte a una diagnosi medica impegnativa: l’abbandono. Non appena è diventato evidente che le sue condizioni di salute richiedevano cure e risorse, lo hanno lasciato nel folto della vegetazione.

il cane Flock
Il cagnolino di pochi mesi di nome Flock abbandonato nel bosco dai cacciatori (Screenshot foto Facebook @ Beta Zajecar – amoreaquattrozampe.it)

Flock è ora uno degli ospiti più fragili, e purtroppo più malati, accuditi dall’associazione locale di salvataggio animale Beta Zajecar. Quando è stato soccorso, le sue condizioni erano drammatiche e in rapido peggioramento. Un’anomalia dentale, con un incisivo terminato nel tessuto nasale, era solo l’inizio dei suoi mali. Il cucciolo è afflitto da una massa tumorale aggressiva che si sta sviluppando rapidamente, raggiungendo una dimensione tale da lambire l’orbita oculare. La sua fisionomia è già mutata, con il muso visibilmente deformato a causa dell’espansione della neoplasia.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Vaccinazione del cane: quali sono i vaccini obbligatori e quando farli

Le indagini diagnostiche condotte da specialisti veterinari a Belgrado, in collaborazione con medici in Slovenia, hanno delineato un quadro clinico estremamente grave. I referti radiologici hanno rivelato che la struttura ossea della mascella è stata quasi totalmente riassorbita e sostituita dal tessuto canceroso, che si estende fino a toccare il bulbo oculare. Il parere medico è concorde: l’unica possibilità di salvare Flock richiederebbe un intervento chirurgico complesso e invasivo. Questa operazione non è però al momento realizzabile dal momento che il cucciolo è anche affetto da parvovirus e cimurro canino. Il cimurro canino e la parvo virosi sono malattie estremamente pericolose. Il cimurro è una malattia infettiva che colpisce principalmente il sistema respiratorio, digestivo e nervoso. La parvo virosi canina, conosciuta anche come gastroenterite trasmissibile, è una malattia infettiva di origine virale che colpisce principalmente i cani. Il virus responsabile della malattia è il Parvovirus Canino Tipo 2 CPV 2), un virus molto resistente nell’ambiente ed difficilmente eliminabile con detergenti e disinfettanti. Il parvovirus provoca una grave enterite emorragica, colpendo e distruggendo l’intestino. I sintomi si manifestano in febbre, anoressia e depressione, vomito, forti dolori addominali e diarrea con sangue nelle feci. A seconda dell’età del cane infettato, la malattia può essere più o meno acuta, con esito mortale se non si interviene subito reintegrando acqua ed elettroliti persi.

il cane salvato lotta contro la malattia
Il cane salvato dal bosco dove era stato abbandonato malato e debole (Screenshot foto Facebook @ Beta Zajecar – amoreaquattrozampe.it)

Questa patologia virale, spesso letale nei cuccioli, ha reso ancora più debole il piccolo Flock. I suoi parametri ematici sono precipitati a livelli incompatibili con un’anestesia generale. In questo contesto, il fattore tempo si è trasformato nel suo peggior antagonista. Ogni giorno necessario per rafforzare il suo sistema immunitario e far risalire i valori nel sangue è un giorno in più in cui non è possibile operare il tumore. Nonostante il dolore, Flock continua a manifestare un sorprendente desiderio di vivere. Giorno dopo giorno, la sua risposta alle cure è incoraggiante. Sotto l’amorevole e meticolosa supervisione dei volontari, che gli somministrano terapia e antidolorifici due volte al giorno, i segni vitali sono migliorati. Le sue gengive, un tempo segno di anemia, hanno riacquistato un colorito roseo. Il cucciolo cerca il continuo contatto umano, accompagnando ogni gesto con lo scodinzolio.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Il suo tumore non può essere curato in Italia: affronta un viaggio di 1000 km per salvare il suo cane – VIDEO

L’impegno costante dell’associazione ha permesso al cagnolino di riprendersi a poco a poco. I suoi occhi, quando si posano su chi lo accudisce, sembrano trasmettere un messaggio silenzioso, una supplica: “Per favore, non arrendetevi. Voglio lottare.” I volontari, che lo chiamano con svariati nomignoli affettuosi, da Flok a Žu?ko a Mazuljko, sembrano cercare di legarlo ancora di più a questa vita attraverso nomi diversi. I soccorritori sanno però che i pericoli che incombono sulla vita del cucciolo sono moltissimi. Sanno che il tumore osseo è fonte di grande sofferenza, anche se, per ora, il cucciolo non ne dà segni evidenti. E sanno che il rischio di infezioni secondarie è costante.

cagnolino abbandonato
Il piccolo cagnolino con il volto deturpato dal tumore (Screenshot foto Facebook @ Beta Zajecar – amoreaquattrozampe.it)

Ma l’obiettivo prioritario, prima di qualunque resa, è quello di esaurire ogni opzione. Devono raggiungere il punto di eseguire una diagnostica per immagini più approfondita, come una risonanza o una TAC, per valutare con precisione millimetrica l’estensione del male e stabilire se esista una pur minima finestra di possibilità terapeutica. A volte, infatti, la speranza si manifesta in modi inattesi. E a volte, i piccoli, silenziosi miracoli assumono la forma di un cucciolo di cinque mesi con il muso deturpato, ma con lo sguardo colmo di desiderio di sopravvivere e lottare. Per il momento, Flock è ancora qui, un piccolo punto fermo di fronte a un destino incerto. Respira, accetta le carezze, si alimenta e combatte con la forza che solo la pura innocenza può conferire, sotto lo sguardo preoccupato e attento dei soccorritori che sperano che il piccolo possa guarire. (di Elisabetta Guglielmi)

Gestione cookie