Si prende in considerazione di insegnare alle mucche ad usare il bagno

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By Francesca DM

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La pipì delle mucche è un problema in quanto crea inquinamento, così si è pensato di insegnare a questi animali ad andare in bagno

Mucca (Foto Pixabay)
Mucca (Foto Pixabay)

L’essere umano è la prima causa dell’inquinamento sul nostro Pianeta, ma a quanto pare una piccola parte proviene dalla pipì delle mucche. Di fatto una mucca può generare dai 20 ai 30 litri di pipì al giorno. Questo numero può variare in base alle condizioni nelle quali vive e al tipo di alimentazione che le viene fatto seguire.

Tutta l’urina, in base a dove si trovano gli allevamenti, può provocare diversi problemi.
Ad esempio, se parliamo di un allevamento all’aperto, l’urina finisce direttamente nel terreno, provocando la nascita, con la ricombinazione dell’azoto presente nella pipì, di nitrato e protossido di azoto, che inquinano l’ambiente.

Il protossido di azoto è un gas che crea l’effetto serra, molto più pericoloso addirittura dell’anidride carbonica. Mentre se il nitrato arriva fino le riserve idriche, farà crescere piante acquatiche infestanti.

Non va meglio negli allevamenti nelle stalle, in quanto il mescolarsi di feci e urine da vita all’ammoniaca, sempre sostanza inquinante per l’ambiente. Da qui la necessita di capire come risolvere il problema.

Alcuni scienziati hanno pensato e messo in pratica, l’insegnare ad alcuni vitelli di fare i propri bisogni al bagno. Vediamo meglio come.

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Le mucche faranno la pipì al bagno

Allevamento (Foto Pixabay)
Allevamento (Foto Pixabay)

Dall’Institute of Behavioural Physiology (Istituti tedeschi per la Salute animale e per la Biologia degli animali da allevamento, Germania) e della School of Psychology (Università di Auckland, Nuova Zelanda), giunge una soluzione al problema inquinante delle urine delle mucche.

Infatti qui, hanno insegnato a 16 vitellini, dei quali solo uno non ha imparato, ad usare una latrina come bagno. Il concetto che c’è dietro è semplice, in quanto come altri animali hanno il controllo dello stimolo della pipì.

Così, “addestrandoli” come si fa con i nostri amici cani, viene data loro una ricompensa se si esegue correttamente la pipì all’interno della latrina. Si è arrivati alla conclusione che sono anche veloci nell’apprendimento, in quanto ci sono volute solo 20, massimo 30, volte prima che il gesto diventasse “naturale”.

Ovviamente gli scienziati tengono a precisare che è solo un esperimento e che la strada è ancora molto lunga. Ci sono ancora moltissime cose da capire, come ad esempio la collocazione della latrina all’interno dell’allevamento. Questo dipenderà dal quanto le mucche siano disposte a spostarsi per poter urinare, inoltre si dovranno progettare dei dispenser automatici che rilascino il “bocconcino premio” a pipì fatta.

Insomma gli animali sembrerebbero ben disposti a modificare questo comportamento. Però è lecito porre una domanda: è giusto snaturalizzare ancora i nostri amici animali?
L’uomo è una delle maggiori cause di tutti i problemi ambientali che deve affrontare il nostro pianeta, e a conti fatti, guardando la realtà delle cose, non ci stiamo impegnando molto per far si che qualcosa cambi. Quindi è giusto insegnare ad un animale un qualcosa che non gli appartiene, quando saremo noi i primi a dover imparare qualcosa e a dover cambiare il nostro comportamento?

Restiamo curiosi di sapere come andrà, e se davvero prima o poi le mucche arriveranno a fare la pipì in un bagno!

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F.D.M

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