La cagnolina che fa surf, una meravigliosa passione a sostegno dei bambini disabili e dei veterani di guerra. Un aiuto prezioso che resterà indelebile
Il suo destino era già segnato. Fin dal primo vagito, la sua missione era già scritta nella stelle: aiutare gli altri. Un aiuto particolare e diverso dal solito, fondato sull’impiego delle sue incredibili abilità fisiche. Si chiama Ricochet ed è un Golden Retriever che è stato addestrato come cane guida per le persone disabili. L’aspetto insolito della sua attività concerne la modalità con la quale viene svolta. Il pelosetto aiuta i bambini in un modo del tutto fuori dal comune.
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La sua professione era già stata scelta a partire dalla sua nascita. “Ricochet viene alla luce il 20 gennaio del 2008, ed è la nona di dieci cuccioli. Ho assistito la sua mamma durante il parto quando avevo avviato l’organizzazione senza scopo di lucro “Puppy Prodigies”, con il fine di addestrare cani guida per persone disabili” ha affermato Judy Fridono di San Diego. L’intento della donna era chiaro fin dall’inizio, ma in cuor suo sapeva che la missione di Rico sarebbe stata speciale. Già il nome della cucciolotta era indice delle sue qualità atletiche perché significa “rimbalzo”. Quando ha cominciato a muovere i suoi primi passi ha conquistato tutti con la sua allegria e la sua vivacità. Così, dopo un pò di tempo, Judy ha avviato il processo di addestramento come guida per i bambini disabili ma non è andata come pensava. A soli quattro mesi, la cagnolina ha fatto capire alla sua addestratrice che quella missione non era adatta a lei. La quattro zampe infatti riservava il suo interesse alla rincorsa per catturare gli uccellini del posto. L’indizio di un’altra virtù.
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La sua vera passione emerge in una bellissima giornata estiva, durante la quale la cagnolina è intenta a godersi un pò di sano relax. La pelosetta si sentiva a suo agio nuotando in una piscina per bambini dove si è distinta per sapersi mantenere perfettamente in equilibrio sulla tavola da surf. La tenera cagnolina non poteva sapere che quella piscina sarebbe stata il suo trampolino di lancio verso nuove avventure. Da quella piccola piscina infatti, pian piano è approdata ad una più grande, proseguendo alla baia e poi all’oceano. Qui ha dato forma ed espressione alla sua vera identità: il surf. Il suo inizio è stato caratterizzato dall’utilizzo di una tavola gommapiuma di sei piedi e un carino giubbotto di salvataggio rosa. L’occasione per dimostrare alle persone la sua bravura si è presentata quando ha partecipato all’Ocean Beach a San Diego. Nel corso della manifestazione, la pelosetta è arrivata alla terza posizione su quindici cani come partecipanti.
Dal concorso menzionato è cominciata la scalata verso un progressivo e rapido successo. Ricochet ha vinto nove concorsi su venti, classificandosi in seconda e terza posizione sui restanti. Tuttavia, la sua qualità migliore non è venuta fuori durante le sue vittorie. La sua bravura più grande l’ha dimostrata nell’utilizzare il surf come terapia per i piccoli in difficoltà. “Dopo un pò dell’inizio della pratica del surf, Ricochet ha accompagnato i bambini con disabilità per la terapia del surf, coinvolgendo nel progetto Patrick un bambino tetraplegico di 14 anni. Abbiamo avuto l’idea di utilizzare il profilo social per raccogliere i fondi ad essi riservati” ha precisato con tanta emozione Judy.
Il suo altruismo atletico ha raggiunto milioni di visualizzazioni sui social, cominciato da un video di Patrick diventato virale a partire dal 2009. Ma la dolcissima Golden Retriever non è stata impiegata solo con i piccoli perché il suo amore si estende anche ai grandi. Ricochet lavora anche con i veterani che soffrono di disturbo post-traumatico e con i membri dell’esercito. “La sua virtù più bella riguarda la possibilità che offre agli altri di esprimere liberamente i propri sentimenti” ha aggiunto Judy.
La cagnolina attualmente non gareggia più dal 2014, ossia dal concorso dell’Imperial Beach. Non ha più le energie necessarie per gareggiare ma le sue imprese resteranno per sempre impresse nel cuore di tutti i bambini che ha aiutato a sentirsi meglio.
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