La gattina Rebecca ha la vescica neurologica: una fastidiosa patologia

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By Benedicta Felice

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La gattina Rebecca ha la vescica neurologica. Una patologia fastidiosa che le impedisce di vivere bene e avere una famiglia amorevole

gattina in posa (Foto Instagram)
gattina in posa (Foto Instagram)

Ha quattro mesi e si chiama Rebecca. E’ una gattina eccezionale, bella e dolce, ma ha un problema che non le permette di vivere come vorrebbe e soprattutto di trovare la famiglia che cerca con tutta se stessa. La sua patologia si chiama vescica neurologica ed è una condizione che non le consente di trattenere i bisogni. Per tale motivo, viene rifiutata da tutti.

La gattina Rebecca ha la vescica neurologica, una patologia che comporta seri problemi

Dolcezza e fragilità (Foto Instagram)
Dolcezza e fragilità (Foto Instagram)

Il suo problema è quotidiano, frequente e fastidioso. Nel corso della giornata può succedere che senta il bisogno di urinare mentre svolge delle semplici attività giornaliere come ad esempio giocare o camminare per casa. Inizialmente, apparteneva ad un uomo che si prendeva cura di lei ogni giorno. Poi però qualcosa è cambiato. Il suo padrone si è reso conto che non poteva coniugare gli impegni di lavoro con l’assistenza del felino. Per tale motivo, a malincuore,  l’ha dovuta affidare ad una signora che  purtroppo non può tenerla per molto tempo con sé. Il desiderio di Rebecca infatti è il più semplice che esista al mondo ma si trova ad affrontare tantissime difficoltà legate alla sua patologia.

Il sogno di questa splendida micina è quello di trovare persone piene d’amore disposte a prendersi cura di lei, per sempre. Per sostenere e incoraggiare questo meraviglioso gesto d’amore, le volontarie della struttura hanno pubblicato un accorato e particolare appello sui social. “Lui mi voleva bene ma non ce la faceva a prendersi cura di me. Ora sono in stallo dalla mia tata e non vorrei andare in una struttura per mici disabili. Non è la stessa cosa di una famiglia!” hanno scritto pubblicamente. Purtroppo a ciò, si aggiunge il problema dell’amputazione della coda. “Ho bisogno di coccole, di stare in braccio ai membri della struttura. Non ho sensibilità ma il medico dice che potrei migliorare” hanno continuato le volontarie. Quest’ultime non si arrendono nel perseguire la loro meta. Sperano che al più presto possibile, questa tenera micina possa avere la vita che ha sempre desiderato.

Ci uniamo al loro sentito desiderio.

 

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Benedicta Felice

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